Strategie

Il Gruppo Beta è in crescita: ora si punta all’Europa!

L'anno scorso il gruppo Beta, leader in Europa nella produzione di utensili e attrezzature da lavoro, ha realizzato un fatturato superiore ai 250 milioni di euro ed effettuato 138 assunzioni. Prevista l'apertura di nuove filiali.


Sovico. I numeri non sono tutto nella vita, nemmeno se si parla di un’azienda. Ma, insomma, qualcosa vorrà pur dire se il Gruppo Beta, impresa con sede a Sovico, leader in Europa nella produzione di utensili e attrezzature da lavoro per gli specialisti della meccanica, della manutenzione industriale e dell’autoriparazione, ha chiuso il 2023 con un fatturato superiore ai 250 milioni di euro e 138 nuove assunzioni, di cui 100 in Italia.

A tutto questo si aggiungono 10 stabilimenti produttivi con oltre mille collaboratori e 5 aziende, con l’ultima acquisizione di Helvi S.p.A. Il 2023, quindi, per il Gruppo Beta, che proprio l’anno scorso ha festeggiato il centenario, è stato contrassegnato da molti aspetti positivi.

E partendo da tre direttrici fondamentali, “lo sviluppo del capitale umano, gli investimenti industriali e le acquisizioni di realtà in linea con la visione di lungo termine del Gruppo” afferma Roberto Ciceri, Presidente e Amministratore Delegato dell’azienda di Sovico, ora guarda sempre più all’Europa.

Roberto Ciceri

GLI OBIETTIVI

“Il mercato europeo resta per noi molto importante” spiega Ciceri, esponente della famiglia alla guida del Gruppo Beta da cinque generazioni, a partire dal 1923, quando Alessandro Ciceri fondò la sua azienda ad Erba, per poi proseguire a Sovico dove ancora c’è la sede principale.

“Il 20% del nostro fatturato è generato nel Vecchio Continente, tramite filiali in Polonia, Francia, Spagna, Regno Unito & Irlanda, Ungheria, Benelux, Romania e Slovenia – continua – il piano di sviluppo prevede in futuro l’apertura di nuove filiali in altri Paesi oggi presidiati da importatori indipendenti”.

LE SCELTE

Uno dei fattori fondamentali per la crescita dell’azienda di Sovico è sicuramente la capacità di innovare ed adeguare i prodotti alle esigenze della clientela e di un mercato sempre più competitivo. Lo dimostra anche il fatto che nel 2023 sono state lanciate due novità: la chiave dinamometrica Beta 666 Zero-Reset per il serraggio controllato di viti e bulloni e la linea d’arredo officina Beta RSC50.

“Oltre il 3% del fatturato di Beta è investito in Ricerca & Sviluppo, con un’incidenza delle innovazioni di prodotto pari al 10%” afferma il Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Beta.

“Riteniamo che gli investimenti in R&S siano una grande opportunità per crescere e distinguerci per l’eccellenza dei nostri prodotti – prosegue Ciceri – il Dipartimento Tecnico e di R&S, il laboratorio Qualità e il Dyna Lab, con le loro 34 persone, sono la testimonianza concreta dell’impegno a garanzia della qualità tecnologica dei prodotti“.

A RITMO SOSTENUTO

La ricerca e l’innovazione per il Gruppo Beta si lega da oltre cinquant’anni anche al mondo del motorsport. Con risultati di grande valore, come quando nel 1975 il pilota monzese, Vittorio Brambilla, vinse il Gran Premio d’Austria di Formula 1 su una vettura, la March, targata Beta Utensili.

Un trend a tutta velocità che continua ancora oggi con partnership, come quella, recentemente confermata, da “nozze d’argento” con Yamaha Factory Racing, che permettono “la creazione di prodotti – spiega Ciceri – che vengono così testati e utilizzati in contesti estremi che richiedono reattività e prestazioni assolute”.

Insomma i 100 anni dell’azienda di Sovico, celebrati anche con la pubblicazione di un libro, assomigliano, per restare in tema di motori, al semaforo verde della partenza più che alla bandiera a scacchi del traguardo.

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