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Monza, la Scuola di formazione politica Alisei consegna i diplomi e affida l’Europa ai giovani

16 maggio 2024 | 10:43
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Monza, la Scuola di formazione politica Alisei consegna i diplomi e affida l’Europa ai giovani

Si è conclusa la decima edizione dell’iniziativa promossa dalla Cgil, che dal 23 al 25 maggio porterà i partecipanti a Strasburgo al Parlamento europeo. Al centro l’importanza dell’appuntamento elettorale dell’8 e 9 giugno.

Monza. Il seme è stato lanciato. I primi frutti si potrebbero vedere già alle prossime Elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Ma riguardo alla consapevolezza dei giovani di un’Unione europea capace di giocare un ruolo primario nel contesto geopolitico internazionale, gli effetti positivi della Scuola di formazione politica Alisei, che quest’anno ha celebrato la sua decima edizione, significativamente intitolata “CREW. Ritorno a Ventotene”si vedranno nel medio e lungo periodo.

Perché, è vero, nel 2024 il percorso dell’iniziativa, promossa dalla Cgil Monza e Brianza in collaborazione con l’associazione Diritti Insieme e rivolta gratuitamente a ragazze e ragazzi tra i 16 e i 26 anni, è iniziato il 29 febbraio con una lezione introduttiva sull’Unione europea e si è concluso il 15 maggio con la consegna dei diplomi ai partecipanti.

Scuola Alisei

Ma quest’anno la Scuola di formazione politica Alisei idealmente si è ricollegata al Manifesto di Ventotene, elaborato tra il 1941 e il 1944 da Altiero Spinelli, Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi che, confinati dal regime fascista, proposero il progetto di un’Europa libera e unita, con l’obiettivo di andare oltre, dritta verso un futuro in cui i giovani possono e devono essere protagonisti di sfide sovranazionali quali la sostenibilità, la transizione ecologica e digitale, le diseguaglianze sociali e l’immigrazione.

IL BILANCIO

In questo senso la giornata conclusiva dell’iniziativa, promossa dalla Cgil e finanziata da un bando europeo, più che un traguardo, ha segnato una tappa importante di una strada destinata a proseguire ancora tra nuovi stimoli e rinnovate idee.

Per questo, dopo undici appuntamenti sull’Unione europea, con focus sui conflitti globali, il cambiamento climatico e il fenomeno migratorio, attraverso lezioni tenute da esperti del settore, giornalisti, docenti universitari e sindacalisti della Cgil,  quattro “sfide” di debate e la simulazione di una seduta del Parlamento europeoi ringraziamenti ai partecipanti di Matteo Furcas, referente di Diritti Insieme e responsabile della segreteria didattica della Scuola Alisei, Irene Nembrini, Coordinatrice del progetto e Giorgio Garofalo, presidente dell’Associazione Alisei, suonano più come un arrivederci all’edizione dell’anno prossimo.

Scuola AliseiWalter Palvarini, Segretario generale della Cgil Monza e Brianza

“Non era scontato che un’organizzazione sindacale come la nostra, insieme ad altri soggetti associativi, riuscisse ad organizzare una Scuola di formazione politica così ben riuscita – afferma Walter Palvarini, Segretario generale della Cgil di Monza e Brianza – con le prossime elezioni europee, dovremo decidere se vogliamo un’Europa protagonista a livello internazionale e in grado di perseguire la pace e lo Stato sociale quali temi fondanti”.

L’EUROPA CHE CONTA

Il passaggio da un’Europa concepita con una matrice di integrazione economica, commerciale e di unione doganale ad un’Unione europea federalista in cui le politiche sociali e i meccanismi di rappresentanza politica abbiano un peso notevole sarà la vera sfida dei prossimi anni nel cosiddetto Vecchio Continente.

“Riformare un modello europeoprotezionista verso l’esterno e liberista verso l’interno, una struttura pensata più di quaranta anni fa da tecnici interessati all’efficienza economica, è complicato” spiega Piero Graglia, professore di Storia dell’integrazione europea all’Università degli Studi di Milano nel corso dell’ultima lezione della Scuola di formazione politica Alisei.

Scuola Alisei

“È necessario riprendere davvero il concetto del superamento della sovranità nazionale e la visionarietà politica del Manifesto di Ventotene, che in maniera inappropriata oggi viene considerato il documento fondante dell’Unione europea, in realtà alla ricerca di un mito che andasse oltre il mercato comune e l’unione doganale – continua – il tema delle prossime elezioni europee è proprio quello di chiedersi se si vuole un Parlamento europeo che diventi un’Assemblea Costituente per riformare i Trattati o solo una camera di compensazione di interessi nazionali decisi nel Consiglio europeo e portati avanti dalla Commissione“.

IL MESSAGGIO

Nell’attesa di conoscere l’esito delle urne, a cui siamo chiamati l’8 e il 9 giugno, la speranza che nel prossimo futuro l’Unione europea smetta di essere “un sistema di negoziato permanente – sostiene Graglia – che spesso arriva ad un compromesso al ribasso” risiede anche negli occhi vivaci e nelle parole convinte di molti delle ragazze e dei ragazzi che hanno partecipato a questa decima edizione della Scuola di formazione politica Alisei e dal 23 al 25 maggio andranno a Strasburgo in visita al Parlamento europeo.

Scuola Alisei

“La parola chiave della partecipazione all’iniziativa promossa dalla Cgil è incontro – afferma Arianna – è stata un’esperienza formativa a tutto tondo, anche a livello umano”. “Un percorso formativo e di socializzazione quanto mai fondamentale visto il contesto in cui viviamo che ci spinge a dover pensare come Europa, non più soltanto come Italia” conclude Luca.