Monza, Apincittà: “il maltempo minaccia anche la sopravvivenza delle api”

Il 20 maggio si è celebrata la giornata mondiale delle api: al Giardino della Biodiversità e Legalità di Monza 3 nuove cassette per gli impollinatori create e donate dagli studenti della scuola Leonardo da Vinci
Monza. “Stiamo assistendo ad una moria fuori dal comune di api”. A dirlo è Mattia Cappello, presidente dell’associazione Apincittà aps e responsabile comunicazione della Rete Nazionale Api Urbane in occasione dell’inagurazione delle 3 casette per gli insetti impollinatori (c.d. BEE HOTEL) che gli studenti della scuola media Leonardo da Vinci hanno costruito e poi donato al Giardino della Biodiversità e della Legalità gestito proprio a Monza dall’associazione. Cos’è che sta mettendo a rischio, ancora una volta, la sopravvivenza di questo preziosissimo insetto? Il maltempo.

Monza, città vocata all’apicoltura
Le api, oramai quasi superfluo sottolinearlo, hanno un ruolo fondamentale: sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo. In Italia ci sono 1,8 milioni di colonie di api grazie all’impegno di 72.000 apicoltori. Questo patrimonio apistico italiano ha un valore stimato di 500 milioni di euro.
“Monza è una città vocata per l’apicoltura e la tutela della biodiversità urbana – fa sapere Cappello – la presenza del Parco recintato più grande d’Europa e i numerosi giardini pubblici e privati e non da ultimo gli spazi abbandonati, dove la natura si è riappropriata dei propri spazi, rendono la città un luogo di rifugio per la biodiversità urbana. Numerosi sono gli apiari presenti sul territorio cittadino, uno di questi è gestito dall’associazione Apincittà nel proprio giardino di via Boiardo”. Ma. C’è sempre un ma. Purtroppo il maltempo, che soprattutto quest’anno sta mettendo a dura prova la Brianza sta creando non solo danni materiali ma anche all’ecosistema.
Crisi climatica e le api
Secondo Mattia Cappello le continue piogge di questa primavera hanno compromesso la capacità delle piante di produrre nettare, fondamentale per la sopravvivenza delle api. “Stiamo assistendo a una moria senza precedenti di questi preziosi insetti”, ha dichiarato. “In questo periodo, gli alveari dovrebbero essere stracolmi di api e di miele. Invece, solo grazie all’intervento dell’uomo, che le nutre, le poche api rimaste riescono a non morire di fame”.
Questa situazione è particolarmente critica per gli impollinatori selvatici, che non beneficiano dell’assistenza umana e dipendono esclusivamente dai fiori per sopravvivere.

4 strategie concrete per aiutare gli impollinatori secondo Apincittà
1. Creare Giardini e Balconi Amici delle Api: Piantare fiori ed essenze nettarifere come margherite, lavanda e girasoli può contribuire a produrre nettare e polline. Anche verdure, erbe aromatiche e alberi da frutto sono utili per un nutrimento completo.
2. Aree di Nidificazione per Impollinatori Selvatici: Fornire habitat sicuri per la nidificazione, come tronchi cavi o steli secchi delle piante, può aiutare a sostenere la popolazione di impollinatori selvatici.
3. Evitare Pesticidi e Sostanze Chimiche: Utilizzare pesticidi organici e adatti alle api e incoraggiare la presenza di insetti utili nei giardini può ridurre l’impatto negativo sulla biodiversità.
4. Fornire Acqua: Le api necessitano di acqua per sopravvivere. Assicurarsi che ci sia una fonte di acqua potabile sicura è essenziale per il loro benessere.