Taxi a Monza: la disavventura del non vedente Stilla finisce in Questura

Il vicepresidente della biblioteca per i ciechi: “Mi serviva una corsa all’interno di Monza, ma il conducente del taxi non mi ha risposto ed è ripartito rischiando di schiacciarmi il bastone”.
Taxi a Monza: la disavventura del non vedente Nicola Stilla, vicepresidente della Biblioteca italiana ciechi di Monza, è finita in Questura. Il racconto del 61enne, utente abituale del servizio taxi a Monza, è diventato una denuncia formale inoltrata per conoscenza anche al sindaco Paolo Pilotto. L’episodio è avvenuto in realtà ad aprile, in un sabato sera nel quale Stilla aveva necessità di raggiungere Milano. Dal piazzale dello scalo ferroviario, ha telefonato al radio-taxi di Monza per chiedere un’auto. Nel frattempo si è avvicinato a Stilla un tassista (“Non mi ero accorto che proprio lì davanti c’era parcheggiato un taxi”, riferisce) che gli ha chiesto se avesse bisogno. “Il tassista mi ha chiesto se dovevo andare a Monza, oppure fuori città – ha raccontato il vicepresidente della Biblioteca italiana ciechi -. Io ho chiesto che cosa cambiasse, e lui mi ha risposto che se la corsa era su Monza, come nel mio caso, lui non l’avrebbe fatta. Ho sentito le portiere dell’auto chiudersi. Contrariato, ho provato ad avvicinarmi alla macchina per chiedere il numero del taxi ma il conducente non mi ha risposto ed è ripartito rischiando persino di finire sul mio bastone”. Un comportamento ritenuto ancora più intollerabile dall’utente, proprio perché non vedente e impossibilitato quindi a cogliere l’identità del suo interlocutore.
LA DENUNCIA PER INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO CONTRO IL TAXI DI MONZA
La condotta del conducente del taxi di Monza, ritiene il protagonista della disavventura, configura l’interruzione di pubblico servizio. Da qui la decisione di sporgere denuncia. Stilla che si sposta autonomamente ma che usa abitualmente il taxi per alcuni percorsi su Monza, non fa di tutta l’erba un fascio e precisa che “ci sono operatrici telefoniche squisite e tassisti corretti”, ma punta il dito su qualche criticità che l’intero sistema su Monza presenta. “Soprattutto c’è un problema di tempi – racconta da utente – ogni volta che mi serve un taxi inizio tre quarti d’ora prima a cercarlo. Ho provato, come la sera dell’episodio che ho denunciato, a perdere anche due treni per via delle lunghe attese. Inoltre se mi è stato necessario prenotare il servizio per l’indomani, non mi è stato possibile farlo per tratte brevi nel perimetro della città. Solo per lunghe tratte”. Sulla base delle carenze sperimentate direttamente, Stilla ha deciso di comunicare l’accaduto anche al Comune, perché si faccia promotore di una riflessione sul servizio, con la finalità che sia perfezionato. Un tema che torna periodicamente all’attenzione.
IL COMMENTO DEL COMUNE
Nel merito, l’assessore al Commercio Carlo Abbà ha spiegato che il Comune ha già chiesto formalmente spiegazioni rispetto all’accaduto alla Cooperativa Taxi. “Ho nuovamente sollecitato i taxisti a presentare al più presto il report periodico dei livelli di servizio erogati in città”, ha aggiunto l’Assessore.
Il servizio taxi in città è gestito in autonomia dalla Cooperativa Taxi Monza.