Suicidio in carcere, il grido d’allarme di Italia Viva: “Monza tra gli istituti più affollati”

Si tratta del 55esimo suicidio dall’inizio dell’anno in Italia; il terzo in Lombardia solo nelle ultime settimane.
La scorso sabato un detenuto di 45 anni si è tolto la vita nel carcere di Monza, soffocandosi con un sacchetto di plastica. Ne ha dato notizia il sindacato Uilpa Polizia penitenziaria. Si tratta del 55esimo suicidio dall’inizio dell’anno in Italia; il terzo in Lombardia solo nelle ultime settimane.
“In Italia i detenuti sono 61.500. In Lombardia sono ospitati 8.800 carcerati in 18 penitenziari; il tasso di sovraffollamento medio è del 156%, vale a dire che dove dovrebbero stare due persone ne sono ospitate invece tre. Nel carcere monzese il sovraffollamento supera quello lombardo attestandosi al 170%, classificandosi tra i carceri più affollati di Italia. Al contrario Il personale di polizia penitenziaria, soffre una carenza di circa 40 poliziotti rispetto ai 321 previsti, come pure il personale amministrativo e educativo” così in una nota Alberto Pilotto, presidente Italia Viva Monza e Brianza.
“L’elevato numero di detenuti non consente al personale giuridico pedagogico di garantire gli interventi riabilitativi che dovrebbero essere forniti ad ogni persona che entra nel sistema penitenziario, come prevede la nostra Costituzione, con l’obiettivo della rieducazione e del reinserimento in società.”
Italia Viva Monza e Brianza, vuole nuovamente denunciare l’emergenza carceri in Italia e in particolare nel nostro territorio e desidera condividere in toto la dichiarazione del deputato di IV Roberto Giachetti di pochi giorni fa durante la manifestazione dei penalisti in sciopero per l’emergenza carceri, a Roma.
“L’ articolo 40 del codice penale recita che ‘non impedire un evento che si ha l’obbligo di impedire è uguale a cagionarlo’.
Le persone che si suicidano in carcere sono consegnate allo Stato. Siccome non possono dire che non sanno quello che accade, perché ogni due giorni c’è un suicidio derivante dalle condizioni disumane e degradanti in cui sono le carceri per responsabilità dello Stato, diciamo basta. Faremo una denuncia al ministro della Giustizia perché se non si impedisce, prendendo decisioni concrete per l’emergenza, sarà per noi responsabile. Lo prevede il codice penale, vediamo cosa diranno i magistrati”.