Monza. “Chi ben comincia, è a metà dell’opera” sostiene un noto proverbio. Nel caso di IGHA (Italian Global Health Action), associazione non profit nata un mese fa e impegnata nella promozione della salute quale diritto umano fondamentale per tutti, l’inizio della propria attività non poteva essere dei migliori.
A Monza il 24 maggio dalle ore 8.30 alle 16 nell’Aula Magna del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, infatti, si svolgerà il congresso “Salute globale e terzo settore” in cui rappresentanti delle istituzioni governative, delle accademie, della società civile e del mondo della filantropia si confronteranno su come contrastare le diseguaglianze a livello internazionale attraverso un approccio interdisciplinare, multisettoriale e collaborativo.
Stavolta, però, a differenza di quanto afferma il proverbio su citato, di sicuro la IGHA non è per niente a metà dell’opera. E, date le notevoli ambizioni di equità e giustizia sociale dell’associazione non profit, che punta a promuovere la salute globale come il risultato di ricerca e azione, in una combinazione benefica di processi biologici, economici, sociali, politici, culturali e ambientali, vien da dire che per fortuna è così.
I DETTAGLI
“Abbiamo pensato di organizzare il congresso del 24 maggio perché di salute globale in Italia, anche nelle accademie, se ne parla poco” afferma l’odontoiatra Luca Pavesi, Presidente dell’Italian Global Health Action, di cui è fondatore insieme al dottor Momcilo Jankovic, attualmente Responsabile del programma psicosociale ematoncologia pediatrica dell’Irccs San Gerardo di Monza, al commercialista Paolo Villa e a Roberto Mauri, presidente della cooperativa sociale La Meridiana di Monza.
“IGHA nasce anche sull’onda di un risveglio che riguardo alla salute globale sembra esserci in Italia, che comunque resta indietro di due decenni, anche dal punto di vista divulgativo, rispetto ad altri Paesi europei, per non parlare degli Stati Uniti – continua – l’Università Statale di Milano, infatti, ha avviato il primo master universitario in Global Health, di cui è coordinatore l’infettivologo Andrea Gori, che sarà tra i relatori del nostro congresso insieme a Pietro Invernizzi, Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università Bicocca, dove guida anche il Global Health Center.
IL PROGRAMMA
L’appuntamento del 24 maggio a Monza è anche il frutto delle relazioni e delle esperienze personali che i quattro fondatori dell’Italian Global Health Action hanno saputo costruire negli anni in ambito scientifico, accademico, solidaristico e della promozione dell’innovazione in salute e di stili di vita salutari.
“La giornata del congresso “Salute globale e terzo settore”, dopo la presentazione e i saluti delle autorità, il Prefetto di Monza, Patrizia Palmisani, il sindaco di Monza, Paolo Pilotto e l’assessore regionale al Welfare della Lombardia, Guido Bertolaso, si svolgerà in tre sessioni” annuncia Pavesi.
I PARTECIPANTI
“Nella prima, “Salute globale: le grandi sfide”, i relatori della tavola rotonda saranno emeriti docenti dell’Università Statale di Milano e della Bicocca e Don Dante Carraro, Direttore di “Medici con l’Africa Cuamm”, organizzazione non governativa che opera in diversi paesi africani per promuovere il diritto alla salute e l’accesso ai servizi sanitari” spiega il Presidente di IGHA.
“La seconda sessione “Il terzo settore a sostegno della salute globale” – continua – darà spazio a filantropi molto attivi anche nel nostro territorio, tra i quali Giuseppe Fontana, Presidente della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Lucio Rovati, farmacologo e presidente onorario della Fondazione Luigi Rovati, Luisa Mondella della Fondazione GrandeAle e Esmeralda Rettagliata, vice presidente della Fondazione Airc”.
“Infine nella terza sessione, “La sintesi: tutti uniti verso una salute globale”, metteremo insieme alcuni protagonisti illuminati della ricerca sanitaria e del terzo settore, tra i quali Giovanni Verga, presidente del Comitato Maria Letizia Verga, per descrivere ruoli e prospettive di una tematica che intreccia il benessere fisico, mentale e sociale sia a livello individuale che di intere popolazioni, nel Nord del mondo così come nel Sud – conclude il presidente dell’Italian Global Health Action – il terzo settore, ricco soprattutto a Monza e in Brianza, è un supporto fondamentale per avere indicazioni e fare meglio in futuro nella direzione della salute globale”.
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