Il progetto

Monza, riqualificazione via Manara-Milazzo: forti critiche dal Comitato. Lamperti: “Porterà miglioramenti”

La pensano all'opposto il Comitato Via Manara Via Milazzo e l'assessore Lamperti: il tema, il progetto di riqualificazione del sito tra le due vie monzesi.

Generico luglio 2024

Monza. Si respira una certa tensione tra i membri del comitato Via Manara-Via Milazzo e l’amministrazione cittadina. Il tema che divide è l’intervento di rigenerazione urbana previsto nell’area dismessa tra le vie Milazzo e Manara annunciato qualche mese fa e approvato lo scorso maggio dalla giunta di Monza. Con una dura nota stampa il Comitato ha accusato il sindaco e l’assessore al Governo del territorio Marco Lamperti di non aver ascoltato abbastanza la voce dei residenti che avevano chiesto modifiche soprattutto sul residenziale in previsione. Ma l’amministrazione la vede in un altro modo: c’è stata una fase di ascolto, ma per le osservazioni in merito il Comitato era fuori tempo massimo. L’operatore, inoltre, ha rifiutato di apportare modifiche al progetto.

Il contesto

L’area dismessa tra via Milazzo e via Manara, nel quartiere monzese di San Biagio, va verso un totale restyling. Lo farà con un intervento di rigenerazione urbana già approvato il cui obiettivo principale è far fronte all’abbandono di un’ex area produttiva industriale che da tempo vede i suoi capannoni in disuso, fatiscenti e “rifugio” di situazione di degrado. Nell’ampio progetto – che comprende tra le altre cose una piazza pubblica, spazi commerciali ed un incremento del verde – è prevista anche la realizzazione (residenziale) di due nuovi edifici, con un’altezza di massimo 7 piani fuori terra, e struttura “a gradoni“. E qui si consuma la rottura tra un gruppo di residenti che si riunisce sotto il cappello del neonato Comitato Via Manara-Via Milazzo e l’amministrazione Pilotto, soprattutto con la figura dell’assessore alla partita, Marco Lamperti.

La ricostruzione del Comitato: “Abbiamo capito subito che non ci sarebbero state buone notizie”

Ad inizio settimana il Comitato ha incontrato per la seconda volta in tre mesi sindaco e assessore per capire se e come era andata l’interlocuzione con l”operatore e lì si è infranta la speranza di vedere il progetto cambiato. Non solo: nella loro nota stampa sottolineano come il primo incontro si sia svolto proprio pochi giorni dopo l’approvazione del piano attuativo dell’area interessata.

manara milazzo
Il cartellone esterno tra via Manara e via Milazzo

“Il 22 luglio abbiamo incontrato il Sindaco Pilotto e l’Assessore Lamperti per avere un aggiornamenti in merito alla trattativa che si erano impegnati ad intraprendere con il costruttore che ha acquistato l’area Industriale dismessa tra via Milazzo e via Manara – si legge nella loro comunicazione. – Gli accordi presi durante il precedente incontro erano che sarebbero state fatte pressioni sull’impresa costruttrice affinché ridistribuisse la volumetria sugli edifici già previsti , come già ipotizzato nella Bozza di convenzione art.14, evitando la realizzazione di un edificio di sette piani e che li traslasse in modo da essere meno incombenti sulla storica Cascina delle Api. Lo scenario dipinto da Lamperti a maggio era stato confortante: ha infatti sostenuto che le tempistiche erano da ritenersi favorevoli a una modifica del progetto a sua detta molto probabilmente non del tutto definito e l’intenzione a perorare la nostra causa ci era apparsa sincera. In questa occasione, invece, erano presenti anche un architetto dell’ufficio tecnico e ben due avvocati dipendenti del comune di Monza invitati ad insaputa del Comitato. Abbiamo subito intuito che non ci sarebbero state buone notizie per noi, infatti il Sindaco, dopo una breve premessa, ci ha comunicato che il costruttore si è dimostrato rigido e che ha rigettato qualsiasi richiesta di modificare anche parzialmente il progetto presentato in quanto qualsiasi cambiamento avrebbe comportato una spesa che non è disposto ad affrontare. Inoltre l’Assessore Lamperti ha affermato che le richieste di modifica non sono state presentate in tempo utile, fatto che gli ha impedito di supportarle. Queste affermazioni non sono corrette, in quanto il Coordinamento delle associazioni e comitati cittadini di Monza ha inviato al Comune una serie di osservazioni nei tempi previsti dalla legge, osservazioni che sono state totalmente respinte in fase di approvazione del progetto”.

Marco Lamperti
Marco Lamperti

L’assessore Lamperti: “Siamo convinti del miglioramento che il progetto porterà”

Su questo ultimo punto, risponde a MBNews l’assessore Lamperti ribadendo, viceversa, che i tempi per presentare le osservazioni erano scaduti quando sono giunte agli uffici. “Nonostante il comitato abbia contattato l’amministrazione dopo la chiusura del periodo per le osservazioni, abbiamo comunque discusso la possibilità di modificare la distribuzione dei volumi con l’operatore, che però ha rifiutato – prosegue. – Io penso che l’incontro con il comitato è stato un gesto di cortesia e apertura. Comprendiamo –  anche se non condividiamo la loro percezione – se alcune persone l’hanno interpretato diversamente. La riqualificazione è stata pianificata nel rispetto della legge regionale, articolo 11, comma 5, che disciplina premialità volumetriche. Non mi fa impazzire come legge in sé, ma è la legge. L’area in questione, con problemi significativi, sarà trasformata in una piazza pubblica con spazi verdi – quasi 4 mila metri quadratini più – e negozi di vicinato, rimuovendo 6600 metri cubi di cemento esistenti, il che rappresenta un intervento positivo anche dal punto di vista idrogeologico”.

“Rispettiamo le opinioni di tutti, ma dopo aver illustrato i dettagli del progetto, compresi i miglioramenti in termini di verde pubblico e viabilità, siamo convinti che l’intervento non rappresenti consumo di suolo, bensì un miglioramento significativo per l’area – chiosa l’assessore. – Inoltre immagino che il residenziale porterà meno persone e meno auto (stima 200 persone), di un sito industriale che potenzialmente può avere centinaia di lavoratori che transitano. Su questa operazione abbiamo agito con trasparenza e nei tempi previsti dalla legge, e mentre comprendiamo le posizioni contrarie, il piano proseguirà come stabilito. Posso dire che sono decine le mail arrivate alla mia segreteria di cittadini che non vedono l’ora che l’area venga riqualificata. E’ ovvio che quando porti un cambiamento scontenti sempre qualcuno, però sono fiducioso che l’intervento sarà migliorativo per la nostra città”.

 

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