Corso di Ninjutsu alla palestra Ronin di Monza: l’arte segreta dei guerrieri silenziosi

Il corso tenuto dal maestro Stefano Meneghello si tiene il martedì e il giovedì alla palestra di via Savonarola.
I ninja, figure mitiche entrate nell’immaginario collettivo come guerrieri silenziosi e letali. Mascherati, veloci come un fulmine, agili come gazzelle. La loro arte si chiama Ninjutsu e alla palestra di arti marziali Ronin di Monza, in via Savonarola, hanno deciso di dare vita a un corso speciale che ne insegni i fondamenti, che spieghi come approcciare e che ne illustri i segreti.
Partendo da un presupposto: si tratta di una disciplina e come tale richiede autocontrollo e meditazione. Judo e Karate non sono contemplati. “Non c’è agonismo – spiega Stefano Meneghello, il maestro che tiene il corso -. L’obiettivo non sono medaglie, vincere un premio, o partecipare alle olimpiadi, ma lo sviluppo personale”. Il Ninjutsu, dunque, è un’altra cosa. Bruce Lee non c’entra niente. Tanto meno le sue evoluzioni aeree. Calci in volo, pugni letali e colpi segreti non hanno nulla da spartire.
La disciplina, probabilmente, è “l’arte marziale più completa mai concepita dalla cultura nipponica. E’ l’insieme delle discipline, strategie, sistemi di spionaggio e tecniche derivanti da diverse scuole”. Ma non conviene addentrarsi troppo nella materia. Troppo complicata e il rischio di dire qualche sciocchezza è molto alto. “Mi è sempre piaciuta questa disciplina – aggiunge Meneghello -. Sono un grande appassionato e per questo ho deciso di avviare un corso”. Lezioni che si svolgono il martedì e il venerdì e contano una quindicina di allievi.

Foto gentilmente concesse da Ronin Monza