Monza in festa per la rievocazione storica tra corteo e spettacoli

Una grande kermesse che ha animato sia piazza Duomo, sia le vie del centro con il festoso corteo composto da mille persone tra figuranti e addetti.
Sabato sera Monza si è trasformata in un città in festa con la 43esima edizione della Rievocazione Storica Monzese: “1174 – 2024. Nell’ospedale di Gerardo, 850 anni di cura e devozione”. Una grande kermesse che ha animato sia piazzaDuomo, che ha visto il sold out dello spettacolo storico-fantastico, sia le vie del centro, con il festoso corteo composto da mille persone tra figuranti e addetti.
“E’ folklore, gusto popolare per la ricostruzione storica, ma anche cura filologica. – spiega il sindaco di Monza, Paolo Pilotto – Penso ad esempio al modo con cui negli anni sono stati ricostruiti i vestiti che sono ovviamente mutuati dalla narrazione della Cappella degli Zavattari e al bisogno delle persone di stringersi attorno a elementi di festa autentica. C’è poi un altro elemento interessante: la città è in continuo mutamento e quindi qui stasera ci sono sia cittadini da tante generazioni monzesi sia chi lo è da pochi anni. Entrare dentro questo clima in cui si respira la storia di Monza diventa anche un modo per entrare dentro la cittadinanza monzese”.

Una manifestazione che ha visto nel volo con acrobazie su piazza Duomo il culmine della serata con il richiamo al leggendario incontro tra la colomba e la regina Teodolinda. Tra il pubblico era seduta però anche un’altra regina di Monza: Ghi Meregalli, ideatrice dell’evento, ha ricevuto la massima benemerenza da parte dell’ordine di San Lazzaro.
Monza, San Gerardo e Teodolinda sfilano alla rievocazione storica
Tamburi e sbandieratori scandivano il passaggio del corteo tra le vie del centro, mentre sul palco le esibizioni celebravano in piazza Duomo il compatrono San Gerardo e la fondazione dell’ospedale a lui dedicato. A intrattenere il pubblico dalla corale San Gerardo alla scuola di danza Arte e Spettacolo di Lesmo, ma anche il soprano Sonia Iacchetti e la Compagnia dei Folli di Ascoli Piceno.
“E’ una felicità averla fatta diventare una tradizione monzese. Ci tenevo tanto, è stata una grande fatica ma il Comune risponde benissimo e la soddisfazione è tanta. – racconta una commossa Ghi Meregalli, ideatrice dell’evento – L’anno scorso si sono contate 25 mila persone. Io sono nata in via Lambro e venivo a giocare qui in piazza Duomo, la mia famiglia mi ha insegnato subito ad amare le tradizioni. Don Baraggia ci insegnava tante cose e da piccoli giocavamo con il tesoro Longobardo perché allora era sul bancone della sacrestia. Perciò io sono stata abituata da subito ad amare la città, la storia e le tradizioni e i mie nonni mi hanno insegnato tanto”.

In una serata 850 anni di storia hanno sfilato così per il centro cittadino con il passaggio dei più celebri San Gerardo, regina Teodolinda e Visconti, ma senza dimenticare le figure del clero, dei nobili e dei popolani. L’arrivo del corteo al Duomo è stato accompagnato dalla lettura della Convenzione firmata nel 1174 da Gerardo dei Tintori, l’arciprete di Monza e l’amministrazione comunale dell’epoca, che sancì la nascita dell’ospedale dedicato alla cura dei poveri e dei bisognosi della città.

“E’ uno degli eventi annuali sui quali puntiamo e infatti nel tempo lo abbiamo espanso organizzando attività sia venerdì che sabato. Abbiamo puntato a garantire la massima sicurezza e la maggior fruibilità possibile: dato che per obblighi di legge l’ingresso in piazza Duomo è contingentato, abbiamo installato un maxi schermo in piazza Trento e Trieste. – spiega l’assessore al turismo Carlo Abbà – Tutta questa partecipazione significa che i cittadini sono interessati a questa rievocazione storica, ma noi vogliamo anche sia un modo per guardare al futuro dello sviluppo della città affermando le nostre radici ma guardando avanti“.