Brugherio Arte Diffusa: 15 opere a spasso per la città

20 giugno 2024 | 15:24
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Brugherio Arte Diffusa: 15 opere a spasso per la città
Parco Increa a Brugherio.

La rassegna si apre con i pezzi di Claudio Borghi, da Parco Increa ai giardini di Villa
Fiorita, al cortile della Lettura.

Brugherio Arte Diffusa esordisce il 27 giugno 2024, con la mostra di Claudio Borghi. “Instabili malintesi” è curata da Matteo Galbiati e apre la prima edizione di B@D – Brugherio Arte Diffusa che dialogherà con la terza edizione di M@D – Monza Arte Diffusa.
La rassegna d’arte diffusa nata nel 2019 a Monza da un’idea di Matteo Galbiati e di Leo Galleries, è accolta per la prima volta anche a Brugherio in diverse aree della città con l’esposizione di ben 15 opere che troveranno la loro collocazione ideale in aree verdi chiave del territorio.

BRUGHERIO ARTE DIFFUSA ESORDISCE CON CLAUDIO BORGHI: ECCO LE TAPPE

Il nucleo centrale della mostra che apre Brugherio Arte Diffusa è allestito all’interno del Parco Increa, mentre le restanti opere sono suddivise tra il Parco di Villa Fiorita, il cortile della Lettura, il cortile della Biblioteca Civica, lo Spazio Nuovo Maria Bambina e l’ingresso della sede comunale.
Esprime la propria soddisfazione il vicesindaco e assessore alla cultura di BrugherioMariele Benzi per questa proposta artistica di grande impatto per la città: “Siamo lieti di annunciare la prima edizione di Brugherio Arte Diffusa” – ha detto – una mostra sotto il cielo di Brugherio che durerà quasi quattro mesi, estendendosi sino alla Festa Patronale di ottobre. Quindici grandi opere tanto bene inserite nel contesto cittadino, da apparire quasi attese da tempo per completarne l’orizzonte”.

L’INAUGURAZIONE A PARCO INCREA

L’inaugurazione di Brugherio Arte Diffusa al Parco Increa, alle 18 del 27 giugno, sarà accompagnata da un’orchestra di violoncelli della Scuola di Musica cittadina Luigi Piseri, in nome di un creativo incrocio tra diverse forme d’arte.
“Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questa bellissima iniziativa”, ha chiosato l’assessora Benzi.
“Instabili malintesi” propone al pubblico un’esaustiva panoramica degli ultimi esiti della lunga ricerca estetica dell’artista Borghi. Che dichiara: “La scultura non si riceve, bisogna scoprirla, è un percorso che nessuno può fare per noi, né può risparmiarci, perché è un modo di vedere le cose. Uno scultore, che conosce bene il suo lavoro, è sempre consapevole della fatica, del tempo, del materiale, ma non del risultato. Se sbagli un libro, dopo un poco nessuno se ne ricorda e lo aspetta il macero; se sbagli un verso lo getti e ne fai un altro: l’errore può essere introdotto a piene mani. Ma se sbagli una scultura pubblica l’errore resta”.
L’evento è patrocinato da Provincia di Monza e Brianza e da Comune di Monza.