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Cosa vuol dire fare il consigliere provinciale? Intervista a Francesco Cirillo

1 luglio 2024 | 15:35
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Cosa vuol dire fare il consigliere provinciale? Intervista a Francesco Cirillo

MBNews intervista i consiglieri provinciali di Monza e Brianza sulle sfide e le priorità del territorio. Focus su Pedemontana e temi LGBT.

Monza e Brianza. Cosa vuol dire fare il consigliere provinciale? E cosa pensano i neo-eletti 16 consiglieri della Provincia di Monza e Brianza sulle sfide e le priorità del nostro territorio? La redazione di MBNews lo ha chiesto proprio a loro con una speciale serie di interviste (le trovate tutte qui). A seguire la nostra intervista al consigliere Francesco Cirillo.

Speciale consiglio provinciale: intervista a Francesco Cirillo

Quale contributo e quali istanze intende portare in consiglio provinciale con la sua elezione?

In qualità di Consigliere Provinciale, il mio obiettivo è portare avanti iniziative concrete e vicine ai bisogni reali della nostra comunità, focalizzandomi sulle deleghe che mi sono state assegnate: welfare, rapporti con le associazioni del terzo settore, lavoro e crisi aziendali. Per quanto riguarda il welfare, intendo migliorare i servizi sociali e sanitari, con un focus particolare sull’assistenza alle famiglie, agli anziani e alle persone con disabilità. È fondamentale proseguire e ampliare i progetti innovativi già avviati, come quelli rivolti alle persone con spettro autistico e alle disabilità, in collaborazione con le aziende del territorio. Nei rapporti con le associazioni del terzo settore, il mio impegno sarà quello di creare una collaborazione forte e produttiva. Le associazioni del terzo settore sono essenziali per il benessere della nostra comunità e rappresentano una risorsa inestimabile. Sul fronte del lavoro e della crisi aziendale, la priorità sarà quella di potenziare i centri per l’impiego e migliorare i servizi offerti ai cittadini e alle imprese. La rete di sportelli lavoro, con 21 convenzioni attive che coprono 30 comuni con 28 sportelli, è un fiore all’occhiello della provincia. Pertanto, l’impegno di sarà rinnovare e rafforzare questa rete, garantendo un servizio capillare ed efficiente.

Quali sono le priorità della Brianza, a suo parere, e come il consiglio provinciale può contribuire a realizzarle?

Le priorità della Brianza si concentrano su diversi aspetti fondamentali, ma la creazione di opportunità lavorative stabili e di qualità è senz’altro al centro del benessere economico e sociale della nostra provincia. Innanzitutto, la Brianza è una zona caratterizzata da un forte tessuto industriale e artigianale. Tuttavia, per mantenere e migliorare il nostro livello di benessere, è essenziale creare posti di lavoro che siano non solo numerosi, ma anche stabili e di alta qualità. Questo significa attrarre investimenti, sostenere le piccole e medie imprese locali e promuovere l’innovazione. Il consiglio provinciale può giocare un ruolo cruciale in questo ambito facilitando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, potenziando i centri per l’impiego e sostenendo la formazione continua dei lavoratori. Difatti, le piccole e medie imprese sono il cuore pulsante dell’economia brianzola ed il consiglio provinciale deve supportarle attraverso politiche che riducano la burocrazia e promuovano l’internazionalizzazione. Creare un ambiente favorevole all’imprenditorialità e alla crescita delle PMI è fondamentale per mantenere un tessuto economico dinamico e resiliente.

Le elezioni provinciali sono elezioni di secondo livello, i cittadini probabilmente le percepiscono poco. Eppure il lavoro che si porta avanti in provincia ha ricadute su tutto il territorio. Come si può diminuire questa distanza tra voi consiglieri e i cittadini della nostra provincia?

Le elezioni provinciali possono sembrare distanti e poco rilevanti per molti cittadini. Tuttavia, il lavoro che svolgiamo a livello provinciale ha un impatto significativo su molti aspetti della vita quotidiana, dalla manutenzione delle strade alle scuole, dalla gestione dei rifiuti ai servizi sociali. È fondamentale, quindi, trovare modi per ridurre questa distanza percepita e avvicinare i cittadini al nostro operato. Per farlo, innanzitutto è importante informare costantemente i cittadini sulle attività e sui progetti in corso tramite i social media ed i siti web istituzionali. Una comunicazione chiara e trasparente può far comprendere meglio l’importanza del nostro lavoro e creare un rapporto di fiducia. Inoltre, organizzare incontri periodici con i cittadini è cruciale. Questi incontri possono essere assemblee di quartiere, forum di discussione o semplici riunioni pubbliche dove i cittadini possono esprimere le loro preoccupazioni e suggerimenti. Ascoltare direttamente le loro voci non solo avvicina i consiglieri alla comunità, ma permette anche di raccogliere preziosi feedback che possono guidare le nostre decisioni. Un altro punto fondamentale è la collaborazione con le associazioni locali. Queste organizzazioni hanno un contatto diretto e costante con la popolazione e possono fungere da tramite efficace tra i cittadini e l’amministrazione provinciale. Lavorare a stretto contatto con loro ci permette di essere più presenti sul territorio e di comprendere meglio le esigenze della comunità. Infine, non possiamo sottovalutare l’importanza delle tecnologie digitali. Implementare piattaforme online dove i cittadini possono segnalare problemi, proporre idee e interagire direttamente con noi consiglieri può facilitare la partecipazione.

Il Consiglio di Istituto del Liceo Banfi di Vimercate ha approvato un protocollo che consente alle persone interessate la possibilità di modificare il proprio nome anagrafico sul registro, nell’indirizzo di posta elettronica, negli elenchi e in tutti i trattamenti dell’istituto. Un provvedimento che di fatto favorisce l’autodeterminazione di genere. Una novità che ha fatto molto discutere e ha diviso. Lei che idea si è fatto? E’ favorevole?

Credo che un tema così complesso, soprattutto per le nuove generazioni, non possa e non debba essere affrontato attraverso lo scontro ideologico. È fondamentale che il dibattito si concentri sul riconoscimento o meno di un diritto degli studenti, piuttosto che su posizioni ideologiche contrapposte. La discussione deve essere costruttiva e focalizzata sui diritti degli individui. È essenziale che questo tema non venga regolato a livello di singoli istituti scolastici. Serve una chiara presa di posizione sul tema dei diritti a livello nazionale, con un inquadramento normativo che non vari da territorio a territorio o addirittura da plesso scolastico a plesso scolastico. Solo attraverso una legislazione uniforme possiamo garantire che tutti gli studenti in Italia abbiano gli stessi diritti e la stessa possibilità di autodeterminarsi. In conclusione ritengo che sia necessario affrontare la questione a livello legislativo nazionale per garantire chiarezza e uniformità nell’applicazione di questo diritto.

È Pedemontana il tema più divisivo in Brianza. Se da una parte c’è chi la vede come una grande opportunità per alleggerire il traffico e migliorare gli spostamenti, per altri il prezzo da pagare in termini ambientali è troppo alto. Lei che idea si è fatto? Reputa che Pedemontana sia un’opera da realizzare? O ormai è troppo tardi, perché troppo suolo è già stato consumato?

Pedemontana, come altre grandi opere infrastrutturali, rappresenta un’opportunità imprescindibile per il territorio, offrendo importanti benefici in termini di miglioramento della viabilità e dei collegamenti. Ritengo che migliorare la viabilità e i collegamenti sia necessario e doveroso per supportare lo sviluppo economico e la qualità della vita nella Brianza. Tuttavia, è fondamentale che tali opere rispettino il territorio e le risorse economiche dei cittadini. I comuni attraversati dai lavori e dal tracciato della Pedemontana devono essere tutelati, e le città interessate devono essere salvaguardate da eventuali impatti negativi a livello ambientale e di traffico interno. Allo stesso tempo, è essenziale continuare a monitorare e mitigare gli impatti ambientali, assicurando che lo sviluppo infrastrutturale proceda in armonia con la sostenibilità del territorio.