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Asfalti Brianza, intervista al sindaco Capitanio: ecco tutti i nodi ancora da sciogliere

A 24 ore dalla notizia di cessata attività di Asfalti Brianza, parla il sindaco di Concorezzo Mauro Capitanio: "Grande soddisfazione per la notizia, ma il caso non è ancora chiuso"

mauro capitanio

Concorezzo. E’ stata accolta positivamente da tanti la notizia data ieri sulla cessazione dell’attività di Asfalti Brianza, l’azienda di bitume operante a Concorezzo da anni al centro di inchieste giudiziarie e richieste di chiusura animate da comitati e residenti. “Una vicenda dove ognuno ha fatto la sua parte – commenta a 24 ore dalla notizia il sindaco del comune, Mauro Capitanio raggiunto da MBNews. – Le istituzioni hanno fatto rete e devo ammettere che la notizia della cessazione dell’attività è stata percepita come grandissima e importante. Personalmente, da sindaco, sono molto soddisfatto: è una vicenda che mi ha accompagnato fin dall’inizio del mio primo mandato, dal giugno 2019″.

Asfalti Brianza, la fine (o quasi) di un lungo percorso

Effettivamente il primo mandato di Capitanio, recentemente riconfermato alle ultime elezioni, è segnato dalla vicenda Asfalti Brianza. “Insediato nel giugno 2019, le prime riunioni operative sono iniziate 30 giorni dopo”, prosegue. E proprio in quel 2019 si sono mosse le prime acque che oggi hanno portato alla cessazione dell’attività. A settembre è scattato il sequestro preventivo dell’azienda in questione per gestione illecita dei rifiuti, due mesi dopo il funzionamento dell’azienda è stato portato da 8 ore a 4,5 ore giornaliere. Poi la svolta nel 2020: prima la produzione viene bloccata per le normative anti-Covid (per poi riprendere a metà aprile con orario ridotto) e il 5 luglio 2020, a fronte delle numerose segnalazioni dei cittadini e del confronto con alcuni medici, con un’ordinanza del sindaco Mauro Capitanio si è imposta la chiusura immediata dell’azienda: prima fino al 15 luglio 2020, poi – anche grazie alla collaborazione con la Provincia – fino al 30 settembre. E’ anche grazie all’ente di Viale Grigna se da allora lo stabilimento concorezzese ha smesso di produrre.

“Quella di Asfalti Brianza è stata ed è una vicenda molto complicata: i comitati hanno fatto la loro parte e sono stati per me e la mia squadra uno stimolo apprezzato, perché hanno aiutato a mantenere l’attenzione alta, monitorato e aggiornato”. E sul punto stampa convocato domani mattina, 20 luglio, proprio dai comitati cittadini commenta: “le iniziativa che aiutano a tenere alta l’attenzione in questo solco sono ben accettate, anche se di questa in particolare non ne sono al corrente”.

Due i grandi temi ancora aperti

Non è però arrivato ancora al capolinea l’affaire Asfalti Brianza. Il sindaco Capitanio ci dice, infatti, che le partite aperte sono almeno due: l’area messa sotto sequestro e l’iter giudiziario. Per quanto riguarda la prima, il grosso nodo è l’accumulo di fresato d’asfalto oggi ancora presente nel sito, il cui smaltimento è condizione per liberare l’area. Il secondo è il percorso giudiziario: il comune si è costituito parte civile e tra i temi c’è anche quello della quantificazione dei danni ambientali e di immagine. “Uno dei pilastri della nostra amministrazione è il dialogo proficuo con le aziende e con chi dà lavoro. Deve essere però chiaro che le colonne portanti per una buona intesa sono il rispetto dei diritti dei lavoratori, dell’ambiente e della salute dei cittadini. Questo, con Asfalti Brianza, è venuto meno da tempo”.

 

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