Ablazione mediante elettroporazione: il San Gerardo tra i primi in Italia

Il trattamento principale per la cura della FA è l’isolamento elettrico delle vene polmonari, unico metodo efficace per chi soffre di questa complessa aritmia.
Il trattamento della fibrillazione atriale (FA) si arricchisce di una nuova tecnica al San Gerardo di Monza. La FA è l’aritmia cardiaca più frequente, con una prevalenza compresa tra il 2-3% della popolazione generale. In Europa, si prevede che entro il 2030 circa 15-20 milioni di persone saranno affette da questa condizione. Il trattamento principale per la cura della FA è l’isolamento elettrico delle vene polmonari, unico metodo efficace per chi soffre di questa complessa aritmia.
Negli ultimi 10 anni, i progressi tecnologici hanno reso le procedure ablative più rapide, efficaci e sicure, permettendo di trattare un maggior numero di pazienti. Tuttavia, solo il 2,8% dei soggetti con indicazione al trattamento ablativo viene attualmente operato.
La Struttura di Elettrofisiologia Interventistica della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori esegue la procedura ablativa della FA utilizzando diverse tecnologie: cryoablazione, laserballoon e radiofrequenza, scelte in base alla clinica del paziente e alle sue caratteristiche anatomiche. Recentemente, una nuova metodica si è aggiunta a queste: l’elettroporazione o pulsed field ablation (PFA).
La PFA è un’ablazione non termica che utilizza un campo elettrico per creare pori nella membrana cellulare. Questo fenomeno si verifica quando un campo elettrico pulsato con un’ampiezza specifica induce la formazione di pori nelle cellule miocardiche, senza danneggiare le cellule di organi adiacenti. Il campo elettrico destabilizza la membrana cellulare, causando la formazione di nano-pori che determinano la fuoriuscita del contenuto intracellulare e, successivamente, la morte cellulare. Due polsi di energia consecutivi, ciascuno della durata di due secondi, realizzano l’irreversibilità della lesione, ottenendo così un perfetto isolamento elettrico.
L’elettroporazione è una nuova forma di energia che si affianca a radiofrequenza, crioenergia ed energia laser per il trattamento specifico e selettivo delle aritmie cardiache. Attualmente, il suo utilizzo è limitato alle vene polmonari dell’atrio sinistro per la cura della FA.
“In termini prospettici e in funzione delle sue peculiarità fisiche, la PFA apre una porta verso un trattamento maggiormente estensivo anche per altre forme di aritmie cardiache,” sottolinea il dott. Giovanni Rovaris, Direttore della Struttura semplice di Elettrofisiologia Interventistica. Con il supporto del Direttore di Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, dott.ssa Maddalena Lettino, il team del San Gerardo è tra i primi in Italia ad adottare questa innovativa tecnica.