Giù le mani dalle nutrie: Enpa contro Regione Lombardia

L’Ente protezione animali condanna la spesa di 1,2 milioni di euro, propone l’alternativa della sterilizzazione e annuncia che sarà vigile su eventuali maltrattamenti.
Enpa Monza condanna la politica degli amministratori che governano la Regione Lombardia, “ritenuta miope e antiscientifica, che vede come unica soluzione per il contenimento di specie invasive la loro eliminazione fisica senza prendere in considerazione la via sicuramente meno crudele della sterilizzazione di massa”. Lo fa con un comunicato nel quale annuncia che starà in guardia per rilevare e, nel caso, segnalare, tutti i casi in cui l’eliminazione delle nutrie autorizzata da Regione Lombardia dovesse far configurare il maltrattamento. Condotta che, ricorda Enpa, è punibile attraverso l’articolo 544 bis e ter del Codice Penale.
Spiega Enpa a proposito delle nutrie: “In osservazione a quanto previsto dalla Legge Regionale, la nostra Provincia prevede che le nutrie possano essere uccise a colpi di fucile e carabina da parte di chi, da solo o in squadra, potrà organizzare le battute. La speciale abilitazione sarà rilasciata a chi possiede il porto d’armi da caccia e frequenterà un corso di formazione sia teorico che pratico che si concluderà con un esame che prevederà, tra l’altro, una prova di tiro: si dovrà centrare una sagoma di animale posta a cinquanta metri di distanza con almeno quattro dei cinque colpi a disposizione. In attesa della partenza delle lezioni il compito toccherà agli agenti della Polizia provinciale”. Tutto questo, dice l’Ente protezione animali, è “finanziato dalla Regione Lombardia che ha previsto uno stanziamento di 1,2 milioni di euro a favore di province e Città metropolitana”.
L’ALTERNATIVA ALL’UCCISIONE DELLE NUTRIE PER ENPA E’ LA STERILIZZAZIONE
Ricordando che le nutrie sono animali assolutamente innocui e vegetariani, Enpa condanna la pratica e ricorda l’alternativa della sterilizzazione degli animali presenti in territori circoscritti, che ha incontrato il favore di alcuni comuni. Evita l’uccisione delle nutrie ma porta comunque al contenimento della riproduzione ed evita pure che nuovi esemplari si insedino, dove quelli sterilizzati siano ancora presenti.