L’appello al voto del PD brianzolo punta sul no a Pedemontana

6 giugno 2024 | 18:21
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L’appello al voto del PD brianzolo punta sul no a Pedemontana
A Seveso, una delle aree coinvolte da Pedemontana.

I vertici provinciali del partito di centrosinistra sparano a zero su Pedemontana proponendo una visione anti Pedemontana di mobilità.

Pedemontana diventa terreno di battaglia per le elezioni, nella campagna del PD. Non è la prima volta, già lo è stato per le regionali del 2023. Oggi, a pochi giorni da europee ed amministrative in molti comuni della Brianza, il centrosinistra picchia duro sulle conseguenze che l’infrastruttura avrà sul territorio, sui costi, sulla visione ritenuta miope di mobilità che Pedemontana tradisce. L’appello al voto di Lorenzo Sala, Segretario provinciale PD Monza Brianza, Carlo Polvara, Responsabile Trasporti e Mobilità PD Monza Brianza, Vincenzo Di Paolo, Responsabile Enti Locali e Provincia PD Monza Brianza ruota intorno all’autostrada i cui cantieri per la tratta B2 e C sono imminenti: “Un voto per il Partito Democratico e per il centrosinistra alle prossime elezioni amministrative è un voto per la difesa del territorio, per la promozione di un modello diverso di mobilità, per un’amministrazione che tuteli e promuova la qualità della vita dei propri cittadini”.

LE CRITICITA’ DI PEDEMONTANA SECONDO IL PD

Tra le tante criticità citate dal PD a proposito di Pedemontana: “I lavori renderanno più difficile la circolazione sulla Milano-Meda, sulla Valassina e sulla Comasina, già oggi pesantemente trafficate.  La prevista introduzione, poi, del pedaggio sulla Milano-Medagraverà in primo luogo sulle tasche di chi, non per scelta ma per motivi di studio e di lavoro, percorre quella strada già molto congestionata ogni giorno”. E ancora: “Nella provincia più inquinata d’Italia e con più suolo consumato una nuova infrastruttura autostradale andrà a consumare ulteriore territorio, cementificando ettari di aree verdi“. Per mesi linee ferroviarie e stradali saranno interrotte, e i pendolari saranno costretti a ricorrere all’automobile o a mezzi sostitutivi su gomma, che andranno ulteriormente ad aggravare il traffico.
Senza contare l’impatto ambientale: “Il parco GruBria perderà un milione di metri quadri di territorio nella sola Desio e un corridoio ecologico primario sarà irrimediabilmente compromesso”.

Riferimenti poi alla sostenibilità dell’opera, ai finanziamenti ancora da erogare (in gran parte pubblici), al mancato collegamento con Dalmine-Bergamo della versione D Breve. Per dire no a tutto questo, il Pd lancia un appello al voto: “La Provincia di Monza e Brianza ha bisogno di un cambiamento di paradigma in fatto di mobilità che investa massicciamente sui treni, sui tram, sul trasporto pubblico locale e sulla mobilità ciclabile e dolce”.