Crescono i maltrattamenti familiari, in calo violenze sessuali e gli omicidi
Nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2024, i dati relativi ai reati contro le persone mostrano tendenze contrastanti rispetto allo stesso semestre del 2023.
Nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2024, i dati relativi ai reati contro le persone mostrano tendenze contrastanti rispetto allo stesso semestre del 2023. Sebbene si registri una diminuzione degli atti persecutori e delle violenze sessuali, i maltrattamenti contro familiari e conviventi sono in aumento. Questi trend emergono dall’analisi delle statistiche ufficiali, che offrono uno spaccato della situazione attuale.
Diminuzione degli atti persecutori e delle violenze sessuali
Gli atti persecutori sono scesi da 9.359 a 8.592, segnando un calo dell’8%. Le violenze sessuali hanno registrato una lieve diminuzione, passando da 2.991 a 2.923 casi, pari a un decremento del 2%. Nonostante questi dati positivi, la situazione rimane preoccupante, soprattutto considerando che la maggior parte delle vittime di questi reati sono donne: il 74-75% per gli atti persecutori, l’81-82% per i maltrattamenti e il 91% per le violenze sessuali.
Aumento dei maltrattamenti familiari
In contrasto con la diminuzione dei suddetti reati, i maltrattamenti contro familiari e conviventi sono aumentati del 5%, passando da 11.808 a 12.424 casi. Questo incremento evidenzia una crescente emergenza nelle dinamiche familiari, dove le vittime, prevalentemente donne, continuano a subire violenze e abusi.
Codice rosso
La normativa del Codice Rosso (legge 19 luglio 2019, n.69) evidenzia un trend crescente nella violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (art.387-bis c.p.). Tuttavia, i dati relativi alla diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (art.612-ter c.p.) e alla costrizione o induzione al matrimonio (art.558-bis c.p.) mostrano un andamento altalenante, con una lieve diminuzione nel 2022 seguita da un aumento.
Omicidi in calo
Nel primo semestre del 2024, sono stati registrati 141 omicidi, di cui 49 vittime donne, con 44 di queste uccise in ambito familiare o affettivo. Questo rappresenta una diminuzione del 20% rispetto ai 176 omicidi dello stesso periodo del 2023. Anche il numero delle vittime di genere femminile è sceso del 21%, passando da 62 a 49. Gli omicidi commessi dal partner o ex partner sono diminuiti del 19%, da 36 a 29, con una riduzione del 25% nel numero delle relative vittime femminili, da 32 a 24.
La Polizia di Stato ha dato nuovo impulso alla campagna permanente di comunicazione contro la violenza di genere, “Questo non è amore“, attraverso uno spot televisivo e sui canali social. Questo importante messaggio è volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che la violenza contro le donne è un fenomeno quotidiano che riguarda tutti noi, non solo nei momenti di emergenza o in occasione di tristi anniversari come il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Lo spot sottolinea l’importanza di un’attenzione costante e di un impegno quotidiano per combattere la violenza di genere. La Polizia di Stato invita tutti i cittadini a essere vigili e a non ignorare i segnali di violenza, ricordando che la lotta contro questo fenomeno non deve fermarsi agli episodi drammatici o alle celebrazioni istituzionali.
Attraverso questa iniziativa, la Polizia di Stato intende rafforzare la consapevolezza e la prevenzione, promuovendo una cultura del rispetto e della solidarietà. La campagna “Questo non è amore” si propone di sostenere le vittime di violenza, offrendo loro strumenti e informazioni per uscire dall’isolamento e trovare il coraggio di chiedere aiuto.
La violenza di genere è un problema grave e diffuso, che richiede la collaborazione di tutti per essere affrontato efficacemente. La Polizia di Stato, attraverso questo spot, rinnova il suo impegno a proteggere e sostenere le donne, ribadendo che la violenza non è mai giustificata e che tutti abbiamo il dovere di agire per eliminarla.
Protagonista dello spot e del video social è Filomena Di Gennaro, una donna giovane, intelligente, che ha superato le prove per entrare nelle forze dell’ordine. Nel 2017 è stata violentemente aggredita dal suo ex fidanzato che, incapace di accettare la fine della loro relazione, le ha sparato 8 colpi di pistola tentando di ucciderla. Filomena è sopravvissuta, oggi vive su una sedia a rotelle ma questo non le ha impedito di rifarsi una vita, sposarsi, avere dei figli. Dopo aver incontrato un amore malato, ne ha trovato uno sano, che l’ha aiutata a superare il momento più drammatico della sua vita e che oggi la sostiene e la incoraggia a raccontare la sua storia nelle scuole superiori per insegnare ai giovani a non tacere di fronte ai primi segnali di un amore tossico, anche quando non ci riguarda direttamente. Filomena chiede a tutti di “non voltarsi dall’altra parte perché siamo tutti coinvolti, come società nel suo insieme e come singoli cittadini. Ognuno di noi deve sentirsi responsabile e lavorare affinché tutti imparino a distinguere l’amore malato dall’amore sano”.