18.034 è il numero di firme raccolte in Brianza per i referendum popolari sul lavoro promossi dalla Cgil. Questo risultato rappresenta un traguardo significativo per la nostra provincia, che si distingue per la sua alta partecipazione. In dettaglio, sono state raccolte 16.041 firme cartacee durante gli oltre 200 gazebo allestiti nelle piazze dei Comuni brianzoli e davanti alle principali aziende del territorio, oltre a 1.993 firme online. Questi numeri contribuiscono al totale regionale di oltre 130.000 firme per la Cgil Lombardia.
Molte persone hanno scelto di sostenere, con la propria firma sui quattro quesiti referendari, l’importanza di un lavoro tutelato, sicuro, dignitoso e stabile nel nostro Paese.
Anche diverse personalità note della scena monzese e brianzola, riconosciute per il loro impegno civico, politico e sociale, hanno sottoscritto i referendum. Tra loro Nico Acampora, fondatore di PizzAut, gli assessori di Monza Marco Lamperti e Arianna Bettin, la presidente del Consiglio comunale Cherubina Bertola, il segretario provinciale del Pd Lorenzo Sala, la segretaria di Sinistra Italiana in Brianza Giovanna Amodio e il sindaco di Meda Luca Santambrogio.
Questi nomi e numeri riflettono l’ampia mobilitazione sul territorio, con decine di delegati, funzionari e volontari della Cgil impegnati a informare i cittadini e i lavoratori. Sono stati distribuiti circa 80.000 volantini ai banchetti, con la collaborazione di 41 autenticatori tra consiglieri e sindaci.
“Vogliamo anche ringraziare sinceramente le lavoratrici e i lavoratori degli uffici elettorali dei Comuni che, malgrado le note difficoltà di organico di cui soffrono gli Enti locali, con la loro consueta professionalità e disponibilità ci hanno permesso di certificare le numerose firme raccolte garantendo il diritto dei cittadini sottoscrittori di poter sostenere i referendum proposti dalla Cgil sul lavoro”, afferma Walter Palvarini, segretario generale della Cgil Monza Brianza, che aggiunge: “Un forte ringraziamento anche ai consiglieri comunali e provinciali, ai sindaci e agli assessori dei partiti e delle liste civiche che ci hanno supportato con la loro presenza ai banchetti autenticando le firme dei cittadini”.
“Siamo soddisfatti – continua Palvarini –, abbiamo fatto un gran lavoro e la risposta del territorio c’è stata. Ora attendiamo con impazienza la prossima primavera, quando lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, cittadine e cittadini potranno decidere di dare un segnale importante sui temi del lavoro: contro la precarietà e per la sicurezza, contro le leggi sbagliate e per un modello di sviluppo che abbia al centro il valore del lavoro”.
È possibile fino al 16 luglio.
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