Al via a Monza il WOMM Mammarita: il mercatino di abiti usati per bambini fino a 12 anni

6 maggio 2024 | 12:56
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Al via a Monza il WOMM Mammarita: il mercatino di abiti usati per bambini fino a 12 anni
Da sx: Alessandra Marta; Chiara Pezzetti; Bianca Djuric;; Don Paolo Fumagalli (rettore del collegio Villoresi); Loris Bertini (Preside della primaria); Martina Sassoli; Diana Cariani

Favorire il riuso e l’economia circolare, sostenendo anche i progetti sociali di Mammarita: è questo l’obiettivo del WOMM MARKET, nato dall’idea di alcuni genitori: dal 6 al 10 giugno è possibile donare abiti presso il Collegio Villoresi e le Preziosine di Monza. Vi spieghiamo il progetto

Monza. Parte ufficialmente oggi, lunedì 6 maggio, un’iniziativa che coniuga solidarietà sociale, economia circolare ed impegno comunitario nel territorio di Monza e Brianza. Il WOM Market Mammarita, progetto pilota ideato per sostenere l’Opera delle Minime Oblate, si propone di raccogliere capi di abbigliamento per bambini fino ai 12 anni, in ottime condizioni, da destinare ad un mercatino benefico che si terrà a settembre. Il WOMM, acronimo di Word of Mouth Market, si basa sul passaparola tra le famiglie e le scuole della zona, con l’obiettivo di creare un circuito di solidarietà che dia una nuova vita agli indumenti e accessori non più utilizzati. Le prime due scuole ad aderire, il Collegio Villoresi e le Preziosine di Monza, accoglieranno le donazioni dal 6 al 10 maggio, dando così il via alla fase iniziale del progetto.

Questa mattina, il giorno di apertura della raccolta a cui hanno partecipato Alessandra Marta, Chiara Pezzetti, Bianca Djuric (moglie dell’attaccante del Monza); Don Paolo Fumagalli (Rettore del collegio Villoresi); Loris Bertini (Preside della primaria) e Martina Sassoli.

WOM Market Mammarita

No allo spreco, sì alla seconda vita per gli indumenti: l’obiettivo del WOM Market Mammarita

Tra le organizzatrici del progetto anche Martina Sassoli(ex assessore comunale della giunta Allevi) che ha raccontato a noi di MBNews come è nata l’idea di questo speciale mercato del riuso: “Tutto è nato dopo uno dei classici “cambio armadio” stagionali – dichiara – mi sono resa conto delle potenzialità che ciascuno di noi ha in casa. Così, dopo essermi confrontata con le sorelle del MAMMARITA, ho deciso di coinvolgere altre amiche mamme”.

martina sassoliMartina Sassoli

L’obiettivo, dunque, è evitare lo spreco e dare una nuova vita agli indumenti, creando nel contempo un sostegno economico per i progetti sociali del Centro Mammarita.

Il WOM Market Mammarita, nasce quindi dall’iniziativa di alcuni genitori desiderosi di sostenere i progetti del Centro Mammarita gestito dalle Minime Oblate e che da anni svolge un ruolo fondamentale nell’assistenza e nell’educazione dei minori e delle famiglie in situazione di disagio sociale, offrendo accoglienza, cura ed educazione con particolare attenzione alle esigenze delle famiglie.

Come funzione

Il progetto si articola in diverse fasi, mirate a massimizzare l’impatto sociale ed economico sul territorio. La prima fase consiste nella comunicazione e nella raccolta dei capi di abbigliamento presso le scuole della zona. Qui, i genitori possono devolvere capi di abbigliamento per bambini fino ai 12 anni in ottime condizioni, contribuendo così alla causa sociale del Centro Mammarita. Una volta raccolti, i capi vengono selezionati e stoccati dal personale volontario del Mammarita, che si occupa di prepararli per la fase successiva. In questa seconda fase, si procede con lo stoccaggio e la selezione accurata degli indumenti, garantendo che siano idonei per la vendita. Infine, si giunge alla terza fase, culmine del progetto: la vendita dei capi selezionati durante il WOM Market Mammarita. Durante un weekend dedicato, verrà allestito lo spazio dedicato alla vendita presso il Centro Mammarita o in una location appositamente scelta. Qui, i capi verranno offerti a prezzi accessibili alla comunità locale, garantendo un’affluenza di acquirenti interessati a sostenere la causa sociale. Alla fine del processo, si procede con la rendicontazione delle attività svolte, coinvolgendo attivamente le famiglie nel monitoraggio dei risultati ottenuti e nell’investimento del ricavato a fini sociali.