Il futuro della mobilità

Monza, a un anno da MiMo 2025 un convegno sulla “Neutralità energetica e innovazioni tecnologiche”

Prima di MiMo 2025 un convegno per scoprire il futuro e le nuove sfide della mobilità tra motorsport, guida autonoma e car sharing.

convengo mimo 2025 -mb

Per MiMo 2025 bisogna aspettare ancora un anno, ma l’attesa si può addolcire. La Villa Reale di Monza ha infatti ospitato il convegno “Neutralità energetica e innovazioni tecnologiche” organizzato proprio da Milano Monza Motor Show. Un’occasione per scoprire il futuro e le nuove sfide della mobilità dall’elettrificazione alla guida autonoma con uno sguardo anche al trasporto pubblico e al car sharing.

“Forse si è un po’ esagerato nell’identificare la parola sostenibilità con l’elettrico e basta, magari un po’ meno con l’efficienza. – spiega Andrea Levy, Presidente MIMO Milano Monza Motor Show – Si è perso un po’ di vista il vero significato di sostenibilità: ovvero una mobilità più efficiente“.

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Obiettivo raggiungere la decarbonizzazione, ma con la consapevolezza di avere a disposizione una pluralità di tecnologie per ottimizzare la mobilità ascoltando le richieste dei consumatori. Un cambiamento di abitudini che potrebbe però trasformarsi in un problema di accettazione.

Non bisogna avere una visione ideologica. – dichiara Paolo Pilotto, sindaco di Monza – L’ideologia molto spesso è una camicia di forza”.

Un confronto moderato da Cesare Nebbia, giornalista di alVolante, con Andrea Levy, Presidente MIMO Milano Monza Motor Show, Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Paolo Pilotto, Sindaco di Monza, Geronimo La Russa, Presidente ACI Milano, Carlo Abbà, Assessore alle Attività produttive del Comune di Monza, Sergio Savaresi, professore Politecnico di Milano, e Paul Mitchell, CEO di Indy Autonomous Challenge.

Verso MiMo 2025, il motorsport una vetrina per il futuro della mobilità

“Bisogna pensare una mobilità futura scevra da ideologie e preconcetti, ma che sia veramente d’aiuto per la cittadinanza. Muoversi è un’esigenza e una libertà, rispettando il prossimo e l’ambiente. – spiega Geronimo La Russa – Siamo entusiasti di appoggiare una mobilità verde con completa neutralità tecnologica, valorizzando una vasta gamma di soluzioni sostenibili: dai veicoli elettrici agli ibridi, dall’idrogeno ai biocarburanti. Promuovendo l’implementazione di infrastrutture di ricarica efficienti, modelli di trasporto condiviso e sviluppando politiche incentivanti. Questa diversificazione tecnologica non solo facilita una transizione graduale verso una mobilità più sostenibile, ma la rende anche adattabile alle specifiche esigenze delle nostre comunità e dei nostri territori”.

Il motorsport, capace di unire funzionalità e passione, è da sempre un forte canale per la promozione di nuove tecnologie e potrebbe infatti influenzare il futuro della nostra mobilità. L’Indy Autonomous Challenge, la competizione di auto da corsa a guida autonoma, sarà presente infatti con gare ruota a ruota per MiMo 2025.

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“Lo sviluppo di questa tecnologia ad alta velocità – spiega Paul Mitchell – è pensato per dimostrare che i veicoli a guida autonoma siano in grado di fare qualcosa di cui l’uomo non è capace come una guida ad alte velocità in sicurezza anche in notturna. Immaginiamo un futuro in cui merci e persone possono viaggiare velocemente riducendo le emissioni e sviluppando l’economia“.

Non mettiamo in discussione gli obiettivi ambientali e non mettiamo in discussione che sul mercato ci siano auto elettriche, – ribadisce Guido Guidesi – ma crediamo nella pluralità dell’alimentazione per raggiungere una mobilità a impatto zero”.

Guida autonoma e car sharing, il futuro sulle strade

Auto sempre più grandi generano maggiore ingombro sulle nostre strade, indifferentemente che siano elettriche o a combustione. Una soluzione, assieme al trasporto pubblico, è lo sviluppo di una mobilità condivisa unita ai vantaggi della guida autonoma.

“L’alta velocità è un’ottima palestra, ma il nostro scopo è portare la guida autonoma sulle nostre strade. – spiega il professor Savaresi – In autunno infatti presenteremo dei progetti non per viaggiare a 300 km/h, ma a 30 km/h con l’obiettivo di sviluppare una tecnologia in grado di portare in maniera autonoma le auto ai cittadini in un concetto di mobilità condivisa: insomma, la guida autonoma come abilitatore di nuovi modelli di mobilità in sharing. Un concetto più moderno invece per la gestione delle emissioni è quello del budgeting: idealmente a ogni cittadino viene assegnato un budget di co2 emesse da gestire”.

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Una prospettiva lontana dall’attuale idea dell’auto di proprietà individuale capace ora di unire sia l’aspetto pratico e funzionale del trasporto con la passione per i motori.

“Bisogna sfruttare l’enorme quantità di dati che le innovazioni tecnologiche mettono a disposizione per fornire ai cittadini il corretto servizio: questa è la sfida per le pubbliche amministrazioni. – dichiara Carlo Abbà – Si tratta, dunque, di acquisire dati di analisi quanto più possibile aggiornati e dettagliati, che meglio possano restituirci la fotografia di Monza e dei suoi reali bisogni“.

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