Pedemontana, perdite per 100 milioni in quattro anni

Il centrosinistra picchia duro sulle ingenti perdite ma anche sul problema viabilistico che i cantieri porteranno e sulla bonifica da diossina.
Pedemontana, perdite milionarie, il quadro economico finanziario è critico. La Corte dei Conti lo ha ribadito in occasione del Giudizio di Parifica del Rendiconto di Regione Lombardia. Recita un’Ansa, riferendo passaggi della relazione: “si registra il ritardo nella realizzazione delle tratte B2 e C dell’opera, per le quali è stato sottoscritto il contratto nel 2022 e di cui si prevede l’apertura al traffico nel 2026″. La società, per il quarto anno consecutivo, “ha registrato perdite, che, al 31 dicembre 2023, ammontano a quasi 12 milioni di euro, mentre le perdite pregresse sono pari a quasi 86 milioni“, ha rilevato la Corte dei Conti che già un paio di anni fa, prima che i conti lievitassero ulteriormente, aveva puntato il dito sul debito che l’opera è destinata a piazzare sulle spalle delle prossime generazioni. La partecipazione di Regione Lombardia al 31 dicembre 2023 ammonta a 359,2 milioni. Consistenti i debiti verso banche finanziatrici: 162 milioni per il 2023.
PEDEMONTANA, PERDITE GRAVI
Rispetto alla gravità delle perdite di Pedemontana, concorda il consigliere provinciale di Brianza Rete Comune Francesco Facciuto: “Questo dato si inserisce in un quadro d’insieme che, nell’ambito della significativa esposizione finanziaria di Regione Lombardia, farà ricadere tutti gli oneri sulle future generazioni, senza cioè tener conto di una consolidata giurisprudenza costituzionale.” Restando sul piano economico, un fattore centrale è quello dei finanziamenti della Banca Europea per gli Investimenti che aveva annunciato per luglio la conferma della concessione dei fondi, non ancora erogati.
BRIANZA RETE COMUNE SULLA BONIFICA DA DIOSSINA
La discussione su Pedemontana e le perdite registrate è di stretta attualità oggi che si avvicina l’apertura dei cantieri per le tratte B2 e C. Sulla prima , in particolare, si attendeva la fine di luglio, scadenza indicata dallo stesso direttore generale di Pedemontana Sabatino Fusco per l’avvio della prima fase di campionamento della bonifica da diossina su Seveso, Cesano Maderno e Meda. Le operazioni sembrano in leggero ritardo rispetto alle dichiarazioni. Nei giorni scorsi, alla richiesta di aggiornamenti sul cronoprogramma, APl ha fatto sapere: “Autostrada Pedemontana Lombarda desidera sottolineare che i campionamenti ante-operam relativi al piano di bonifica verranno realizzati tra fine luglio e inizio agosto. Successivamente, dopo aver analizzato i campioni e ottenuto i risultati delle analisi, inizierà la fase di cantierizzazione prevista attorno alla fine di agosto”. Dalle prime previsioni l’intera operazione dovrebbe durare 180 giorni. L’attenzione delle istituzioni e degli ambientalisti (presenti al Tavolo Permanente sulla bonifica) è alta. Giorgio Garofalo di Seveso Futura ha commentato: “Abbiamo chiesto di approfondire l’aspetto legato alla possibilità di bloccare il cantiere e controllare il valore delle polveri nel caso di dispersioni durante la fase di cantierizzazione. Abbiamo inoltre chiesto alla Provincia di attivarsi per trasferire le informazioni a tutta la cittadinanza, organizzando riunioni pubbliche aperte a tutti. Alcuni Comuni si stanno già organizzando, ma c’è un vuoto perché alcune amministrazioni non si stanno muovendo”.
NODI PEDEMONTANA OLTRE ALLE PERDITE: RISCHIO CAOS VIABILISTICO
Le perdite, insomma, non sono l’unico tema sul tavolo, oggi, rispetto a Pedemontana. Cruciale è la questione viabilistica in concomitanza con i cantieri che si protrarranno per anni. Le istituzioni del territorio chiedono da tempo rassicurazioni e provvedimenti a Pedemontana con il ragionevole timore che l’impatto dei cantieri sulla viabilità locale già congestionata possa gettare la mobilità brianzola nel caos. “Le gravi criticità in materia economico-finanziaria – dice Francesco Facciuto – sono affiancate da crescenti preoccupazioni circa l’impatto sul territorio della Provincia di Monza e Brianza. Il piano di cantierizzazioni per le tratte B2 e C potrà portare una vera e propria paralisi del nostro sistema di mobilità, senza che siano garantiti adeguati benefici trasportistici per i prossimi anni”. Gli fa eco il collega e capogruppo Vincenzo Di Paolo: “Per quanto riguarda la cantierizzazione delle tratte B2 e C abbiamo registrato un lavoro raffazzonato e carente che trascura gli effetti sulla viabilità locale. I nostri sindaci presenti agli incontri hanno fatto presente la mancanza di un piano alternativo della viabilità e la situazione di devastazione del territorio superiore alle aspettative. Siamo preoccupati, insieme con gli amministratori locali, per la situazione di caos che potrebbe venire a crearsi con queste previsioni.”
LA TRATTA D BREVE: LE OSSERVAZIONI DEL MINISTERO
E poi c’è la Tratta D-Breve di Pedemontana: il Ministero dell’Ambiente ha presentato osservazioni significative, rilevando criticità sul piano di merito e sul fronte metodologico per quel che riguarda l’impatto ambientale, ha segnalato Brianza Rete Comune, aggiungendo: “Ad oggi, il Ministero ha richiesto integrazioni documentali – spiega Facciuto -e sospeso il procedimento presso la Commissione per la Valutazione d’Impatto Ambientale. Ci pare questa un’ulteriore prova, se ancora ce ne fosse bisogno, di quanto sia debole e irrazionale la condotta di Regione Lombardia, tanto nel merito della progettazione, quanto sul fronte del procedimento autorizzativo avviato.”