Lieto fine, a sorpresa, per la storia di Fabio Scotti, il papà di Busnago il cui figlio autistico di 10 anni si era visto negare il servizio di accompagnamento in piscina per via dei tagli di Regione Lombardia sul capitolo disabilità. MBNews ha raccontato questa settimana la storia del papà 50enne, avvocato, vedovo e genitore di tre figli, e il suo rammarico per il venire meno di un’esperienza che per il ragazzino era altamente formativa. Tutto, aveva spiegato, per “i tagli di Regione Lombardia al supporto alla disabilità”.
Ma su questo caso di disabilità l’ultimo aggiornamento ribalta la situazione in positivo. “Mi ha chiamato l’assistente sociale – ha spiegato Fabio Scotti – per dirmi che mio figlio con ragionevole probabilità beneficerà della misura grazie ai fondi accantonati lo scorso anno“. Una bellissima notizia per Scotti che potrà quindi contare, una volta alla settimana, sul servizio di un’educatrice di una cooperativa a ritirare il ragazzino da scuola, ad accompagnarlo in piscina e ad aiutarlo nel cambiarsi prima e dopo l’esperienza in vasca. Esperienza in vasca che poi richiede al papà di Busnago di pagare l’ingresso e la psicomotricista, per 40 euro a seduta. Anche per questo il taglio del servizio aveva messo in difficoltà il genitore che si sarebbe dovuto accollare i costi di un’educatrice privata, all’interno di quella che è però una famiglia monoreddito. Scotti ha riferito anche le precisazioni dell’assistente sociale: “mi ha detto che in realtà la misura B2 è rimasta invariata ma è diminuita la quota del buono sociale caregiver”.
Comunque sia, un lieto fine per il papà di Busnago e per il suo ragazzino che in vasca, con un’educatrice, non solo sta imparando a nuotare, ma vive anche un’esperienza di autonomia.
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