Cosa vuol dire fare il consigliere provinciale? Intervista a Massimiliano Longo

MBNews intervista i consiglieri provinciali di Monza e Brianza sulle sfide e le priorità del territorio. Focus su Pedemontana e temi LGBT.
Monza e Brianza. Cosa vuol dire fare il consigliere provinciale? E cosa pensano i neo-eletti 16 consiglieri della Provincia di Monza e Brianza sulle sfide e le priorità del nostro territorio? La redazione di MBNews lo ha chiesto proprio a loro con una speciale serie di interviste (le trovate tutte qui). A seguire la nostra intervista al consigliere Massimiliano Longo.
Speciale consiglio provinciale: intervista a Massimiliano Longo
Quale contributo e quali istanze intende portare in consiglio provinciale con la sua elezione?
Ambiente, impresa, cultura. Anche con azioni concrete come una pagina del nostro sito istituzionale dove siano indicati i tanti capannoni e immobili abbandonati presenti sulla provincia, che aiuti gli imprenditori a individuare sedi, magazzini, uffici, opifici, spazi per la produzione o il confezionamento. O sul tema della mobilità: meno iniziative dei singoli comuni; spingiamo viceversa su soluzioni comuni, possibilmente meno inquinanti ma che tutelino le famiglie.
Quali sono le priorità della Brianza, a suo parere, e come il consiglio provinciale può contribuire a realizzarle?
Ritengo strategico e fondamentale l’ingresso della provincia nel consorzio del Parco e della Villa Reale che costituisce un patrimonio ancora sottoutilizzato per tutta la nostra area. Il rilancio di iniziative culturali all’interno del complesso, la soluzione di problemi pluriennali, come la grave mancanza di punti di ristoro e spazi ricreativi, devono essere tra le priorità di questo mandato. Nello stesso contesto occorrerà lavorare ad un’intensa attività di coordinamento e supporto per l’organizzazione di nuovi eventi che potenzino il turismo locale per attirare visitatori e far conoscere le bellezze di Monza e della Brianza, che storicamente sono state sottovalutate impedendo al nostro territorio di essere presente nei grandi circuiti turistici.
Parallelamente dobbiamo sentire l’impegno di sostenere l’impresa. Brianzolo è in tutta Italia sinonimo di intraprendenza, di lavoro, di produttore e generatore di ricchezza. Ecco allora che l’impresa e il lavoro dovranno essere al centro della nostra politica. Oggi c’è il grande tema della sostenibilità ambientale, la sfida quindi è quella di trovare il giusto equilibrio tra politiche in difesa dell’ambiente, ormai imprescindibili per difendere il futuro del nostro pianeta e della sua vivibilità, senza però inibire lo sviluppo economico del nostro territorio. Le due cose non sono inconciliabili, il mondo è pieno di esempi dove industria ed ambiente coesistono ed anzi le menti più illuminate hanno fatto della sostenibilità ambientale motivo di investimento e crescita. Una delle sfide che ci aspetta, infine, sarà quella relativa al PTCP.
Le elezioni provinciali sono elezioni di secondo livello, i cittadini probabilmente le percepiscono poco. Eppure il lavoro che si porta avanti in provincia ha ricadute su tutto il territorio. Come si può diminuire questa distanza tra voi consiglieri e i cittadini della nostra provincia?
A seguito dell’approvazione della pessima legge Del Rio le province vivono una fase, aimè molto lunga ormai, di complicazione estrema della loro vita istituzionale. Non solo per quanto riguarda il difetto di rappresentanza che l’attuale normativa ha innescato, impedendo ai cittadini di esprimere direttamente i propri rappresentanti provinciali, trasformando le elezioni provinciali in un confronto tra segreterie di partito che poco o nulla hanno a che fare col buon governo e la buona amministrazione. Ma ancora peggio hanno creato degli enti ibridi con molte competenze e poche risorse. Essere la Casa dei Comuni significa ragionare in un ambito sistematico e dare supporto agli enti locali appartenenti al nostro territorio, non solo per quanto riguarda le infrastrutture intercomunali, ma anche e soprattutto realizzando iniziative amministrative e non solo che possano valorizzare e promuovere il nostro territorio.
Il Consiglio di Istituto del Liceo Banfi di Vimercate ha approvato un protocollo che consente alle persone interessate la possibilità di modificare il proprio nome anagrafico sul registro, nell’indirizzo di posta elettronica, negli elenchi e in tutti i trattamenti dell’istituto. Un provvedimento che di fatto favorisce l’autodeterminazione di genere. Una novità che ha fatto molto discutere e ha diviso. Lei che idea si è fatto? E’ favorevole?
Non ho avuto modo di approfondire la questione. Credo che sia doveroso impedire discriminazioni per l’orientamento sessuale di chiunque. Ritengo anche che le istituzioni scolastiche debbano occuparsi di questi temi con la dovuta attenzione, senza travalicare le proprie competenze ed ovviamente nel rispetto delle normative vigenti.
È Pedemontana il tema più divisivo in Brianza. Se da una parte c’è chi la vede come una grande opportunità per alleggerire il traffico e migliorare gli spostamenti, per altri il prezzo da pagare in termini ambientali è troppo alto. Lei che idea si è fatto? Reputa che Pedemontana sia un’opera da realizzare? O ormai è troppo tardi, perché troppo suolo è già stato consumato?
La Pedemontana è un’infrastruttura necessaria alla viabilità regionale e locale. So che alcuni sindaci hanno manifestato preoccupazione per l’impatto sui propri territori, auspico si trovino delle soluzioni condivise.