Nuovo autodromo

Nuova pelle per l’Autodromo di Monza, conclusi i lavori di rifacimento della pista

A 45 giorni dal gran premio, giovedì 18 luglio, si sono ufficialmente conclusi i lavori sulla pista all’Autodromo Nazionale di Monza.

lavori autodromo 2024 press office
- Foto d'Archivio

Giovedì 18 luglio, dopo sei mesi di cantiere, si sono ufficialmente conclusi i lavori sulla pista all’Autodromo Nazionale di Monza: 78 mila metri quadri di circuito sono stati rifatti, grazie all'impiego di 92 mezzi e 240 operai, con un investimento complessivo di 21 milioni di euro.

I lavori, iniziati l'8 gennaio 2024 con la presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e del Presidente dell'Automobile Club d'Italia (ACI), Angelo Sticchi Damiani, hanno visto il totale rifacimento della pavimentazione della pista e della corsia dei box per adeguare i 5.793 metri di asfalto alle vigenti normative nazionali ed internazionali.

Lavori autodromo Monza 2024
Il via dei lavori

La riqualifica della superficie di pista, mediante l'impiego di miscele ad elevate prestazioni e l'eventuale risanamento del sottofondo ove necessario, ha modificato grip e velocità rispetto all’edizione 2023: nuove condizioni a cui i piloti dovranno adattarsi in fretta anche per la gestione delle gomme. 

L'obiettivo è trasformare un vecchio impianto in un moderno autodromo storico per ottenere il rinnovo con Formula 1, il cui contratto scade nel 2025, e rendere il Tempio delle Velocità sfruttabile con un'offerta di eventi che si estenda per tutto l’anno, utilizzando lo spazio anche per i concerti.

Gli interventi di riqualificazione e aggiornamento stanno riguardando infatti anche i sottopassi, con la realizzazione di un nuovo sottopasso carrabile e ampliamento di tre sottopassi esistenti per la separazione del traffico veicolare da quello pedonale, con in programma per il futuro anche nuove tribune e una nuova copertura per il paddock club per migliorare l'offerta per il pubblico.

Aggiornamenti necessari per mettere l’Autodromo nella condizione di giocare ad armi pari con l'agguerrita concorrenza europea per firmare un, caro, rinnovo contrattuale. Come ha infatti più volte ripetuto Sticchi Damiani, l’offerta di spazi migliori alla Formula 1 consentirebbe margini più favorevoli nella trattativa della fee da corrispondere per garantire il futuro dell’appuntamento italiano con la massima serie motoristica mondiale.

Articolo aggiornato il 19/09/2024 alle 15:06

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