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Monza, all’Iti Hensemberger una festa tra scienza, sport, letteratura e arte

7 giugno 2024 | 10:27
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Monza, all’Iti Hensemberger una festa tra scienza, sport, letteratura e arte

L’istituto scolastico di via Berchet ha aperto le porte alla città per parlare, attraverso l’incontro con scrittori e sportivi e la presentazione di alcuni laboratori, di valori e scelte.

Monza.  Essere multitasking, che in informatica è la capacità di un sistema operativo di eseguire più programmi contemporaneamente, viene oggi considerata una qualità fondamentale per proporsi con successo sul mercato del lavoro. Rendere proficui i legami tra discipline e ambiti diversi è, però, una sfida complicata in una società moderna dove il nozionismo “usa e getta” spesso vince sull’approfondimento. Ed ecco perché l’evento organizzato dall’Iti Hensemberger di Monza il 5 giugno è stato anche un passo verso la ricerca di un modo appropriato per dare, soprattutto ai giovani, stimoli variegati e allo stesso tempo interconnessi. Quasi sul modello, in un certo senso, di come funziona il cervello umano.

Hensemberger

I DETTAGLI

HENStiamoINSIEME, un evento messo a punto dalla vicepreside Eleonora Ceriani e dalle docenti Paola Salatto e Michela Fusco che ha aperto l’istituto di via Berchet a tutta la città, ha offerto nello spazio di poche ore un insieme ben amalgamato di ospiti, musica, giochi, performance degli studenti. 

Dagli uomini di sport alla letteratura, dai laboratori didattici, in cui gli studenti acquisiscono le conoscenze, non solo tecniche, per costruire il proprio futuro, alla fotografia, l’Iti Hensemberger ha condensato in una serata attività svolte quest’anno e spunti di riflessione. Anche con l’obiettivo di salutare le classe quinte tra poco impegnate negli esami di Stato e, in una sorta di ideale staffetta generazionale, di dare elementi a chi è alle prese con la scelta della scuola superiore. 

Nell’incontro con Gianfelice Facchetti, attore, scrittore e regista teatrale, nonché figlio di Giacinto, storico difensore dell’Inter e della Nazionale si è parlato, a partire dalla presentazione del libro “Capitani”, di un calcio eroico i cui valori etici possono avere molto in comune con un giusto modello di scuola.

HensembergerDa sin. Massimiliano Castellani e Gianfelice Facchetti

I MESSAGGI

“Gli uomini protagonisti del mio libro, da Armando Picchi a Gaetano Scirea, da Franco Baresi a Gigi Riva fino a mio padre, hanno dimostrato con poche parole e tante virtù la differenza che passa tra la buona e la cattiva educazione, tra qualcosa di costruttivo e qualcosa di distruttivo” spiega Facchetti intervistato dal giornalista Massimiliano Castellani.

“I capitani di cui parlo nel mio libro – continua Facchetti – in cui ci sono anche storie come quelle di Virginio Fossati, capitano dell’Inter del primo scudetto o di Luigi Barbesino, capitano dello straordinario Casale campione d’Italia nel 1914, che si intrecciano con la tragedia della guerra, erano persone che potevano camminare tranquillamente per strada perché venivano dalla strada e sono rimasti sempre attaccati al popolo“.

Modelli di vita che il calcio di oggi, preda di proprietà, spesso straniere, che vivono lo sport esclusivamente come forma spersonalizzante di investimento e i calciatori bandiera di un tempo quasi come un ostacolo, fatica a replicare e far emergere. Più facile, allora, che valori positivi vengano proposti da altre discipline. Come la pallavolo.

Hensemberger

GLI ESEMPI

Non a caso nell’evento organizzato dall’Iti “P.Hensemberger” c’è stato anche l’incontro con Thomas Beretta, pallavolista, centrale del Vero Volley Monza e con il suo allenatore, Massimo Eccheli, l’uomo dei record del sodalizio monzese, condotto fino al primo trofeo continentale della sua storia, la CEV Cup, nel 2022 e ad un’incredibile finale scudetto contro Perugia nel campionato appena concluso.

“Riuscire a fare gruppo è una componente essenziale, insieme alla preparazione fisica e mentale frutto di una corretta vita da atleta professionista, per arrivare ad ottenere risultati di alto livello – spiega Beretta, arrivato al professionismo a Treviso e protagonista in passato anche nella Nazionale maggiore con la quale ha vinto un argento europeo – i tuoi compagni di squadra, con cui condividi le ore di allenamento e gli impegni in campo, sono una seconda famiglia“.

HensembergerThomas Beretta nell'incontro all'Iti Hensemberger

“Non c’è bisogno di motivare gli atleti, ma di condividere il lavoro e gli obiettivi, ognuno nel proprio ruolo – aggiunge coach Eccheli – io mi lascio guidare dal guardare i giocatori in azione perché è molto importante osservare più che ragionare troppo a priori”.

LE SCELTE

L’esistenza di ognuno di noi è il frutto anche delle decisioni che prendiamo, soprattutto nei momenti cruciali. E il percorso scolastico è sicuramente uno di questi. E allora ad HENStiamoINSIEME, grazie all’incontro con Cristina Dell’Acqua, scrittrice e insegnante di greco e latino, che ha presentato il suo libro “Il nodo magico”, incentrato sui legami che rendono liberi, si è parlato del saper prendere la giusta direzione di fronte alle diramazioni della vita.

Hensemberger

Gli studenti, come moderni Ulisse, devono essere aiutati e valorizzati per acquisire la consapevolezza necessaria a ridurre il margine di errore nelle scelte scolastiche e ad aumentarne il tasso di soddisfazione. “Ai ragazzi di oggi è importante anche insegnare, come faceva Socrate, il valore del dubbio – spiega Dell’Acqua alla platea dell’Iti Hensemberger – etimologicamente la parola deriva da due, quindi nel senso di vedere le cose da un altro punto di vista“.

LE COMPETENZE

Nel corso della serata organizzata dall’istituto scolastico monzese di via Berchet, ad aiutare gli studenti ad acquisire le conoscenze e le competenze che permettono di fare le scelte giuste, sono stati mostrati anche i risultati del laboratorio di Microbiologia, di quello Green e del CAD.

Hensemberger

Guidati dai loro docenti, nell’ambito delle attività di PCTO, i ragazzi e le ragazze dell’Iti Hensemberger hanno non solo potuto, ad esempio, analizzare le acque del fiume Lambro o la presenza di metalli pesanti e altri materiali nel suolo o ancora conoscere meglio Ceratizit, un gruppo di Hightech Engineering, specializzato in utensili.

“Le cosiddette soft skills, come saper lavorare in gruppo e per obiettivi, sono quanto mai fondamentali nel mercato del lavoro – afferma il docente Raffaele Tozzi Fontana – è importante anche il valore del sacrificio, inteso come positiva voglia di approfondire per capire davvero quello che ci circonda senza accontentarsi”.