Imprese

Confimi Industria: 37mila nuove assunzioni in produzione per l’autunno

Nonostante il calo degli ordinativi dall'inizio dell'anno, il settore manifatturiero italiano è alla ricerca di nuove risorse per il prossimo semestre.

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- Foto d'Archivio

Nonostante il calo degli ordinativi dall’inizio dell’anno, il settore manifatturiero italiano è alla ricerca di nuove risorse per il prossimo semestre. L’indagine congiunturale del Centro Studi della Confederazione dell’Industria Manifatturiera e dell’Impresa Privata (Confimi Industria) ha rilevato che le imprese aderenti stanno pianificando di assumere 37mila nuove figure in produzione, di cui oltre 27mila specializzate e 10.260 non specializzate.

Situazione economica e occupazionale

L’indagine ha evidenziato una forte contrazione degli ordinativi, con oltre il 30% delle piccole e medie imprese (PMI) che ha registrato una riduzione delle commesse fino al 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nonostante questo calo, la necessità di nuovi collaboratori resta alta. Tuttavia, il 14% degli intervistati prevede di fare ricorso agli ammortizzatori sociali per circa il 10% della propria forza lavoro.

Principali problemi delle PMI

Secondo l’indagine, le principali problematiche affrontate dalle imprese riguardano principalmente il personale il reperimento di Collaboratori: 60% degli intervistati indica la difficoltà nel trovare collaboratori, sia specializzati che non.

Costo del personale: 40% delle PMI vede il costo del personale come un ostacolo significativo.

Carico burocratico: 32,6% delle imprese segnala l’eccessivo carico burocratico legato a dichiarazioni, questionari e contrattualistica B2B.

Investimenti e mercati

Sorprendentemente, nonostante le aspettative legate al Piano Transizione 5.0, le imprese non prevedono investimenti per la seconda parte dell’anno. In termini di mercati, le PMI manifatturiere italiane continuano a concentrarsi principalmente sul mercato locale (provincia/regione) e nazionale, seguiti dall’Europa. Tuttavia, USA e Canada sono tornati a essere mercati di riferimento, offrendo un certo sollievo.

Copertura assicurativa sui rischi catastrofali

La recente Legge di Bilancio 2024 ha introdotto la copertura assicurativa sui rischi catastrofali per terreni, fabbricati, impianti e attrezzature. Il 29% degli imprenditori si dice contrario a tale assicurazione, mentre il 27% è favorevole. La maggioranza del campione (44%) è incerta e attende di comprendere l’impatto economico delle assicurazioni.

L’opinione degli imprenditori è divisa anche sulla possibilità che la copertura assicurativa sui rischi catastrofali possa influire sull’assegnazione di bandi e finanziamenti pubblici  contrari 22%, favorevoli 17%, favorevoli con riserva 46% (a condizione che non siano toccate le garanzie del fondo PMI e che la sottoscrizione della polizza non sia a disposizione delle banche), astenuti 15% (non utilizzatori di investimenti pubblici)

La ricerca di nuovi collaboratori e l’affrontare le sfide del mercato rimangono priorità per le PMI italiane, che continuano a navigare tra incertezze economiche e burocratiche per sostenere la crescita del settore manifatturiero.

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