Frode Doganale da 9,8 milioni: sequestrati beni di azienda coinvolta in importazione di E-Bike

12 luglio 2024 | 11:43
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Frode Doganale da 9,8 milioni: sequestrati beni di azienda coinvolta in importazione di E-Bike
Guardia di Finanza

L’indagine ha avuto inizio a seguito di una segnalazione della Guardia di Finanza di Monza nel 2019, che ha portato alla luce possibili violazioni doganali da parte dell’azienda italiana.

La Procura Europea (EPPO) di Milano ha richiesto e ottenuto un provvedimento di sequestro eseguito dalla Guardia di Finanza nei confronti di una società italiana sospettata di una frode doganale riguardante l’importazione di biciclette elettriche (e-bike) dalla Cina. Il danno stimato ammonta a oltre 9,8 milioni di euro.

guardia di finanza

L’indagine ha avuto inizio a seguito di una segnalazione della Guardia di Finanza di Monza nel 2019, che ha portato alla luce possibili violazioni doganali da parte dell’azienda italiana. Le indagini fiscali hanno rivelato che i dirigenti della società avrebbero iniziato a importare componenti di biciclette elettriche in risposta al regolamento antidumping dell’UE introdotto nel 2019.

Secondo le autorità, la frode consisteva nell’importare biciclette elettriche complete ma non assemblate, suddivise in spedizioni separate. Questo stratagemma avrebbe permesso all’azienda di evadere i dazi antidumping e doganali, oltre all’IVA, dal 2019 al 2022.

Il 20 ottobre 2023, l’EPPO di Milano ha richiesto il sequestro di 5.039.260,08 euro, corrispondenti all’importo dei dazi e dell’IVA non pagati a partire dal 30 luglio 2020, data in cui la responsabilità delle società per tali reati è stata introdotta nella legislazione italiana. L’8 luglio 2024, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano ha accolto la richiesta, emettendo il provvedimento di sequestro ora in fase di esecuzione.