Le idee sono chiare e anche la direzione sembra essere segnata. Gli strumenti e le azioni concrete da mettere in campo per raggiungere gli obiettivi fissati, invece, sono le priorità di Isaac Nicola Rancic, da poco eletto per il triennio 2024/2027 presidente dell’appena costituito Gruppo Giovani imprenditori di Confimi Industria Bergamo e Confimi Industria Monza Brianza.
Rancic, che guida un Consiglio Direttivo composto anche dalla Vicepresidente Nicla Gallenda e da altri 9 membri, è già all’opera. Prima di tutto per tessere l’amalgama e la coesione del Gruppo Giovani imprenditori di Confimi Industria Monza Brianza Bergamo.
Nelle sue intenzioni, però, come racconta ad MBNews in quest’intervista, ci sono almeno altri due temi altrettanto importanti. Da un lato il binomio scuola/occupazione nell’ottica di formare personale che abbia le competenze, in un mondo del lavoro in trasformazione, oggi sempre più difficili da trovare per le aziende. Dall’altro il passaggio generazionale che nel nostro territorio, dove l’economia è portata avanti soprattutto da piccole e medie realtà di stampo familiare, merita di essere affrontato in modo particolare.
L’INTERVISTA
Isaac Nicola Rancic da aprile 2024 sei il presidente del nuovo Gruppo Giovani imprenditori di Confimi Industria Bergamo e Confimi Industria Monza Brianza. Quali sono la tua formazione e la tua esperienza professionale?
Mi sono diplomato al Liceo scientifico del Collegio Sant’Antonio di Busnago, ma lavoro sin da quando avevo 18 anni nell’azienda di famiglia, la Lux Italia srl, che sviluppa sistemi di illuminazione all’avanguardia. Qui ho iniziato partendo dal magazzino sino ad arrivare ad occuparmi dell’ amministrazione.
Dal punto di vista della formazione, mi sono laureato in Giurisprudenza con l’obiettivo, in principio, di arricchire il mio bagaglio di conoscenze personali anche nell’attività di imprenditore. Negli ultimi anni, anche sulla spinta della mia famiglia, ho deciso di intraprendere anche l’attività di avvocato, con uno studio legale a Monza che si occupa di diritto civile, societario e di famiglia, perché ritengo che l’attività forense e quella imprenditoriale siano due facce della stessa medaglia ed entrambe richiedano di essere polifunzionali.
L’IMPORTANZA DEL GRUPPO
Come è nato il Gruppo Giovani di Confimi Industria Monza Brianza e Bergamo e quale percorso ti ha portato alla sua guida?
L’idea è nata cinque anni fa, ma c’è voluto tempo per farsi conoscere e creare una rete di contatti. Il percorso è proseguito poi con Emanuele Mirabella, presidente del Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani di Confimi Industria Monza e Brianza, dal 2021 al 2024. Adesso tocca a me e sono contento del ruolo che devo svolgere. Non posso, però, non riconoscere il merito di chi mi ha preceduto e di tutti quelli che mi accompagneranno e mi sosterranno nel corso del mio mandato triennale.
A questo proposito, cosa pensi della composizione del Consiglio direttivo che guidi?
Si tratta di giovani imprenditori che hanno tanta voglia di fare e di confrontarsi. Ci troviamo un po’ tutti in una situazione di transizione tra le vecchie generazioni che stanno andando in pensione e le nuove che si stanno ancora facendo le ossa. Per questo la grossa sfida che il Gruppo Giovani di Confimi Industria Monza Brianza e Bergamo deve affrontare è quella di mettersi insieme e cercare soluzioni, attraverso un percorso di amicizia e stima reciproca, per obiettivi comuni.
GLI OBIETTIVI
Presidente Rancic, nelle prossime settimane e mesi, quali saranno le priorità del vostro Gruppo Giovani?
La prima, in ordine cronologico, è proprio quella di creare un network all’interno del Gruppo. Per fare questo sono in programma incontri che ci permettano di conoscerci meglio e socializzare, anche nell’ottica di aumentare in generale il numero di componenti.
Quali, poi, le altre priorità?
Due quelle che ritengo più importanti tra quelle da sviluppare nei tre anni del mio mandato da presidente. La prima è creare percorsi formativi in grado di soddisfare le esigenze professionali delle aziende nell’attuale mercato economico. Lavoreremo in stretta collaborazione con il Gruppo Scuola e il Gruppo Donne di Confimi Industria perché bisogna far capire alle famiglie che oggi fare l’operaio, a differenza di un tempo, significa davvero far parte di un processo produttivo che ci rende partecipi di qualcosa di più grande di noi.
L’altra priorità è il passaggio generazionale all’interno del nostro tessuto imprenditoriale di stampo fortemente familiare. Bisogna ricercare una via di mezzo tra i giovani che dovrebbero porsi in maniera propositiva nei confronti dell’esperienza acquisita dal senior e quest’ultimo che deve imparare a lasciar andare, con i tempi e le modalità giuste, il controllo dell’azienda. Pensiamo di affrontare questo tema non in maniera scolastica, ma mettendo attorno ad un tavolo gli attori in campo per affrontare insieme problemi e soluzioni.
LE TEMATICHE
La transizione ecologica e la trasformazione tecnologica sono sicuramente argomenti che stanno caratterizzando sempre di più le scelte imprenditoriali. Come si pone su questo tema il Gruppo Giovani di Confimi Industria Monza Brianza e Bergamo?
Si tratta di questioni a cui siamo molto sensibili, anche personalmente visto che l’azienda di famiglia, la Lux Italia srl, è dal 2005 impegnata sul fronte della transizione ecologica nello sviluppo dei suoi prodotti. Credo che il cambiamento di mentalità sia alla base di tutti gli argomenti che riguardano attualmente l’economia. Spesso, però, il cambiamento viene visto come perdita di posti di lavoro e non come opportunità di formarsi creando nuova occupazione e posizioni professionali che adesso non vengono prese in considerazione. Questo discorso vale anche per la transizione ecologica e la trasformazione tecnologica.
Presidente Rancic quali sono, secondo te, le prospettive nel prossimo futuro dell’imprenditoria Under 35?
Credo che il Covid abbia dato un grande impulso allo sviluppo tecnologico e dei social, ma il mercato rischia di essere ben presto saturo in questi settori. Ci potrà essere, quindi, un ritorno ad attività, come l’agricoltura e l’artigianato, che negli ultimi anni sono state date per scontate o messe da parte. In generale, comunque, nonostante il periodo complesso in cui viviamo, i giovani imprenditori sono propositivi e fiduciosi nel futuro. Hanno voglia di fare, ma devono essere messi nelle condizioni di agire.
commenta