Cronaca

Frode fiscale e autoriciclaggio: maxi sequestro da 26,8 milioni di euro nel settore edile

I Finanzieri hanno eseguito un sequestro preventivo emesso dalla locale Procura della Repubblica per un importo complessivo di oltre 26,8 milioni di euro sul conto di soggetti ed imprese operanti nel settore edile con sede nel territorio delle Province di Lodi, Milano, Monza,Pavia e Foggia.

Frode fiscale
Guardia di Finanza

I Finanzieri del Comando Provinciale di Lodi hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza, emesso dalla Procura della Repubblica locale, per un importo complessivo di oltre 26,8 milioni di euro. Il sequestro ha colpito soggetti e imprese coinvolti in un vasto meccanismo di frode fiscale e autoriciclaggio operante nel settore edile, con sede nelle province di Lodi, Milano, Monza, Pavia e Foggia.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica ed eseguite dai militari del Gruppo di Lodi, rappresentano la continuazione di un percorso investigativo avviato alla fine del 2023. All’epoca, un sequestro di oltre 2,5 milioni di euro aveva rivelato la creazione e indebita compensazione di falsi crediti d’imposta derivanti da lavori di ristrutturazione di facciate mai eseguiti.

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Il sistema di frode

Cinque indagati avrebbero orchestrato un parallelo sistema di frode fiscale nel settore edile, utilizzando dodici società cartiere intestate a prestanome. Le società, formalmente dichiarate nelle province indicate, emettevano un’ingente quantità di fatture false: oltre 16.700 riscontrate, per un valore complessivo di circa 250 milioni di euro negli ultimi tre anni. Le fatture fittizie hanno permesso a cinque imprese milanesi di evadere le imposte e ottenere indebiti vantaggi fiscali.

All’esito delle investigazioni, i cinque presunti organizzatori del sistema di frode sono stati accusati di associazione per delinquere. Inoltre, undici persone, individuate come amministratori delle aziende coinvolte, sono state contestate per vari reati penal-tributari, tra cui dichiarazione fraudolenta e occultamento di documenti contabili. Uno degli organizzatori è stato anche indagato per autoriciclaggio di oltre 3,4 milioni di euro, utilizzati per investimenti immobiliari.

La responsabilità amministrativa dell’ente è stata rilevata per tre imprese beneficiarie della frode. Il Pubblico Ministero ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza ai fini della confisca, per un importo complessivo di oltre 26,8 milioni di euro.

Frode fiscale

Il sequestro

I Finanzieri del Gruppo di Lodi hanno eseguito il sequestro preventivo, sottoponendo a vincolo 94 immobili e 14 terreni ubicati nelle province di Como, Lecco, Milano, Novara, Padova, Pavia e Verona. Sono stati sequestrati anche circa 330.000 euro su rapporti bancari, cinque automobili per un valore di circa 95.000 euro, e quote societarie relative a 35 società per un importo complessivo di 757.570 euro.

Il sequestro preventivo d’urgenza, convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Lodi, si è reso necessario per evitare che la disponibilità del profitto dei reati potesse aggravare o protrarre le conseguenze degli stessi o agevolare la commissione di altri illeciti.

Inoltre, sul conto del presunto principale organizzatore del sistema di frode fiscale, che stava fruendo di una misura alternativa alla detenzione per precedenti reati, l’autorità giudiziaria ha ordinato la sospensione della misura. Di conseguenza, il soggetto è stato accompagnato presso un istituto penitenziario.

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