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Alle spalle di Pedemontana, dove il business incontra gli espropriati

10 maggio 2024 | 15:34
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Alle spalle di Pedemontana, dove il business incontra gli espropriati
Il ceo di Defynd Alessandro Angilella (a destra) e un espropriato di Cesano.

“Tutti, maledetti e subito”: così, circa 30 espropriati, tra cui due grosse aziende, stanno cedendo il credito alla Defynd che li liquida subito.

Circa 30 espropriati di Pedemontana, tra Desio, Cesano Maderno, Vimercate e Usmate, si stanno affidando alla società veicolo CFP SMV srl per vedersi liquidato, tutto e subito, l’indennizzo proposto da AutostradaPedemontana Lombarda. La maggior parte di loro è costituita da privati cittadini dell’area di Desio, ma ci sono anche due grosse realtà industriali tra Usmate e Vimercate. Sono la Cogeprin srl e la Fintechno, società di compravendita di beni immobiliari. Quest’ultima ha siglato l’accordo con la società veicolo, cedendo il credito sul 25-30% dei terreni oggetto d’esproprio e garantendosi 160mila euro. 

La società veicolo CFPSMV srl (il cui scopo è sinteticamente comunicato attraverso il brand senzaspettare.it) è una cassaforte da 5 milioni e mezzo di euro gestita dalla Defynd, società che normalmente ha come core business l’assistenza legale e tecnica negli espropri. Con l’apertura di questa nuova iniziativa, Defynd aggiunge alla sua attività l’obiettivo di acquistare dagli espropriati il “diritto di lite” con Apl. Ovvero il titolo per contrattare in sede legale un indennizzo più alto di quello proposto. CFP SMV srl, da parte sua, anticipa al singolo espropriato il valore che Pedemontana gli ha offerto. E lo liquida nel giro di 2-3 settimane, garantisce il ceo Alessandro Angilella, 50 anni, promettendo un ulteriore 5% a operazione conclusa.

“TUTTI, MALEDETTI E SUBITO”: IL CASO DEL CITTADINO DI CESANO

A confermare le promesse di Angilella sulla rapidità dei pagamenti agli espropriati di Pedemontana è Maurizio Cunegatti, classe 1960, agente di commercio, espropriato a Cesano Maderno di 1300 metri quadrati di giardino privato, “mi hanno lasciato giusto lo spazio del passo carraio per entrare in casa”, racconta. Il cittadino, pagato 9,5 euro al metro quadro, ha incontrato rappresentanti della Defynd e ha fatto al sua scelta: “tutti, maledetti e subito, si dice. Ho valutato rischioso aspettare i tempi di Pedemontana che ti liquida l’80% dell’indennizzo nel giro di qualche mese e il 20% a opera finita. Cioè: chissà quando. C’è da sperare di vivere abbastanza per vedere il saldo. La proposta di Defynd mi è parsa seria e il bonifico è stato effettuato al momento dell’atto notarile (foto sotto, ndr). Li ho già incassati”.

angilella espropri pedemontana

IL BUSNESS DI DEFYND SUL CASO PEDEMONTANA

Le risorse per le liquidazioni immediate pagate agli espropriati di Pedemontana arrivano da una serie di grandi investitori che hanno creduto all’attività di Defynd e alla possibilità di remunerazione del capitale investito, perché, sia chiaro, è una questione di business: il surplus che Defynd spunta in sede legale da Pedemontana costituisce il margine di guadagno.
E la novità dell’operazione presentata agli investitori, dice Angilella, ha convinto a tal punto “che a questo primo fondo ne sta seguendo un secondo, più corposo”.

IL CEO DI DEFYND

Il ceo Angilella spiega la dinamica: “L’importo degli indennizzi offerti da Pedemontana non è mai misurato sul singolo caso ma in base a medie generiche provinciali che non considerano elementi di valore aggiunto, per esempio piante o piccole costruzioni presenti sui terreni agricoli. Spesso quindi le cifre proposte sono più basse di quelle che il privato potrebbe ottenere”. Ma capita che semplici cittadini non abbiano voglia o risorse economiche e professionali, per infilarsi in queste lunghe procedure. A differenza del fondo che può invece contare su un esercito di professionisti. Alcuni di questi sono stati scelti proprio sul territorio brianzolo per essere più vicini ai clienti. Qualche esempio: a Desio lo studio notarile Antonio Cimmino, lo studio dell’ ing Chiara Arienti e lo studio dell’ ing Matteo Spinelli.

Al momento la Defynd sta chiudendo o ha già chiuso una trentina di contratti con espropriati che hanno accettato di essere liquidati subito.  Ma l’operazione mira a investire completamente i 5 milioni e mezzo. E la previsione è di farlo con 100-200 espropri (a seconda del valore delle rispettive proprietà). La manovra è piuttosto lontana da procedure convenzionali, al punto che Angilella la definisce “unica in Italia“. Si sta compiendo tutta al fuori dal dibattito sull’impatto ambientale e sociale di Pedemontana al quale è estranea per vocazione. Segue la logica del profitto economico, quello dell’impresa. Laddove incontri anche l’interesse privato degli espropriati.