Territorio

Sindaci brianzoli in assetto bipartisan: “no ai tagli del Governo”

Approvata in assemblea dei sindaci la mozione per contestare le possibili riduzioni della Finanziaria. Un solo volto contrario. Sì anche dal presidente Santambrogio.

Elezione consiglio provinciale
Il presidente Santambrogio ha votato la mozione.

I sindaci di Monza e Brianza contestano la prospettiva di tagli sui finanziamenti da parte del Governo agli enti locali, prevista dalla Finanziaria. Lo hanno fatto con una mozione presentata in sede di assemblea dei sindaci presentata dal gruppo consiliare di centro sinistra Brianza Rete Comune e votata quasi all’unanimità, sottolineano i promotori con soddisfazione. Obiettivo: mandare a Roma un messaggio di contrarietà e chiedere di rivalutare i criteri di redistribuzione dei tagli agli enti locali. La mozione chiede in particolare di “riconsiderare le scelte sui tagli ai bilanci degli enti locali stabiliti dalla manovra finanziaria” e di “rivalutare le disposizioni con cui si stabilisce la connessione tra le risorse PNRR ottenute dai Comuni e i tagli che dovranno subire al proprio bilancio in parte corrente”. Istanze alle quali si è allineato anche il presidente di centrodestra della Provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio.

Sull’esito della mozione contro i possibili tagli del Governo, votata dai sindaci, il promotore e capogruppo del centrosinistra Vincenzo Di Paolo commenta: “Siamo contenti che anche molti sindaci del centrodestra e il presidente Santambrogio abbiano colto il valore costruttivo del documento, che voleva essere un contributo per far emergere in maniera compatta le esigenze del territorio rispetto a scelte del Governo centrale che danneggiano il lavoro degli amministratori locali. Il voto dell’Assemblea ha dimostrato che si può andare oltre le logiche di appartenenza politica.”

SOTTO ACCUSA I CRITERI; PENALIZZATI I COMUNI CHE HANNO BENEFICIATO DEL PNRR

Secondo i criteri stabiliti dal Governo, ha ricordato Brianza Rete Comune ai sindaci, gli enti che hanno avuto più progetti finanziati dal Pnrr subiranno i tagli maggiori. È una scelta che contraddice la finalità del Pnrr mettendo a rischio la gestione dei servizi ai cittadini. I Comuni e le Province hanno dimostrato, nell’attuazione dei programmi Pnrr, di essere all’altezza nella capacità di realizzare gli interventi e nell’utilizzo delle risorse assegnate, molto più che altri comparti delle istituzioni pubbliche. Vanno sostenuti, non penalizzati.”

Ad approvare la mozione contro i possibili tagli del Governo sono stati sindaci di diverse aree politiche con qualche eccezione: la sindaca di Lentate sul Seveso ha votato contro, il delegato del sindaco di Brugherio (civica di centrodestra) si è astenuto, i sindaci leghisti di Lazzate e Cogliate hanno abbandonato la seduta prima del voto. Chiedevano, i due leghisti, di rinviare la discussione.

TRA I SINDACI, ANDREA MONTI SUI TAGLI DEL GOVERNO

andrea monti

Ma perché un primo cittadino non dovrebbe approvare una mozione che intende garantire al suo Comune maggiori risorse? Andrea Monti, sindaco leghista di Lazzate, ha spiegato così la sua posizione: “ritengo innanzitutto che una questione di questo tipo sia da discutere in consiglio provinciale e non nell’assemblea dei sindaci. Credo che l’imminenza delle elezioni abbia fatto la sua parte. Nessuno di noi è nato ieri, ma questo episodio  costituisce secondo me un precedente pericoloso e non sarà fatto a mio nome”. Monti ha ricordato che il taglio per ora è solo presunto e ha sottolineato che “poco prima di questa mozione si è discusso della restituzione al Governo di 35milioni di euro dei contributi 2023 da parte della Provincia di Monza. La ragione risiede nell’efficienza della nostra Provincia i cui fondi restituiti saranno poi ridistribuiti a province meno efficienti. Così tutti gli anni. Mi domando perché su queste cifre, ben più rilevanti, nessuno abbia fiatato”.

ROBERTO ASSI DI BRUGHERIO: IN TROPPI HANNO FATTO LE CICALE

roberto assi sindaco brugherio

Impopolare, per sua stessa ammissione, Roberto Assi, sindaco di Brugherio (comune astenuto), che ha motivato così la sua posizione: “Il Governo, ai tempi in cui nacque il Pnrr, avvisò chiaramente i Comuni che i finanziamenti avrebbero coperto le opere ma che poi la gestione delle stesse sarebbe stata in capo alla loro spesa corrente. Non escludo che il tema, dietro a questa presunta perequazione forzata, sia proprio questo: c’è stato chi ha fatto la cicala e ora fatica a garantire risorse per la gestione delle opere realizzate. Insomma, se uso il Pnrr per costruire un asilo nido, poi devo avere i fondi per farlo funzionare”. Assi ha aggiunto che sarà pronto ad azioni, nel caso la manovra risultasse iniqua, ma che al momento ritiene più opportuno aspettare che i contenuti della normativa si chiariscano.

TAGLI GOVERNO E SINDACI: IL COMMENTO DEL PD

Sulla vicenda è intervenuto anche il Partito Democratico di Monza e Brianza. “Accogliamo con grande soddisfazione l’approvazione della mozione presentata da Brianza Rete Comune” dichiara Lorenzo Sala, segretario provinciale del PD. “Non si può non sottolineare il fatto che ancora una volta il centrodestra si sfalda di fronte a una scelta politica che riguarda l’interesse del territorio. L’unità che la destra trova su altri tipi di partite, come quelle elettorali, viene meno quando si tratta di difendere il bene della Brianza.”

Sull’argomento si è espressa a più riprese nei giorni scorsi anche ANCI.

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