A Desio il comitato di quartiere San Giovanni non esiste più. Come annunciato un paio di settimane fa, i membri del direttivo hanno comunicato al comune la decisione di ritirare l’iscrizione all’albo dei comitati di quartiere e di sciogliere l’associazione. Una decisione presa in polemica con l’amministrazione comunale, dopo mesi di tensione e dopo il consiglio comunale di qualche settimana fa, in cui è stata discussa la richiesta di dimissioni dell’assessore ai rapporti con i quartieri Andrea Civiero, avanzata dalla minoranza e respinta dalla maggioranza. Al centro della discussione, in particolare, la proposta del nuovo regolamento dei comitati, poi ritirata dall’amministrazione comunale, che prevedeva tra l’altro l’eleggibilità dei membri del comitato. “Sentire in consiglio comunale un sindaco che definisce gli attuali comitati di quartiere autoreferenziali sminuisce il nostro operato e delinea una situazione ben lontana dal nostro operato e che quindi rigettiamo con convinzione” affermano i referenti del comitato San Giovanni, spiegando la scelta di sciogliere l’associazione. Una scelta che rappresenta una perdita per il quartiere e per l’intera città.
Le attività del comitato
Nato una decina di anni fa, il comitato di quartiere San Giovanni è sempre stato molto attivo. I componenti dell’attuale direttivo sono impegnati nella gestione dal 2018. Sono tutti giovani, accomunati dal desiderio di rendere più vivibile il proprio quartiere e tutta la città. “In questi anni – spiega il presidente Federico Tomasi – abbiamo seguito tre principali filoni: la collaborazione con l’amministrazione comunale, a cui abbiamo segnalato situazioni critiche da migliorare e con cui ci siamo confrontati su diverse problematiche, l’organizzazione di eventi per animare il quartiere e attirare anche cittadini residenti in altre zone, la collaborazione con le altre associazioni sia dentro che fuori dal quartiere”.
I rapporti col comune, gli eventi, le collaborazioni
Il comitato è stato particolarmente attivo quando la precedente giunta aveva introdotto nel quartiere una nuova viabilità, che molti residenti avevano criticato. “Ricordo l’assemblea che abbiamo organizzato nella palestra della scuola di via Dolomiti – afferma Tomasi – è stata la più partecipata e anche la più polemica, durante la quale i cittadini si sono confrontati, anche con toni accesi, con gli assessori presenti”. Il ruolo del comitato è stato quello di fare da tramite tra i residenti e la giunta.
Tante le iniziative organizzate negli anni nel quartiere: gli eventi sportivi, i nuovi campi da pallavolo e calcio ottenuti col bilancio partecipativo e l’intitolazione del parchetto a Luca Sala, gli eventi per le famiglie, gli spettacoli teatrali, i concerti, le proiezioni di film.
“Abbiamo anche collaborato con le altre associazioni, sia del quartiere che esterne: la società sportiva, la contrada, l’oratorio, la Pro Loco, Legambiente, Abbracci e Baci, Desio Città Aperta. Abbiamo cercato di essere sempre presenti. E durante il Covid, abbiamo dato sostegno e assistenza, per esempio facendo la spesa per le persone più in difficoltà e distribuendo le mascherine”. “Siamo, inoltre, tutti volontari del verde, iscritti all’apposito registro”.
L’impegno continua a livello personale
E ora? “A livello personale, ciascuno continuerà ad impegnarsi come meglio crede. Non si possono cancellare tutti questi anni di volontariato, collaborazioni, conoscenze, amicizie, impegno. Ma non opereremo più ufficialmente come comitato di quartiere. Vogliamo precisare che non avevamo pretese di rappresentare l’intero quartiere. Nella primavera 2021 avevamo deciso di diventare un ente del terzo settore, per essere una vera associazione e iscriverci all’albo comunale. Ora abbiamo chiesto la cancellazione dall’albo. Il nostro impegno nella comunità non terminerà e continueremo, nel nostro piccolo, a dare il nostro contributo in altri ambiti”.
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