Politica

LabMonza, mozione per la cittadinanza inclusiva. Focus sui minori: “Nelle nostre scuole oltre 3000 stranieri”

La mozione targata LabMonza si inserisce nel contesto della campagna nazionale “Dalla Parte Giusta della Storia”, un’iniziativa promossa dalla Rete per la Riforma della Cittadinanza per rivendicare il riconoscimento di oltre un milione di giovani nati e/o cresciuti in Italia. Contiene una serie di proposte ed impegni che mirano a favorire l'inclusione culturale e amministrativa.

Generico giugno 2024

Monza. Se è vero che sui temi delle migrazioni i comuni hanno poche competenze, è altrettanto vero che una buona integrazione passa anche dai livelli territoriali. Lo sostiene e ci crede LabMonza, la lista della sinistra monzese, che è pronta ad approdare in consiglio comunale con una mozione contenete una serie di indicazioni e di impegni per l’Amministrazione, volta a favorire l’inclusione culturale e amministrativa degli stranieri, con particolare riferimento ai minori di 18 anni. L’ha presentata nella giornata di ieri, mercoledì 5 giugno, il consigliere Lorenzo Spedo insieme all’assessora alla cultura Arianna Bettin e Tahany Shahin, rappresentante della comunità araba monzese che ha supportato ed aiutato la lista a prendere contatto con le comunità degli stranieri in città. “Questi ragazzi – spiega Bettin – vanno coinvolti nella vita politica del nostro Paese, non fatti sentire di serie B. L’iter per la cittadinanza italiana è un complicato percorso ad ostacoli: avremmo bisogno, in Italia quanto in Europa, di normative più inclusive”.

Una mozione “Dalla parte giusta della storia”

Si chiama “Dalla parte giusta della storia – Per una cittadinanza inclusiva“, la mozione targata LabMonza nata in seno alla campagna nazionale Dalla Parte Giusta della Storia”, un’iniziativa promossa dalla Rete per la Riforma della Cittadinanza per rivendicare il riconoscimento di oltre un milione di giovani nati e/o cresciuti in Italia. Contiene una serie di proposte ed impegni che mirano a favorire l’inclusione culturale o amministrativa degli stranieri residenti, ma il focus principale sono i minori, i tanti bambini, bambine, ragazzi e ragazze che frequentano scuole ed istituti monzesi: dati alla mano sono 3390 gli studenti stranieri nelle scuole della nostra città, di cui 548 nelle scuole dell’infanzia, 1139 nelle scuole primarie, 670 nelle scuole secondarie di primo grado e 1033 in quelle di secondo grado. “Sono numerosi, dunque, i minori stranieri che sono o diventeranno italiani di fatto, ma che a causa della normativa vigente non possono vedersi riconosciuta la cittadinanza se non a seguito di lunghe e dispendiose procedure amministrative”, spiega il consigliere Spedo.

Cosa chiede la mozione

La mozione propone una serie di impegni per gli stranieri residenti. Oltre alla Cittadinanza onoraria per i minori, è prevista l’istituzione, ogni 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, di una celebrazione ufficiale del Comune per tutti coloro che hanno conseguito la Cittadinanza Italiana nell’anno precedente, con la consegna di una copia della Costituzione Italiana. Inoltre, con l’approvazione di questa mozione Piazza Trento e Trieste si impegnerà ad attuare tutte le azioni amministrative utili a favorire il rapido e corretto espletamento delle procedure per il conseguimento della Cittadinanza. Tali impegni prevedono non solo l’invio di una lettera informativa a tutti i diciassettenni stranieri per informarli in merito alle procedure; ma anche l’accelerazione delle pratiche burocratiche pertinenti al Comune per favorire il conseguimento della residenza (conditio sine qua non per l’ottenimento della Cittadinanza Italiana) per tutti i membri dello stesso nucleo familiare; e la distribuzione in luoghi strategici quali scuole, centri civici e biblioteche, di materiali informativi completi e tradotti in diverse lingue. Inoltre, verranno sviluppate, nelle scuole, iniziative dedicate a studenti italiani e stranieri e finalizzate alla sensibilizzazione sui temi della cittadinanza.

“L’espressione “essere italiani” ha molti significati, che variano a seconda del posizionamento politico: per noi significa includere chi già si sente italiano – continua Lorenzo Spedo – mi aspetto che questa mozione passi in consiglio con il maggior consenso possibile: non escludo, anzi auspico, possa essere approvata all’unanimità”.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta