Battaglia

No al pedaggio di Pedemontana sulla Milano Meda: “Regione Lombardia difenda i brianzoli”

Una mozione dei dem regionali Ponti e Orsenigo ha riscosso l'appoggio del M5S. La controproposta della maggioranza: un tavolo per discuterne, anche con Pedemontana.

ponti gigi consiglio regionale
Gigi Ponti in consiglio regionale.

In Regione Lombardia si prova a scongiurare il pedaggio di Pedemontana sulla Milano Meda. Lo si è fatto martedì pomeriggio in consiglio regionale con la mozione dei dem Gigi Ponti e Angelo Orsenigo, appoggiata anche dal Movimento 5 Stelle. Controproposta della maggioranza: un tavolo di confronto tra tutti gli attori coinvolti. Sono queste in estrema sintesi le tappe di una discussione attesa soprattutto dai territori interessati dalla futura tratta B2 di Pedemontana, i cui cantieri sarebbero prossimi alla partenza. E’ su questa tratta dell’infrastruttura che il tracciato si sovrapporrà alla Milano Meda, oggi gratuita, trasformandola in un’autostrada a pedaggio. Il democratico Ponti ha definito la decisione della maggioranza “solo una timida apertura” da parte del centrodestra, sottolineando la necessità di una presa di posizione più forte.

PEDAGGIO MILANO MEDA: LA QUESTIONE AI TAVOLI ISTITUZIONALI

Dal punto di vista pratico, infatti, l’impegno di Regione Lombardia al momento potrebbe anche sfociare in un nulla di fatto, tuttavia è innegabile che la questione si sia finalmente imposta nelle sedi istituzionali, con diversi sindaci e politici della tratta B2 già mobilitati per contestare il pedaggio nei rispettivi consigli comunali. Tra questi, anche l’ex consigliere regionale Andrea Monti, oggi sindaco di Lazzate, che ha criticato fermamente l’ipotesi del pedaggio, pur essendo un sostenitore del progetto Pedemontana.

LA MOZIONE DEI DEM PONTI E ORSENIGO

La mozione 164 di Ponti e Orsenigo chiedeva alla Giunta Fontana di “garantire l’esenzione o facilitazioni tariffarie per le tratte B2 e C, prevedere un piano viabilistico per affrontare gli effetti della cantierizzazione nonché un adeguato e preventivo rafforzamento delle linee ferroviarie sull’asse della tratta B2, agevolando così un servizio ferroviario già oggi sotto pressione”. Tutto nell’ottica di non caricare sui brianzoli, soprattutto su chi si sposta per lavoro, costi quotidiani e pesanti.

M5S CONTRO: NO AL PEDAGGIO SULLA MILANO MEDA, NO A PEDEMONTANA

Allineata alle richieste, con una dichiarazione di voto a favore, anche Paola Pizzighini del Movimento 5 Stelle che ha dichiarato: “Restano vive le preoccupazioni in merito alla criticità rappresentata dal continuo aumento dei costi destinati alla realizzazione di quest’opera, che è già la più costosa d’Italia”.  Un tema, quello dei costi, emerso in questi giorni anche attraverso un servizio di Milano Finanza sulla perdita di Pedemontana e l’emorragia di fondi legata agli oneri finanziari. Continueremo a chiedere un costante coinvolgimento del territorio e in particolare dei Sindaci, che ad oggi è stato insufficiente – proseguito Pizzighini – è necessario aumentare la partecipazione della cittadinanza nell’individuare le soluzioni che meglio rispondano alle esigenze locali e verificare la possibilità di riconoscere maggiori risorse per i Comuni per quanto concerne le compensazioni ambientali, la bonifica dei terreni in particolare dalle diossine, le compensazioni viabilistiche”.

LA CONTROPROPOSTA DELLA MAGGIORANZA

Sulla discussione in Regione della mozione contro il pedaggio della Milano Meda, Ponti ha commentato:  “La maggioranza, anziché accettare le nostre proposte concrete, ha preferito invece proporre un tavolo utile ad esaminare strategie di scontistica e mitigazione del pedaggio e proposte per ridurre l’impatto del traffico. Tradotto, una timida apertura nella direzione utile a comprendere le esigenze di chi, ogni giorno per lavoro, deve spostarsi sul territorio”.

Sull’altro fronte, quello della maggioranza in Regione Lombardia, si è espresso il leghista Alessandro Corbetta:  “Costituiremo un tavolo di lavoro per esaminare tutte le strategie possibili di scontistica del pedaggio della tratta B2 della Pedemontana, studiando anche metodi su come ridurre l’impatto del traffico locale e intercomunale che potrebbe derivare dalla nuova autostrada, sia nella fase di cantierizzazione dell’opera sia post realizzazione. Analizzeremo, inoltre, il tema del trasporto pubblico locale che andrà certamente potenziato”.

Rispetto al pedaggio di Pedemontana sulla Milano Meda, Corbetta ha aggiunto: “Comprendiamo bene la preoccupazione di cittadini, pendolari e imprese sull’aumento sia dei costi che del traffico all’interno dei comuni, visto che Pedemontana si inserisce in una delle aree più urbanizzate d’Europa. È necessario l’impegno di tutti per ragionare al meglio sulle opere di compensazione, su come alleviare e snellire il più possibile il traffico e i costi per i pendolari. Un lavoro che siamo certi servirà non solo per la tratta B2 ma anche per la successiva tratta C, per il bene della Brianza e della Lombardia”.

 

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