Cosa vuol dire fare il consigliere provinciale? Intervista a Claudio Rebosio

MBNews intervista i consiglieri provinciali di Monza e Brianza sulle sfide e le priorità del territorio. Focus su Pedemontana e temi LGBT.
Monza e Brianza. Cosa vuol dire fare il consigliere provinciale? E cosa pensano i neo-eletti 16 consiglieri della Provincia di Monza e Brianza sulle sfide e le priorità del nostro territorio? La redazione di MBNews lo ha chiesto proprio a loro con una speciale serie di interviste (le trovate tutte qui). A seguire la nostra intervista al consigliere Claudio Rebosio.
Speciale consiglio provinciale: intervista a Claudio Rebosio
Quale contributo e quali istanze intende portare in consiglio provinciale con la sua elezione?
Il mio contributo alla provincia sarà di onorare nel migliore dei modi la presenza e soprattutto continuare a lavorare per le deleghe assegnatemi , polizia provinciale, sicurezza, afol e centri per impiego. Deleghe che avevo anche nei miei due precedenti mandati che hanno dato ottimi risultati – vedi ampliamento e molte assunzioni – mentre per polizia provinciale, in grande sintonia col comandante Zanardo, si sono sostenuti ottimi risultati e collaborazione con altre polizie locali del territorio per spaccio stupefacenti e sicurezza ambientale.
Quali sono le priorità della Brianza, a suo parere, e come il consiglio provinciale può contribuire a realizzarle?
Tra le priorità garantire una piena inclusione sociale è fondamentale per migliorare la coesione territoriale, aiutare la crescita dell’economia, la protezione e la valorizzazione dei giovani e il superamento dei divario territoriali.
Le elezioni provinciali sono elezioni di secondo livello, i cittadini probabilmente le percepiscono poco. Eppure il lavoro che si porta avanti in provincia ha ricadute su tutto il territorio. Come si può diminuire questa distanza tra voi consiglieri e i cittadini della nostra provincia?
Per me non sono elezioni di secondo livello, molti cittadini non sanno che si è votato per scarsa comunicazione. Ben venga la riforma delle province perchè la legge Delrio ha creato molti problemi.
Il Consiglio di Istituto del Liceo Banfi di Vimercate ha approvato un protocollo che consente alle persone interessate la possibilità di modificare il proprio nome anagrafico sul registro, nell’indirizzo di posta elettronica, negli elenchi e in tutti i trattamenti dell’istituto. Un provvedimento che di fatto favorisce l’autodeterminazione di genere. Una novità che ha fatto molto discutere e ha diviso. Lei che idea si è fatto? E’ favorevole?
Sull’istituto Banfi, il presidente luca Santambrogio ha incontrato dirigenti, professori, personale, studenti e famiglie per il progetto di riqualificazione del plesso. I tecnici lavorano quotidianamente per garantire le condizioni ottimali per l’utilizzo adeguato delle strutture. Uno fra gli impegni che la provincia ha particolarmente a cuore è la restituzione in primis ai nostri studenti di opere che siano all’altezza delle loro aspettative. Certo che ci si scontra con i limiti delle risorse e dei tempi, ma cerchiamo di perseguire i nostri obbiettivi.
E’ Pedemontana il tema più divisivo in Brianza. Se da una parte c’è chi la vede come una grande opportunità per alleggerire il traffico e migliorare gli spostamenti, per altri il prezzo da pagare in termini ambientali è troppo alto. Lei che idea si è fatto? Reputa che Pedemontana sia un’opera da realizzare? O ormai è troppo tardi, perché troppo suolo è già stato consumato?
Si è un opera da realizzare ci sono ancora punti di criticità da risolvere, ma il presidente ha già incontrato più volte i sette sindaci e in collaborazione con regione Lombardia si vedrà di risolverle per il meglio.