Politica

Desio, consiglio comunale infuocato, la minoranza esce dall’aula

Lunedì sera davanti ad un numeroso pubblico si è tenuta la prima seduta di consiglio comunale dopo la decisione del sindaco Gargiulo di passare a Forza Italia. Assente il consigliere azzurro Samuel Costanza, finora in minoranza. Scontro tra il presidente del consiglio comunale Arosio e l'ex sindaco Corti del Pd che chiedeva chiarimenti. Respinta la richiesta di dimissioni dell'assessore Andrea Civiero.


Seduta di consiglio comunale molto accesa lunedì sera a Desio. E’ finita con la minoranza di centrosinistra che ha lasciato l’aula in segno di protesta, dopo un duro scontro tra il presidente del consiglio comunale Fabio Arosio e l’ex sindaco e consigliere del Pd Roberto Corti. Si è conclusa così, davanti ad un numeroso pubblico, la prima seduta dopo la decisione del sindaco Simone Gargiulo di lasciare la lista civica Per Desio, per entrare in Forza Italia, partito che finora è stato in minoranza.

L'ex sindaco Roberto Corti consigliere del pd insieme agli altri consiglieri di minoranza esce dall'aula in segno di protesta

Lo scontro tra Corti e Arosio sul consigliere Costanza

Ad animare lo scontro tra il presidente Arosio e l’ex sindaco Corti è stata la richiesta di chiarimenti da parte di quest’ultimo sulla posizione di Samuel Costanza, consigliere comunale di Forza Italia, assente lunedì sera. Il cartello col suo nome era ancora sistemato dalla parte della minoranza. Il coordinatore provinciale di Forza Italia Luca Veggian aveva però annunciato nella conferenza stampa di qualche giorno fa, l’ingresso del partito in maggioranza. “Presidente – ha detto Corti rivolgendosi al presidente del consiglio comunale – lei deve chiarire una volta per tutte questo aspetto: dove si siederà Costanza? Tra i banchi della maggioranza o della minoranza? Con le istituzioni non si scherza. Lei, presidente Arosio, ha il dovere di chiedere a Costanza una formale comunicazione su dove si siederà in consiglio comunale. C’è una schizofrenia da risolvere, nel più breve tempo possibile”.  “Quando sarà in consiglio comunale, Costanza affronterà la questione. Non è dovere del sottoscritto chiedere comunicazione” ha risposto Arosio.
I toni si sono accesi e i consiglieri di minoranza si sono alzati, lasciando l’aula, tra gli applausi di alcuni cittadini del pubblico.

La discussione sulla scelta del sindaco

Anche nel corso della serata la discussione è stata animata, con continui riferimenti alla scelta del sindaco di passare a Forza Italia. “Buonasera al sindaco civico scelto dalla Lega e passato in Forza Italia” ha esordito Angelo Paola, neo consigliere del Pd, subentrato ad Achille Taccagni. Sempre dalle fila del Pd, Jenny Arienti ha parlato di  “trasformismo e opportunismo”: “Sarebbe il caso di tornare al voto al più presto” ha detto l’esponente della minoranza. Il sindaco ha difeso la sua scelta: “Seppur fatta in tempi  ristretti, è stata una scelta condivisa. Io sono fiero della lista civica che ha dimostrato autonomia e personalità e va avanti a prescindere. Le nostre strade non si dividono. Forza Italia entra a pieno titolo nella maggioranza. Non siede in minoranza. Il partito entra in maggioranza. Forza Italia fa suo il programma portato avanti finora dalle liste della maggioranza”.
Il consigliere Francesco Pasquali di Desio Viva ha sottolineato: “Forza Italia ha un gruppo consiliare, rappresentato da un consigliere che deve venire in aula ad annunciare il proprio ingresso in maggioranza. Altrimenti, è contro il regolamento. Qui c’è un gruppo consiliare e siede ancora in minoranza: se non è così, bisogna togliere dai banchi della minoranza il cartello col nome del consigliere”. Al suo intervento, è seguito quello di Corti e quindi lo scontro col presidente Arosio e l’uscita dall’aula della minoranza.

La richiesta di dimissioni dell’assessore Civiero

All’ordine del giorno c’era la richiesta di dimissioni da parte della minoranza dell’assessore alla partecipazione, istruzione e sport Andrea Civiero, esponente della lista civica Per Desio, attaccato per la gestione dei rapporti con i comitati di quartiere e l’emergenza nelle scuole relativa ai danni causati dal nubifragio dello scorso anno. Tra il pubblico, erano presenti molti referenti dei comitati di quartiere.
“L’assessore ha imposto ai comitati, senza un coinvolgimento, un percorso fondato sull’elettività e un nuovo regolamento: dopo due anni e mezzo l’assessore ha comunicato ai comitati l’archiviazione del percorso. Un percorso che non avrebbe nemmeno dovuto essere avviato e che ha portato al dimezzamento dei comitati di quartiere” si legge nell’ordine del giorno. A presentarlo in aula il consigliere del Pd Angelo Paola: “E’ una scelta scellerata: voi cancellate la metà dei  comitati di quartiere che lavorano nella nostra città con un colpo di spugna, non riconoscendo più a tutti quelli non iscritti nell’albo delle associazioni del Comune lo status di interlocutori istituzionali”.

Il sindaco Gargiulo difende l’assessore

All’attacco, ha risposto il sindaco Simone Gargiulo, seguito dai consiglieri comunali di maggioranza. Non ha parlato invece il diretto interessato, l’assessore Civiero. “La risposta alla vostra richiesta  è assolutamente negativa” ha detto il sindaco Gargiulo. “Per quanto riguarda i comitati di quartiere, noi non abbiamo sconvolto nulla, ma abbiamo proposto un percorso. Io stesso ho partecipato ad alcune riunioni con l’assessore e i comitati e abbiamo proposto fin da subito il tema della rappresentatività: abbiamo chiesto che i comitati di quartiere siano rappresentati in modo consapevole dagli abitanti. Abbiamo chiesto che non siano autoreferenziali, ma scelti con delega dai cittadini.  Sulle sale civiche, il centro di via Marx era un magazzino, lo sforzo è stato quello di sistemarlo. E’ uno spazio che il comitato di quartiere non ha voluto condividere nella co-progettazione. Io e tutta la giunta respingiamo la richiesta di ritiro deleghe all’assessore Civiero”.
Sono poi intervenuti Vittorio Migliavada della  lista Per Desio, Maria Grazia Donghi della Lega e Stefano Canzian di Fratelli d’Italia, in difesa di Civiero. Hanno invece ribadito la richiesta di dimissioni dell’assessore i consiglieri di minoranza Francesco Pasquali (Desio Viva), Jennifer Moro (Pd) e Federico Burgio (Desio Libera). L’ordine del giorno è stato infine bocciato, dato che la maggioranza ha votato contro.

I rappresentanti del comitato di quartiere San Giovanni

Il comitato di San Giovanni annuncia lo scioglimento

Le parole del sindaco e degli esponenti della maggioranza hanno suscitato la reazione dei referenti dei comitati di quartiere che hanno assistito alla discussione. Dopo la seduta, fuori dall’aula, i rappresentanti del comitato di quartiere San Giovanni, uno dei più storici e attivi della città, hanno comunicato l’intenzione di sciogliersi, dopo le dichiarazioni del sindaco. “Abbiamo sentito tante falsità – ha detto il presidente Federico Tomasi – Il sindaco ha mentito in consiglio comunale. Ci sentiamo presi in giro e demotivati. Noi ci siamo seduti ai tavoli di confronto, pur non essendo d’accordo sulla scelta di rendere i comitati eleggibili dai cittadini. Abbiamo partecipato agli incontri e abbiamo chiesto di avere a disposizione lo spazio civico di via Marx. Sono loro che si sono defilati. Non possono dire che non gli erano chiare le nostre motivazioni. Non è vero che siamo autoreferenziali. Noi siamo un’associazione del terzo settore. Ci sentiamo davvero presi in giro e per questo abbiamo deciso di sciogliere il comitato di quartiere”.

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