Questa mattina, la Polizia di Stato di Busto Arsizio ha eseguito un’operazione massiccia contro il traffico di droga, culminata con l’arresto di undici accusate di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine ha permesso di smantellare due distinti gruppi criminali, principalmente composti da cittadini marocchini, dediti all’importazione e alla vendita all’ingrosso di notevoli quantitativi di cocaina e hashish. L’ordinanza eseguita oggi ha assicurato alla giustizia non solo i membri chiave dei gruppi, ma anche i loro complici e clienti, molti dei quali erano spacciatori al dettaglio.
Operazioni precedenti
Le operazioni culminate oggi sono il frutto di interventi precedenti. Lo scorso ottobre, due marocchini domiciliati a Tradate erano stati arrestati a Cairate mentre tentavano di spostare circa 60 kg di hashish e cocaina. Poco dopo, a Caponago, un marocchino di Cinisello Balsamo e un cittadino tedesco erano stati catturati con circa 20 kg di cocaina, parte dei quali nascosti in un autoarticolato e parte già trasferiti su un’automobile.
Modus operandi
I due gruppi criminali utilizzavano metodologie simili per il traffico di droga. Stoccavano le sostanze in depositi sicuri, come un magazzino nella zona industriale di Cairate e un appartamento anonimo ad Agrate Brianza. Per il trasporto, impiegavano autovetture dotate di nascondigli attivati con meccanismi occulti. Le operazioni di spaccio erano gestite da remoto dagli organizzatori, che mantenevano i rapporti con clienti e fornitori, mentre gli esecutori si occupavano del trasporto, della cessione della droga e del recupero del denaro, correndo il rischio di essere arrestati. In cambio, ricevevano stipendi mensili, la cessione di attività commerciali a condizioni favorevoli e assistenza legale in caso di arresto.
La rete di spaccio era estesa e copriva diverse province tra cui Varese, Milano, Como, Brescia, Bergamo, Monza e Brianza e Alessandria. Gli acquirenti-spacciatori erano attivi in varie località, creando una vasta rete di distribuzione della droga.
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