Confimi Industria Monza e Brianza, Goretti: “Il sostegno alle Pmi non va in ferie”

Il presidente dell’associazione imprenditoriale, a commento del tradizionale evento prima della pausa estiva, spiega ad MBNews quali sono i progetti e le iniziative che stanno prendendo piede. Su tutti la certificazione ESG.
Monza. L’estate ormai nel pieno del suo vigore sta regalando a tutti, ad alcuni prima e ad altri dopo, un po’ di meritato riposo. Ancora pochi giorni e anche Confimi Industria Monza e Brianza chiuderà la propria sede di via Locarno per riaprirla a fine agosto. Se il 9 luglio il tradizionale evento estivo dell’associazione dedicata alle imprese manifatturiere è servito, quindi, non solo per parlare di welfare aziendale, ma anche per augurarsi buone vacanze, in realtà l’attività di Confimi Industria Monza e Brianza non va mai in ferie.
Infatti, come spiega in quest’intervista ad MBNews Franco Goretti, da pochi mesi rieletto presidente dell’associazione imprenditoriale, l’ideazione e la messa a punto di progetti per il sostegno e la consulenza alle Pmi non si ferma nemmeno d’estate.

“La nostra mission è mettersi a disposizione degli imprenditori e cercare di dare loro risposte pertinenti alle diverse problematiche che devono affrontare – spiega Goretti – per i prossimi mesi, tra le varie iniziative, stiamo pianificando una consulenza strutturata sulla certificazione ESG (Environmental, Social e Governance), sempre più richiesta e necessaria anche alle Pmi”.
LA TEMATICA
Presidente Goretti, partiamo dal 9 luglio quando si è svolto presso Villa Cavenago a Trezzo sull’Adda il tradizionale evento estivo di Confimi Industria Monza e Brianza. Come è andata?
Quest’anno abbiamo voluto affrontare, con la collaborazione dei partner Unipol e Unisalute, e delle agenzie Dodi e Robazza srl e Futura Assicurazioni srl, il tema del welfare aziendale come elemento di attrattività delle imprese per i dipendenti di tutte le fasce di età.
L’intento era quello di voler prospettare un percorso e delle soluzioni tangibili, in particolare per garantire un più facile accesso alle cure sanitarie, ad integrazione della sanità pubblica. Il riscontro che abbiamo avuto è stato molto buono con oltre 200 ospiti e soci che hanno partecipato all’evento estivo della nostra associazione imprenditoriale.

LA SITUAZIONE
Dal suo osservatorio privilegiato, quello appunto di presidente di Confimi Industria Monza e Brianza, come giudica l’attuale congiuntura economica nel nostro territorio?
Si registra una tendenza abbastanza comune a tutto il mondo delle Pmi, che rappresentano la quasi totalità del tessuto imprenditoriale italiano. Dopo una prima parte dell’anno in cui c’è stata una buona risposta del mercato del consumo ai prodotti italiani, nell’ultimo trimestre ha preso piede una crescente incertezza, accompagnata da scelte contradditorie anche di natura fiscale, sulle strade da intraprendere in merito a questioni essenziali come la sostenibilità ambientale e l’uso dell’energia elettrica.
In un contesto non privo di preoccupazioni come vede, quindi, la seconda parte del 2024?
Ci sono isole felici come il settore dei servizi e quello delle fonti energetiche, ma l’incertezza è la condizione peggiore in cui si può far operare le imprese. Mi auguro, quindi, che l’Europa, dopo le elezioni di giugno, riesca ad essere più concreta, per il suo bene e per il nostro. Non si può, ad esempio, contrastare l’inflazione del caro energia colpendo consumi che non ci sono.

LE PROSPETTIVE
Quali sono i progetti principali e le iniziative che Confimi Industria Monza e Brianza sta pianificando per supportare i suoi associati in queste difficoltà?
Continueremo a svolgere il nostro ruolo a sostegno degli imprenditori e a porci a disposizione delle Pmi con risposte pertinenti, consulenza e servizi. Non abbiamo il potere di controllare le variabili che influenzano il mercato, ma metteremo in campo una serie di progetti.
Uno di questi è sicuramente intensificare la consulenza sulla certificazione ESG (Environmental, Social e Governance), un elemento ormai sempre più fondamentale per il rating delle aziende di ogni dimensione in materia di impatto ambientale, diritti sociali e buona governance.

LE SFIDE
All’interno di Confimi Industria Monza e Brianza si sta rafforzando, in collaborazione con la territoriale associativa di Bergamo, l’operato di alcuni ambiti specifici. In particolare come state supportando il Gruppo Donne imprenditrici, il Gruppo Scuola e il Gruppo Giovani?
Siamo assolutamente al fianco delle idee e delle iniziative di questi tre Gruppi che operano in stretta cooperazione con i loro omologhi all’interno di Confimi Industria nazionale. Come presidente non posso che ritenermi soddisfatto di quanto ha ottenuto il Gruppo Donne imprenditrici, che è riuscita a portare nel Parlamento europeo il suo manifesto “Start WE up – Accendiamo l’imprenditoria femminile”.
Uguale elogio va al Gruppo Scuola che ha ricevuto riconoscimenti dal mondo universitario ed istituzionale per il suo costante lavoro nel ridurre il gap tra mondo della formazione e le imprese. Riponiamo, poi, grande fiducia nel Gruppo Giovani, che recentemente ha rinnovato il suo Consiglio Direttivo ed eletto presidente Isaac Rancic, un giovane molto preparato e determinato a portare avanti le attività del Gruppo e ad allargare gli iscritti.

A proposito del Gruppo Giovani, una delle questioni già sollevate è quella del passaggio generazionale all’interno delle imprese, un argomento molto sentito a Monza e in Brianza dove sono molte le aziende che hanno una guida familiare. Dall’alto della sua esperienza, cosa ne pensa?
Il passaggio generazionale è sicuramente importante da affrontare, pur con tutte le difficoltà che un’operazione del genere comporta. Credo che la visione dei giovani, che dalla loro parte hanno la forza degli anni e la voglia di dominare il mercato, vada difesa. Dall’altro lato, però, non devono evitare il confronto con chi già lavora da decenni e può aiutarli ad evitare errori dovuti magari ad una mancanza di verifiche o a eccessive spinte verso l’avanguardia.