Il Monza chiude a tinte (bianco)nere, a Torino finisce 2-0 per la Juventus!

I biancorossi salutano la loro seconda stagione nel massimo campionato con la sesta sconfitta nelle ultime nove partite. A segno Chiesa e Alex Sandro. Palladino e Di Gregorio all’addio.
Nei corsi e ricorsi della storia recentissima del Monza, la Juve ha sicuramente un posto di rilievo. Palladino, che si accinge a lasciare la panchina biancorossa dopo due ottime stagioni, è stato un giocatore bianconero e da allenatore ha esordito l’anno scorso, vincendo all’U-Power Stadium, proprio contro la Vecchia Signora. Successo poi replicato anche nella partita di ritorno allo Juventus Stadium.
Il passato, però, nell’ultima giornata di questo campionato, che ha regalato un’altra salvezza in serie A al Monza, non ha consentito alla squadra di Palladino di ricevere sconti dalla Juve. Che, in lotta per la conquista del terzo posto in classifica, ha condannato i biancorossi alla sesta sconfitta, terza consecutiva, nelle ultime nove partite. Un trend negativo, con l’ultima vittoria risalente al 16 marzo, che non cancella una stagione positiva per Pessina e compagni.
L’anno prossimo per il Monza si aprirà un nuovo capitolo. Sono ormai all’addio Michele Di Gregorio, che contro la Juve, sua probabile prossima destinazione, non è sceso in campo, Andrea Colpani e lo stesso Raffaele Palladino, che coltiva il sogno di allenare il Bologna in Champions League.

LA CRONACA
Palladino, per la probabile sua ultima uscita in biancorosso, prova a mescolare le carte. Prima di tutto il ritorno ad un vecchio amore, il 3-4-2-1. Colpani e Valentin Carboni sono alle spalle dell’unica punta, che questa volta è Dany Mota. Sorrentino è confermato tra i pali al posto di Di Gregorio.
La Juve risponde con l’annunciato tridente d’attacco formato da Chiesa, Milik e Yildiz. In campo dal primo minuto anche Fagioli, nei giorni scorsi investito dalle polemiche per la convocazione in Nazionale in vista degli Europei dopo la lunga squalifica per il caso scommesse.
IL VANTAGGIO
Il Monza inizia con il piede giusto. Prima Birindelli non arriva sul cross di Dany Mota, poi D’Ambrosio impegna Perin con un colpo di testa. Con il passare dei minuti, però, il possesso palla biancorosso si rileva sempre più sterile. Gli errori in fase di impostazione non aiutano.
Al 17′ Fagioli, che è sembrato ispirato sin dall’inizio, conclude da oltre 20 metri. Solo la traversa salva un Sorrentino immobile! Izzo fa gli straordinari in chiusura in un paio di occasioni, ma al 26′ la Juve passa: Chiesa vince un rimpallo con D’Ambrosio, sfrutta lo spazio e poi con un diagonale di sinistro batte Sorrentino!

IL RADDOPPIO
Nemmeno il tempo di riprendersi, che due minuti dopo, al 28′, arriva il raddoppio della squadra di Montero: calcio d’angolo battuto da Fagioli, Alex Sandro con la spalla anticipa Dany Mota sul primo palo e batte Sorrentino! La rete del brasiliano, all’addio dopo 9 stagioni in bianconero, viene accolta con particolare esultanza dallo Juventus Stadium.
Il Monza prima dell’intervallo accenna una reazione. A quel punto i bianconeri arretrano il proprio baricentro e si difendono con ordine e senza correre pericoli. Il primo tempo si chiude con l’infortunio di Gagliardini che all’inizio della ripresa sarà sostituito da Bondo.
IL SECONDO TEMPO
Palladino prova ad inserire forze fresche e cambia l’assetto tattico dei suoi. Entra Djuric a fare la punta e Dany Mota si sposta sulla fascia. Il cambio giusto, però, lo fa Montero con l’ingresso in porta di Pinsoglio al posto di Perin. Il terzo portiere della Juve è infatti subito super reattivo su una conclusione quasi a colpo sicuro di Birindelli.

Anche Sorrentino dimostra di avere capacità da poter sfruttare. La traversa lo salva ancora una volta su una conclusione di Chiesa, che poi però trova il numero 23 biancorosso a sbarrargli la strada con un’uscita kamikaze su imbeccata di Fagioli.
IL FINALE
Ancora Sorrentino dice di no a Yildiz, autore di diversi duelli al fulmicotone con Izzo, che a lungo dovrà portare anche un turbante per un taglio al sopracciglio. Poco dopo Pinsoglio è ancora una volta pronto a respingere il colpo di testa ravvicinato di Djuric.
Il cronometro scorre inesorabile ed è il tempo delle emozioni. Quelle di Alex Sandro, salutato con una lunga standing ovation, dopo essere sostituito da Djalò. Ma anche quelle di Andrea Ferraris, 21enne torinese, scuola Juve, all’esordio in serie A con la maglia biancorossa proprio nello stadio della sua città.
Prima del fischio finale c’è ancora tempo per una caduta sospetta in area di Dany Mota, toccato da Weah. Il Var rileva un fallo di mano precedente di Pessina, che oggi ha festeggiato le 100 presenze in maglia biancorossa senza particolare gloria. Il risultato, insomma, non cambia più. Per questo campionato può bastare così. Dai prossimi giorni si guarderà già avanti.
Marcatori: 26′ Chiesa (J), 28′ Alex Sandro (J)
JUVENTUS (4-3-3): Perin (46′ Pinsoglio); Danilo, Rugani, Alex Sandro (73′ Djalò); Weah, Fagioli (78′ Nicolussi Caviglia), Alcaraz, Iling; Chiesa, Milik (73′ Vlahovic), Yildiz (87′ Miretti). A disp. Szczesny, Bremer, Gatti, Locatelli, De Sciglio, Kostic, Mc Kennie, Kean. All: Montero.
MONZA (3-4-2-1): Sorrentino; D’Ambrosio, Pablo Marì, Izzo; Birindelli (65′ Zerbin), Pessina, Gagliardini (46′ Bondo), Pedro Pereira (74′ Kyriakopoulos); Colpani (46′ Djuric), Valentin Carboni (81′ Ferraris); Mota Carvalho. A disp. Di Gregorio, Mazza, Gori, Caldirola, Andrea Carboni, Donati, Akpa – Akpro, Caprari, Vignato, Colombo. All. Palladino.
Arbitro: Maria Sole Ferrieri Caputi (Livorno)
Ammoniti: Valentin Carboni (M), Yildiz (J).
Espulso: Al 90′ Zerbin (M) per doppia ammonizione.
Note: Tempo sereno, temperatura fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori 37.777 (388 ospiti).
Recupero: 2′ pt, 7′ st