Nessuno tocchi le nutrie, Brugherio si allinea ad Enpa

Approvato un ordine del giorno che prevede la sterilizzazione dei castorini e mette al bando metodi di eliminazione violenti.
Brugherio ha detto di no all’eliminazione delle nutrie in modo violento. Da ora in poi, per arginare il proliferare delle nutrie, si procederà con un programma di sterilizzazione e rilascio in collaborazione con Enpa. Proprio Enpa il mese scorso aveva diffuso un comunicato stampa sull’argomento per condannare le politiche di contenimento di Regione Lombardia che prevedono soluzioni cruente come armi da caccia e inalazione di monossido di carbonio.
L’ORDINE DEL GIORNO SALVA-NUTRIE DI IRINA NEAGU
L’ordine del giorno sulle nutrie a Brugherio è stato presentato in consiglio comunale da Irina Neagu Petrini (Gruppo Misto) che ha spiegato che all’interno del Dup sarà istituito l’ufficio per il benessere animale e che la scelta sul metodo di contenimento delle nutrie è in linea con questo incremento di attenzione sull’argomento.

L’ordine del giorno ha incontrato il favore dell’assessore alla partita Mariele Benzi e di quasi tutto il consiglio comunale (astenuta la Lega). Nell’occasione, l’assessore Benzi ha ricordato i trascorsi brugheresi sull’argomento, con agenti della Polizia Provinciale armati, a sparare sulle nutrie nel laghetto di Parco Increa. Pratiche che il consiglio comunale di Brugherio ha convenuto devono essere evitate soprattutto considerato che il sistema della sterilizzazione delle nutrie ha un protocollo riconosciuto e un’efficacia comprovata. Come dimostra il caso pionieristico di Villasanta che, collaborando con Enpa, lo ha già adottato nel 2021. La sterilizzazione consente di scongiurare l’abbattimento e di prevenire l’arrivo di altri esemplari che vengono tenuti lontani dai castorini presenti. Senza contare i costi destinati da Regione Lombardia il programma di abbattimento. Per questo è previsto infatti uno stanziamento di 1,2 milioni di euro a favore di province e Città metropolitana.
LE NUTRIE A BRUGHERIO
A Brugherio si è registrata la presenza di sole 4-5 nutrie, la cui durata media di vita, in condizioni di libertà, è di 4 anni. Si è inoltre valutato che, per condizioni, non sussistono i rischi solitamente associati a questo animale, ovvero danneggiamento delle sponde dei fiumi e delle colture.