“Il mondo attraverso i nostri occhi”, i ragazzi disabili di Desio si raccontano in una mostra

Al centro aggregativo del quartiere Spaccone è stata allestita una mostra a cura di Federica Sarto, che ha gestito un laboratorio di fotografia con i ragazzi disabili, nell’ambito del progetto “Noi per voi”.
Ragazze e ragazzi sorridenti, impegnati in diverse attività o semplicemente in posa davanti all’obiettivo della macchina fotografica. Sono tante le immagini che raccontano gli incontri del mercoledì al centro ricreativo “Il Girasole” di Desio, nell’ambito del progetto “Noi per voi” , dedicato ai ragazzi con disabilità e gestito dalla cooperativa sociale Tre Effe. Le fotografie sono state esposte per un giorno, giovedì scorso, al centro aggregativo della Baita al quartiere Spaccone. “Il mondo attraverso i nostri occhi” il titolo della mostra fotografica a cura di Federica Sarto, che durante l’anno ha tenuto un laboratorio di fotografia. In esposizione, le immagini scattate dalla fotografa professionista ma anche dagli stessi ragazzi.

“Il laboratorio di fotografia è stata una delle attività che abbiamo proposto” spiega Martina Pengo, educatrice della cooperativa Tre Effe, che ha lavorato al progetto insieme al collega Davide Filice. “Tutti i mercoledì, dalle 18 alle 19.30 abbiamo invitato i ragazzi a partecipare alle iniziative presso il centro Il Girasole. Le proposte sono state varie, dal laboratorio di fotografia a quello di arte ai giochi da tavolo. La cosa più importante, è che ogni attività è partita dai desideri dei ragazzi stessi”.

Il progetto “Noi per voi” ha l’obiettivo di coinvolgere ragazzi disabili in varie attività per il tempo libero. Una decina i giovani che hanno partecipato quest’anno alle proposte, coordinate dagli educatori. “Durante il giorno i ragazzi frequentano i centri diurni e svolgono già molte attività. A volte, hanno semplicemente voglia di stare insieme, come tutti i loro coetanei – spiega l’educatrice – Per questo, almeno una volta al mese abbiamo organizzato delle uscite in città, una merenda o un aperitivo al bar. Il punto forte del progetto è stato proprio questo: dare la possibilità ai ragazzi di passare del tempo insieme”.