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Montagna di rifiuti, macerie ed eternit: denunciato dalla Polizia Locale di Monza

13 giugno 2024 | 08:32
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Montagna di rifiuti, macerie ed eternit: denunciato dalla Polizia Locale di Monza
L'area sequestrata

Rifiuti, macerie, persino lastre di eternit accatastate in una montagna di 200 m³.

Rifiuti, macerie, persino lastre di eternit accatastate in una montagna di 200 m³. Un’importante operazione a tutela dell’ambiente è stata condotta dalla Polizia Locale di Monza che, durante un normale pattugliamento in una zona non lontana dal centro città, hanno individuato un’area sospetta che ha portato a un intervento decisivo.

Scoperta e sequestro

Attraverso un cancello aperto, gli agenti del Comando di via Marsala hanno notato un’area di ampia metratura con un ingente ammassamento di macerie e rifiuti di varia tipologia. L’ispezione approfondita ha rivelato un deposito incontrollato di rifiuti, stimato in circa 200 m³, provenienti da attività di demolizione e costruzione. Questi rifiuti erano collocati su una platea di terra battuta priva di ogni elemento isolante, contribuendo a un potenziale rischio ambientale.

All’interno dell’area sono stati trovati: materiale isolante di lana di vetro e roccia, in parte contenuto in big bag e in parte depositato a terra senza copertura. Guaine bituminose fuori uso. Legno e ferro. Rifiuti indifferenziati. Lastre di eternit, in parte imbustate e appoggiate su bancali, tutto a cielo aperto.

Inoltre, è stata individuata una zona con residui di combustione di rifiuti, la cui natura è attualmente sconosciuta.

Azione legale e conseguenze

In seguito a queste scoperte, l’area è stata immediatamente sequestrata secondo l’articolo 321 del codice di procedura penale (cpp). Il titolare, presente durante l’ispezione, è stato denunciato per deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e non pericolosi, in violazione dell’articolo 256 del decreto legislativo n. 152/06, e incendio di rifiuti derivanti da attività d’impresa, secondo l’articolo 256 bis del decreto legislativo n. 152/06.

Le tesi della Polizia Locale sono state confermate dalla magistratura e dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), che hanno convalidato il sequestro dell’area.