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Cosa vuol dire fare il consigliere provinciale? Intervista a Concettina Monguzzi

1 luglio 2024 | 15:34
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Cosa vuol dire fare il consigliere provinciale? Intervista a Concettina Monguzzi

MBNews intervista i consiglieri provinciali di Monza e Brianza sulle sfide e le priorità del territorio. Focus su Pedemontana e temi LGBT.

Monza e Brianza. Cosa vuol dire fare il consigliere provinciale? E cosa pensano i neo-eletti 16 consiglieri della Provincia di Monza e Brianza sulle sfide e le priorità del nostro territorio? La redazione di MBNews lo ha chiesto proprio a loro con una speciale serie di interviste (le trovate tutte qui). A seguire la nostra intervista alla consigliera ConcettinaMonguzzi.

Speciale consiglio provinciale: intervista a Concettina Monguzzi

Quale contributo e quali istanze intende portare in consiglio provinciale con la sua elezione?

  • Trasporto Pubblico Locale: provincia deve essere protagonista all’interno dell’Agenzia di Bacino , in stretto collegamento con i sindaci del territorio.
  • Mobilita’ ciclabile, intesa come modalità di spostamento in città e verso i luoghi di scuola e lavoro.
  • Welfare di comunità per trovare soluzioni con tutti i soggetti coinvolti, a bisogni impellenti che riguardano la salute, l’integrazione socio-sanitaria, le politiche del lavoro, del contrasto alla vulnerabilità, della diseguaglianza sociale.

Quali sono le priorità della Brianza, a suo parere, e come il consiglio provinciale può contribuire a realizzarle?

  • Difesa e tutela del territorio, attraverso una revisione del PTCP che garantisca il non- consumo di suolo, la tutela dei PLIS, l’organizzazione più vasta delle reti verdi
  • Pedemontana: azione di coordinamento tra i Comuni delle tratte B-C –D e interlocuzione con le istituzioni superiori, in difesa del nostro territorio in merito a questioni legate a cantierizzazioni, bonifiche, espropri, viabilità…
  • Manutenzione e realizzazione di edifici scolastici finanziati con i fondi del PNRR
  • attuazione di politiche ambientali: miglioramento dell’aria e gestione integrata dei rifiuti in un’ottica di economia circolare.

Le elezioni provinciali sono elezioni di secondo livello, i cittadini probabilmente le percepiscono poco. Eppure il lavoro che si porta avanti in provincia ha ricadute su tutto il territorio. Come si può diminuire questa distanza tra voi consiglieri e i cittadini della nostra provincia?

L’anello di congiunzione sono i consiglieri comunali che hanno partecipato al voto e che sanno che possiamo intervenire su argomenti importanti quali il PTCP; PEDEMONTANA ,TPL , ambiente e altro. Il programma del nostro candidato presidente Bocca è stato presentato e discusso con tutti i consiglieri comunali della Provincia. Ci sono stati momenti di confronto su un tavolo di lavoro di coalizione. Questo lavoro continuerà e sarà nostra cura rendicontare a chi ci ha eletto e raccogliere le istanze che arrivano dal territorio.

Il Consiglio di Istituto del Liceo Banfi di Vimercate ha approvato un protocollo che consente alle persone interessate la possibilità di modificare il proprio nome anagrafico sul registro, nell’indirizzo di posta elettronica, negli elenchi e in tutti i trattamenti dell’istituto. Un provvedimento che di fatto favorisce l’autodeterminazione di genere. Una novità che ha fatto molto discutere e ha diviso. Lei che idea si è fatto? E’ favorevole?

E’ significativo che la decisione sia stata presa da un Consiglio di Istituto formato da tutte le rappresentanze che lo compongono: è indice di una valutazione della realtà che pone al centro le esigenze di ciascun alunno. L’inclusione prevede che il contesto si modifichi per accogliere tutte le esigenze e in questo caso è stato posto al centro ogni ragazzo nel percorso personale di riconoscimento della propria identità e un protocollo fatto di azioni la sancisce. E’ una decisione di grande valore educativo perché non ha negato la realtà e ha messo in primo piano la persona e non l’ideologia.

E’ Pedemontana il tema più divisivo in Brianza. Se da una parte c’è chi la vede come una grande opportunità per alleggerire il traffico e migliorare gli spostamenti, per altri il prezzo da pagare in termini ambientali è troppo alto. Lei che idea si è fatto? Reputa che Pedemontana sia un’opera da realizzare? O ormai è troppo tardi, perchè troppo suolo è già stato consumato?

La Pedemontana ha un impatto devastante sul territorio in termini di consumo di suolo e in termini economici. E’ finanziata con soldi pubblici tolti ad altre necessità. Continuerà ad essere finanziata dai cittadini attraverso le tariffe! Quando il progetto è stato approvato aveva con sé un “protocollo del Ferro” che ormai è scaduto e non è mai stato portato avanti. E’ un progetto che si basa esclusivamente su una soluzione viabilistica ormai datata. Le indagini sul traffico previsto non garantiscono un utilizzo tale da alleggerire il flusso, anzi la viabilità locale risulterebbe ancora più compromessa. Pedemontana rischia di essere un’opera mastodontica poco utilizzata. L’infrastruttura verde, la green way, non è ancora stata progettata. Il passaggio di Pedemontana toglie aree verdi importanti, rende impermeabile altro terreno. La Provincia ha il compito di salvare e tutelare il territorio. Noi consiglieri provinciali abbiamo il compito di tenere attenzionate tutte le problematiche.