Cosa vuol dire fare il consigliere provinciale? Intervista a Vincenzo Di Paolo

MBNews intervista i consiglieri provinciali di Monza e Brianza sulle sfide e le priorità del territorio. Focus su Pedemontana e temi LGBT.
Monza e Brianza. Cosa vuol dire fare il consigliere provinciale? E cosa pensano i neo-eletti 16 consiglieri della Provincia di Monza e Brianza sulle sfide e le priorità del nostro territorio? La redazione di MBNews lo ha chiesto proprio a loro con una speciale serie di interviste (le trovate tutte qui). A seguire la nostra intervista al consigliere VincenzoDiPaolo.
Speciale consiglio provinciale: intervista a Vincenzo Di Paolo
Quale contributo e quali istanze intende portare in consiglio provinciale con la sua elezione?
Con Gianpiero Bocca candidato presidente e la lista di Brianza Rete Comune ci siamo presentati alle elezioni con un programma dal titolo “Una Provincia capace di essere protagonista”. L’impegno è questo: rendere la Brianza protagonista delle sfide che abbiamo davanti, a partire dai temi legati a mobilità, trasporti, scuola, sanità e welfare. Sentiamo molto il ruolo della provincia come “casa dei Comuni” e quindi lavoreremo sempre nell’ottica di favorire un dialogo indispensabile su questioni che devono essere gestite su più livelli.
Quali sono le priorità della Brianza, a suo parere, e come il consiglio provinciale può contribuire a realizzarle?
Il nostro territorio ha peculiarità importanti, per come è strutturato e per la sua connessione con la Città Metropolitana di Milano. Oltre ad essere la provincia più densamente abitata, siamo tra quelle con il consumo di suolo più alto e con il peggiore indice di qualità dell’aria e di inquinamento. Credo si possa partire da questi dati per individuare le priorità d’azione. Faccio solo tre esempi. Nei prossimi mesi saremo impegnati con la revisione del PTCP, sarà il momento di compiere scelte coraggiose in tema di riduzione del consumo di suolo. Sul TPL la situazione è drammatica, stiamo seguendo l’iter che porterà alla predisposizione delle nuove gare per l’affidamento del servizio. Ci sono questioni importanti da provare a mettere a sistema per evitare che la Brianza venga ulteriormente penalizzata. In tema di gestione dei servizi pubblici, avremo di fronte a noi alcuni passaggi importanti che possono permetterci di rilanciare un percorso di costruzione di una multiutility dei servizi che riguardi sistema idrico e ciclo integrato dei rifiuti. Abbiamo l’occasione di lavorare su obiettivi importanti di prospettiva, speriamo di non rimanere incastrati nell’immobilismo del centrodestra di queste prime settimane.
Le elezioni provinciali sono elezioni di secondo livello, i cittadini probabilmente le percepiscono poco. Eppure il lavoro che si porta avanti in provincia ha ricadute su tutto il territorio. Come si può diminuire questa distanza tra voi consiglieri e i cittadini della nostra provincia?
La Provincia, nonostante sia ora un ente di secondo livello, continua a gestire servizi importanti e a occuparsi di questioni che riguardano la vita quotidiana dei cittadini. Quello che serve, in realtà, è una riforma organica degli enti locali e del sistema delle autonomie. E all’interno di questo processo, una revisione del funzionamento di questo ente intermedio. Possiamo discutere se tornare ad un’elezione di primo livello o mantenere un’elezione di secondo livello, l’importante però è ridare funzioni certe, competenze, risorse e autonomia finanziaria. Anche questo contribuirebbe a far percepire l’importanza di un’istituzione che svolge un ruolo utile.
Il Consiglio di Istituto del Liceo Banfi di Vimercate ha approvato un protocollo che consente alle persone interessate la possibilità di modificare il proprio nome anagrafico sul registro, nell’indirizzo di posta elettronica, negli elenchi e in tutti i trattamenti dell’istituto. Un provvedimento che di fatto favorisce l’autodeterminazione di genere. Una novità che ha fatto molto discutere e ha diviso. Lei che idea si è fatto? E’ favorevole?
Assolutamente sì. Condivido la scelta deliberata dal Consiglio di Istituto del Liceo Banfi sulle “carriere alias”. Credo sia importante favorire un ambiente di studio sempre più inclusivo eliminando situazioni di disagio nell’espressione dell’autodeterminazione di genere del singolo e nella prevenzione delle discriminazioni.
Il fatto che la decisione sia stata presa in accordo con la componente studentesca, su loro proposta e condivisa da tutti è un valore positivo. Gli studenti del Liceo Banfi hanno mostrato maturità e intelligenza. Sostenere persone giovani nel riconoscimento della propria identità è un’attenzione importante che incide sulla serenità del percorso scolastico e di vita.
E’ Pedemontana il tema più divisivo in Brianza. Se da una parte c’è chi la vede come una grande opportunità per alleggerire il traffico e migliorare gli spostamenti, per altri il prezzo da pagare in termini ambientali è troppo alto. Lei che idea si è fatto? Reputa che Pedemontana sia un’opera da realizzare? O ormai è troppo tardi, perchè troppo suolo è già stato consumato?
Pedemontana è un’opera insostenibile dal punto di vista economico, ambientale e trasportistico. L’impatto della tratta D Breve sarà devastante sull’area agricola del Parco PANE, un’area che i Comuni hanno tutelato in questi anni e che verrà distrutta. Si tratta di capire come intervenire rispetto alla situazione attuale che vede per le tratte B2 e C la fase di avvio della cantierizzazione. Su questo, servirebbe un vero lavoro di coordinamento della Provincia che ora manca, i Comuni non possono essere lasciati soli. Abbiamo sollevato il tema della gratuità della Pedemontana per la parte che si sovrapporrà al tracciato della Milano-Meda. Vorremmo che fossero portate avanti azioni efficaci anche su questo obiettivo. L’infrastruttura di collegamento est-ovest doveva servire per decongestionare il traffico delle tangenziali di Milano. Ma con la variante D Breve il collegamento est-ovest si è perso nei campi del Parco PANE e con la Milano-Meda a pagamento andremmo a generare un inferno viabilistico.
Sulla D Breve ci sono più margini di intervento: ci si può ancora muovere nell’ambito delle procedure autorizzative. Ai territori del vimercatese serve una Provincia che sostenga analisi a supporto delle azioni dei Comuni e dei Comitati contro un progetto dimostrato inutile. Le esigenze di spostamento e i problemi viabilistici sono reali, ma devono essere affrontati provando a pensare un nuovo sistema di mobilità che sia davvero sostenibile e guardi al futuro. In Lombardia e in Brianza si parla solo di autostrade, ma mancano investimenti su TPL e trasporto su ferro.