Quando sei sull’orlo del precipizio, la differenza tra la vita e la morte è così sottile da essere costituita da un solo, singolo, passo. Nel caso di Arianna Errigo, quando si è trovata sul 14-14 nei quarti di finale del fioretto individuale alle Olimpiadi di Parigi, la differenza tra la vittoria e la sconfitta l’ha fatta una singola stoccata. L’ultima, quella che ha consentito all’americana Lauren Scruggs, di aggiudicarsi la gara e continuare la corsa verso una medaglia ai Giochi.
Un 15-14 tra l’altro contestato dalla schermitrice nata a Monza e cresciuta a Muggiò, che resta convinta di aver conquistato il punto, poi assegnato dai giudici all’atleta americana. “La stoccata era mia – afferma la Errigo, quasi in lacrime, al microfono della Rai subito dopo l’eliminazione – perdere per un errore arbitrale dispiace, anche se fa parte del mio sport: però forse ho sbagliato io, prima, a farla arrivare fino al 14-14″.
UNA SCONFITTA AMARA
Arianna, o meglio “TsunAry”, come è soprannominata per la propensione a chiudere gli assalti in modo deciso e rapido, alla quarta partecipazione alle Olimpiadi, era stata autrice di un recupero prodigioso contro la Scruggs. La schermitrice monzese, numero 1 del ranking mondiale del fioretto, infatti, aveva prima recuperato da uno svantaggio di 8-2, poi dall’11-7 fino all’11-11. Infine, sul 14-11 per l’americana, era riuscita ancora a risalire fino al 14-14. Sul più bello, poi, si è passati dalla possibile gioia ad una cocente delusione.
“Essere qui con la mia famiglia è una bella esperienza, ma non posso nascondere che non era questo il risultato che volevo – spiega la Errigo, che è portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Parigi insieme a Giammarco Tamberi – ho una famiglia stupenda: sì, sono dispiaciuta ma non posso essere triste“.
“Arrivare qui non è stata una passeggiata di salute – aggiunge – certo, mi dispiace, ma non sarei un’atleta e una persona migliore con una medaglia d’oro: quindi sono felice”.
UNA POSSIBILE RIVINCITA
Per la Errigo, che prima di essere eliminata ai quarti di finale aveva superato nei sedicesimi di finale 15 a 12 la filippina Samantha Kyle Catantan non senza difficoltà per poi sbarazzarsi molto agilmente della francese Lecheray 15-6 agli ottavi, le Olimpiadi di Parigi non sono finite qui.
L’1 agosto ci sarà per lei e per le sue compagne di fioretto, Alice Volpi e Martina Favaretto, entrambe senza medaglie nella gara individuale, l’occasione di rifarsi. L’Italia, infatti, sarà impegnata nel fioretto a squadre. Il primo avversario delle azzurre ai quarti di finale sarà l’Egitto.
LA MOTIVAZIONE
A fare il tifo per Arianna Errigo, a bordo pedana del Grand Palais, ci saranno ancora i suoi gemellini, Mirea e Stefano, poco più di un anno, che nel 2023 hanno già visto la mamma vincere l’oro a squadre e l’argento individuale ai Mondiali di scherma di Milano.
Una spinta in più per la fiorettista monzese, probabilmente ai suoi ultimi Giochi, che nel suo palmares può già vantare tanti titoli mondiali ed europei oltre all’argento individuale olimpico nel fioretto a Londra 2012, dove ha vinto anche l’oro a squadre e il bronzo, sempre a squadre, a Tokyo 2020.