Questa volta sembrava davvero che fosse arrivata la sua occasione, quella di vincere un oro individuale nella gara, i 200 metri, che sente più congeniale alle sue caratteristiche. E, invece, per Filippo Tortu anche ai Campionati europei di Roma ancora una volta non è arrivata la medaglia più pregiata. Anche se un argento vale comunque tanto e non è mai scontato.
Di certo il velocista brianzolo, cresciuto a Costa Lambro, una frazione di Carate Brianza, dopo essere arrivato in finale con il miglior crono delle semifinali, un 20.14, suo miglior risultato in questa stagione e molto vicino al suo personale (20.10) stava già pregustando il gusto dolce della vittoria. E, invece, sul rettilineo finale, lo svizzero Timothè Mumenthaler ha tagliato il traguardo per primo in 20.28, un tempo tutto sommato modesto in assoluto. Ma questa sera inarrivabile per Filippo Tortu (20.41). Terzo l’altro svizzero William Reais (20.47).
LA GARA
Lo sprinter brianzolo, che nel 2018 è stato il primo italiano a scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri e alle Olimpiadi di Tokyo è stato protagonista dell’oro italiano nella staffetta 4×100 metri, nella finale dei 200 metri ai Campionati europei di Roma è scattato dalla corsia numero 6.
La sua azione, con una partenza certamente poco reattiva. è apparsa subito piuttosto imballata. Alla curva prima del rush finale Filippo Tortu è praticamente appaiato a Fausto Desalu, suo amico e compagno nello strepitoso quartetto in Giappone, che non è sicuramente in un buon periodo di forma e alla fine giungerà quinto.
Un segnale, insomma, decisamente negativo. Che, infatti, si conferma negli ultimi 50 metri dei 200 metri. Quelli in cui lo svizzero Mumenthaler, 22 anni, conquista il vantaggio che risulta incolmabile per Filippo, rallentato dall’acido lattico. Il 26enne, che quest’anno ha svolto un lungo periodo di allenamento negli Stati Uniti lasciando momentaneamente la sua amata pista di Giussano, riesce a conservare almeno il secondo posto. Ma le mani nei capelli e la sua espressione subito dopo aver tagliato il traguardo raccontano di una grande delusione.
L’AMAREZZA
Lo sprinter brianzolo, che sperava a Roma, davanti al pubblico di casa, di poter cancellare con gli interessi la parziale insoddisfazione per il bronzo conquistato ai Campionati europei di Monaco di Baviera due anni fa, non ha negato nel post gara tutto il suo dispiacere per non essere riuscito ad ottenere la vittoria.
“L’oro era a portata di mano e dovevo solo andare a prenderlo – afferma al microfono della Rai a bordo pista – invece dopo i primi 50 metri mi sono contratto e se non riesco a mettermi bene in moto, poi faccio fatica”. “La delusione è tanta e non riesco a gioire per questo argento – continua – aver fatto 20.14 in semifinale non serviva e non conta nulla ora”.
I Campionati europei di Roma, comunque, potrebbero riservare una rivincita immediata per Filippo Tortu. Nella mattinata dell’11 giugno, infatti, sono in programma le batterie della staffetta 4×100 metri. Lo sprinter brianzolo godrà del meritato riposo. Ma sarà pronto per l’ultima frazione per l’eventuale e probabile finale del 12 giugno, ultimo giornata della rassegna continentale in corso a Roma. “È un altro obiettivo ma ora ho bisogno di qualche momento per digerire quanto è successo nella finale dei 200 metri” conclude Tortu.
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