Il Centro Giovanile “Cubotto” di Lissone ha un nuovo murales. Dopo quello dedicato all’estate, l’impresa sociale Spazio Giovani fa il bis con il laboratorio artistico Beyond the Walls Street Art Lab 2. Quest’anno i 21 ragazzi e ragazze hanno realizzato con l’aiuto dell’artista Luogo Comune un secondo murales, lungo 30mt, raffigurante il tema della cura.
“Il tema nasce da una riflessione che abbiamo fatto con i ragazzi e parte tutto da una suggestione dell’urban artist: ragionare sul luogo nel quale si è tenuto il laboratorio. – spiega l’operatrice sociale Alessia Lupino – Ovviamente essendo un centro giovanile ci si occupa della cura dei ragazzi. È un proposito di ciò che dovrebbe essere questo luogo: come possiamo prenderci cura degli altri, ma anche di noi stessi, e come possiamo costruire una comunità attenta allo stare insieme e condividere dei bei momenti”.
Un’iniziativa che rispetto all’anno scorso ha quasi raddoppiato il numero di partecipanti con anche giovani del quartiere don Moscotti e, soprattutto, ha ricevuto i complimenti di chi il quartiere lo vive ogni giorno e ringrazia per la valorizzazione dello spazio.
Centro Giovanile Cubotto, il murales si ingrandisce
Un’occasione per i ragazzi non solo per apprendere la teoria e la pratica del disegno e della progettazione, ma anche per esprimere la propria visione del concetto di cura.
“C’è chi ha scelto di raffigurare una chiave di violino o delle cuffie, altri il mare o la danza: è la loro interpretazione soggettiva. – spiega l’artista Luogo Comune – Durante la fase di progettazione hanno portato infatti le loro proposte interpretando cura di sé, degli altri e degli oggetti. L’idea del progetto è di fare un lavoro per loro e con loro: dalla stesura del fondo bianco alla realizzazione del progetto fino alla fase di pittura a spray”.
Un laboratorio totalmente gratuito, riconoscibile come PCTO, che ha convinto anche i giovani artisti: per Giulio infatti “oltre ad abbellire si tratta di bel investimento” con Giorgia e Martina che lo rifarebbero volentieri.
“Una signora si è anche fermata a fare merenda con noi. – ricorda Lupino – Questa seconda edizione ha smosso qualcosa“.
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