Polemica

Lissone, tagliati i minuti ai consiglieri. Opposizione infuriata: non parteciperà più al Consiglio

Il nuovo regolamento del consiglio comunale riduce i tempi d'intervento per i consiglieri e la minoranza non ci sta.

consiglieri minoranza lissone - mb

Lissone. Cambia il regolamento di gestione del consiglio comunale con la riduzione di tempi e interventi dei consiglieri e la minoranza decide di non prendervi più parte. Durante le comunicazioni potrà infatti prendere la parola solo un consigliere per gruppo e per solo tre minuti: non più cinque minuti di comunicazione con tre di eventuale replica.

Sono state bucate le regole della democrazia. – dichiara il capogruppo del Listone Marino Nava – Dire a un consigliere comunale che non può parlare significa mettere il bavaglio ai cittadini che lo hanno votato. Rappresentiamo il 49% dei cittadini che è stato violentato”. Una decisione presa unanimemente da tutte le liste di minoranza dal Partito Democratico a Riformisti per Lissone, passando per Lissone al Centro, Listone Lista Civica, Vivi Lissone e anche Prima Lissone.

Si tratta ora di un braccio di ferro in attesa di un’apertura al dialogo della maggioranza per ridiscutere le modifiche. I consiglieri di minoranza comunicano però che della situazione verrà informato anche Prefetto di Monza e della Brianza, Patrizia Palmisani.

“Non c’è nessun risultato positivo in termini di efficienza e l’efficacia ormai ce la siamo scordata da tempo perché ormai la democrazia ha perso la rappresentatività nel consiglio comunale di Lissone” aggiunge Alberto Bertolini, Riformisti per Lissone.

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Marino Nava

Terremoto nel consiglio comunale a Lissone

Diverse le critiche e gli attacchi per una decisione ritenuta “la morte della politica e della democrazia” oltre alla denuncia di assenza di dialogo per trovare un possibile accordo tra le parti come ricorda Francesco Rivolta, Lissone al Centro.

Questo non vuol dire che abbandoniamo la politica o che perdiamo interesse. – sottolinea Fabio Meroni, Prima Lissone – Le comunicazioni servono per far vedere che noi siamo attenti al territorio, ma dopo che io faccio la mozione scritta hanno trenta giorni di tempo per rispondere e magari nel frattempo risolvere il problema. Continuo però a ribadire che loro sono succubi di un presidente del consiglio comunale che li manovra come meglio crede“.

Fabio Meroni Lega Nord Lissone
Fabio Meroni

Dure parole anche da parte del consigliere Vivi Lissone Luca De Vincentis secondo il quale si tratta di un regolamento fatto per dare vantaggio alla maggioranza e svantaggiare la minoranza. “Il consiglio comunale è di tutti, il regolamento è di tutti, il presidente del consiglio comunale è garante di tutti. Un regolamento non può essere deciso da colpi di maggioranza in questo modo soprattutto quando ci priva del diritto di parlare. Non mi sono mai lamentato che le nostre proposte venissero bocciate, ma non posso stare zitto quando diminuiscono il tempo per parlare”.

Netta anche la posizione dell’ex sindaco di Lissone Concetta Monguzzi: “Parlano di efficacia e efficienza perché tutto deve essere svolto in un tempo ragionevole, ma così impediscono che i consiglieri possano riportare la voce dei cittadini. La riduzione di tempo di certo non è ragionevole per i cittadini che sono al centro della nostra azione politica”.

Ad affiancarla anche l’ex presidente del consiglio comunale Elio Talarico che sottolinea la necessità di dialogo. “Non è una delibera come le altre. La modifica al regolamento cambia le regole con cui interloquiscono maggioranza e minoranza. La politica è mediazione e in questo caso andava cercata, invece non hanno ascoltato le minoranze approvandosi le modifiche al regolamento. Il loro atteggiamento arrogante non ci ha permesso di avere delle regole condivise. Noi ci aspettiamo un gesto di questa maggioranza per ridiscutere insieme le regole“.

Articolo aggiornato il 24-05-2024, 11:40

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