Formula 1

Autodromo di Monza, tanti rivali e poco tempo per un caro rinnovo del contratto

Anche gli altri circuiti europei vogliono un posto in F1 e il rinnovo del contratto dell'Autodromo di Monza si complica.

Gran Premio Formula 1 2023 by Vegetti - mb
- Foto d'Archivio

Con i lavori di ammodernamento e riqualificazione del tracciato in dirittura d’arrivo, l’Autodromo di Monza è ora impegnato nelle contrattazioni per il rinnovo del contratto con Formula 1. Preoccupano infatti Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI, non solo lo scorrere del tempo ma anche l’aumento inevitabile del costo contrattuale.

“Non possiamo rinunciare a fare tutto quello che è necessario per rinnovare il contratto per almeno 5 anni, c’è chi parla di 10. – spiega Damiani su Telenova – Dobbiamo fare nel giro di pochi mesi perché altrimenti rischieremmo di venir superati da chi spinge con offerte di gran lunga superiori alla nostra. 20 milioni di euro li paghiamo dal 2019 senza l’aumento del 3% annuo e siamo gli unici. Siamo la federazione che è riuscita a firmare un buon contratto nel 2018 e che cercheremmo in qualche modo di difendere, ma sapendo di essere fuori mercato“.

Gran-Premio-Formula-Sticchi-Damiani-2016-by-Luca-Colnago-10
Foto d'archivio

I rivali infatti non sono più gli USA e il Medio Oriente, di un’altra categoria per disponibilità economiche, ma i circuiti europei: la passione per la Formula 1 nel vecchio continente sembra essersi risvegliata. Madrid entra infatti nel campionato mondiale, ma Barcellona non vuole cedere il suo posto.

“Monza rappresenta una storia unica e spero almeno irrinunciabile, ma il business è buisiness: stiamo parlando di decine di milioni di differenza davanti ai quali bisogna essere pronti e decisi e non perdere più tempo. Dobbiamo chiudere nei migliori di modo: più tempo passa, più concorrenti avremo, più offerte maggiori della nostra avremo. Perdere del tempo è molto pericoloso e azzardato”.

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Autodromo di Monza, ci vuole concretezza per il rinnovo del contratto

A trattativa in corso il numero uno di ACI preferisce non sbilanciarsi, ma è giunto il momento di scegliere le priorità e prendere decisioni.

“Sappiamo di avere una concessione dell’Autodromo che scade nel 2028, ma la decisione è che noi rinnoviamo con Formula 1 e poi si vedrà. Abbiamo provato a fare il contrario, ma ci siamo resi conto che i tempi della politica del Consorzio erano troppo lunghi. – spiega – Noi dell’ACI abbiamo investito molti soldi e per certi versi ci sentiamo dal punto di vista teorico anche degli azionisti, anche se sono stati a fondo perduto ed è vero che sono stati denari che abbiamo messo con grande generosità affinché continuasse questa storia, quindi al di là della passione e dell’impegno sportivo che ognuno ha, cerco di tradurre in fatti concreti, come è stato fino adesso, il futuro dell’Autodromo“.

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Per Angelo Sticchi Damiani la stesura del nuovo asfalto conclusa il 27 giugno, un investimento per il futuro di Monza in Formula 1, è una delle tante dimostrazione di concretezza che ora però deve tramutarsi in un nuovo contratto per il Tempio della Velocità.

“Fino adesso noi abbiamo dimostrato tanta tanta concretezza a costo di grandi sacrifici e impegni: siccome non possiamo aspettare la concretezza degli altri, andiamo avanti. In questa situazione ho un rapporto di fiducia reciproca nei confronti del ministro Salvini, molto impegnato e ci tiene tanto che l’Autodromo sia nelle condizioni di rinnovare il contratto, quindi io mi sento fiducioso però poi la responsabilità è mia e mi devo assumere l’onere di portare a termine il contratto perché il giorno che la situazione saltasse io sarei l’unico responsabile, ma non è la paura di finire sulla graticola ciò che mi spinge: quello che mi interessa è che questa storia continui. Dobbiamo andare dritti alla meta con il ministro Salvini”.

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