NoPed e ambientalisti in allerta sulla diossina di Seveso

8 luglio 2024 | 12:26
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NoPed e ambientalisti in allerta sulla diossina di Seveso
Una pagina del fumetto "Strada senza uscita".

Il 9 luglio al Bosco delle Querce si riunisce il tavolo permanente sulla bonifica di Pedemontana. Ambientalisti pronti a vigilare. NoPed a fare presidio.

Lo spettro della diossina torna in primo piano tra Seveso e dintorni e si fa sempre più acceso il clima intorno ai cantieri di Pedemontana (Tratta B2), prossimi a partire. Cantieri che inizieranno proprio con le bonifiche dei territori ancora contaminati. A due giorni dall’anniversario del disastro Icmesa del 10 luglio 1976, a un giorno dal tavolo permanente che riunirà i vertici di Pedemontana e gli ambientalisti decisi a vigilare sulla bonifica, anche i NoPed fanno sentire la loro voce. Il coordinamento dei comitati No Pedemontana ha infatti messo in programma iniziative di commemorazione dell’incidente dell’Icmesa che si terranno l’11 e il 12 luglio, ma anche un presidio per domani, 9 luglio, alle 17, all’ingresso del Bosco delle Querce di Seveso. Il luogo è il simbolo della rinascita, dopo una bonifica e una rigenerazione dell’area, ma è anche la sede dell’incontro che si terrà tra Pedemontana e civiche e comitati ambientalisti della zona, quelli che, pur contrari all’opera, hanno voluto essere parte dell’osservatorio sulla bonifica, per vigilare, passo a passo, sull’iter.

L’INCONTRO TECNICO, VIETATO ALLA STAMPA

Si tratta di un incontro tecnico in cui Pedemontana informerà l’osservatorio delle procedure previste. Vi parteciperanno i Comuni di Lentate sul Seveso, Barlassina, Meda, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio, la Provincia di MB, Regione Lombardia, ARPA Lombardia, ATS di MB, Concessioni Autostrade Lombarde (CAL), Pedelombarda Nuova. Al tavolo, con la dichiarata intenzione di essere “un monito”, anche il gruppo di civiche e associazioni della Tratta B2 formato da Sinistra e Ambiente-Impulsi Meda, Legambiente circolo Laura Conti Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano Maderno, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio, Cittadini per Lentate. Niente pubblico, ha esplicitato Pedemontana alla stampa locale, sottolineando il carattere tecnico e “chiuso” dell’incontro che “sarà riservato agli addetti ai lavori del tavolo di confronto”. Un invito implicito (e inconsueto) ai giornalisti a non presentarsi, con la precisazione: “a margine dell’appuntamento invieremo un comunicato stampa con le principali evidenze del progetto”.

L’INTRANSIGENZA DEI NOPED

La posizione dei NoPed sulla questione Pedemontana e diossina è integralista, tanto che non partecipano al Tavolo Permanente, ma si incontreranno nel parco per un presidio con lo slogan  “Autoconvochiamoci al tavolo sulla bonifica. Consegniamo le firme per la richiesta di incontro pubblico aperto alla popolazione”. Scrivono in un comunicato: “Pedemontana ad oggi non sembra intenzionata a effettuare tutto quanto previsto dal piano della comunicazione relativo alla bonifica delle aree inquinate dalla diossina del 1976, in particolare l’incontro pubblico aperto alla popolazione. È un dovere di trasparenza previsto dallo stesso piano di bonifica. È un dovere verso il territorio che ha già subito le conseguenze di scelte fatte sulla testa delle persone senza informare senza coinvolgere. Lo chiedono più di 300 cittadini e cittadine di Seveso e Meda”. Il presidio in concomitanza con la riunione del tavolo permanente sulla bonifica è dunque l’occasione per raccogliere altre firme alla petizione. Sulla necessità che sia convocato anche un incontro pubblico peraltro i NoPed sono allineati con il gruppo di civiche e associazioni della B2 che prenderanno parte al tavolo anche per ripresentare questa istanza.

I NOPED E LA MEMORIA SUL DISASTRO DIOSSINA DELL’ICMESA

In programma poi, per tenere viva la memoria sul disastro diossina del 10 luglio 1976, i NoPed hanno diverse iniziative.

11 luglio, ore 21, Sala Centro Polifunzionale via Redipuglia, Seveso, presentazione del fumetto “Strada senza uscita. Seveso Memoria di parte e orizzonti futuri”, la storia del disastro Icmesa raccontato con un fumetto con l’autrice Marta Comunale autrice e illustratrice.
E poi “Seveso tra  memoria e oblio con Sara De Toni ricercatrice e testimonianze di chi c’era “sono invitati i cittadini e le cittadine che c’erano a raccontare la loro esperienza dei giorni della diossina).
12 luglio, dalle ore 21, Parco Beretta Molla via Tre Venezie Meda, presentazione del fumetto “Strada senza uscita”, aggiornamenti sulla petizione sulla bonifica.
A seguire ore 21.30 circa, proiezione del cartone animato giapponese “Dioxin no natsu. L’estate della diossina”, in lingua originale con sottotitoli.

Sul disastro Icmesa e l’inquinamento da diossina degli anni ’70, non solo i NoPed ma anche le associazioni, civiche e gruppi ambientalisti di Meda e Seveso hanno messo in programma un’iniziativa di commemorazione. Si intitola  “Passi di memoria”, organizzata e promossa dal Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso, Sinistra e Ambiente – Impulsi di Meda e Seveso Futura, che prevede un primo appuntamento alle ore 20.15 del 10 luglio al Muro dell’Icmesa per una visita guidata ai luoghi della Memoria, a partire da ciò che resta della azienda che causò il gravissimo danno ambientale del 1976, fino al Bosco delle Querce di Seveso e Meda, luogo restituito alla vivibilità, polmone verde e spazio per animali ed umani, grazie a un impegnativo lavoro di bonifica e di ricostruzione naturalistica, oggi minacciato nuovamente e sacrificato per due ettari al passaggio della autostrada di Pedemontana.
Dopo i passi nella memoria – dal Muro dell’Icmesa al Bosco delle Querce dell’ingresso di via Adua – l’evento del 10 luglio prosegue nel Centro Visite con la visione del film di Fabio Tosetto “Memorie dal Sotto il Bosco” e una tavola rotonda su quello che può essere definito “il distretto della chimica” per la presenza importante nel passato di industrie chimiche della portata della SNIA, ACNA, LA ROCHE, degli impatti ambientali che ne sono conseguiti e ne conseguono e sulle buone pratiche delle comunità per continuare a vivere e a rendere vivibile il territorio.