Ponti: “Regione stanzi più fondi per le compensazioni di Pedemontana sulla B2”

Lo chiede il consigliere regionale dem Gigi Ponti per scongiurare il rischio idrogeologico e per compensare l’impatto di Pedemontana sulla Tratta B2.
Per Gigi Ponti il fiume Seveso rappresenta oggi un fattore di rischio idrogeologico e l’arrivo della tratta B2 di Pedemontana avrà un impatto immenso sul traffico locale: servono al più presto nuovi fondi per sostenere il territorio. E’ quanto sostiene il consigliere regionale democratico che ha chiesto al consiglio di Regione Lombardia, nella discussione sull’assestamento di bilancio 2024, un ulteriore impegno economico per fare fronte a quelli che sono i veri bisogni del territorio, tra Seveso e dintorni. Questioni soprattutto viabilistiche legate all’impatto di Pedemontana.
NON SOLO PEDEMONTANA:PER PONTI IL FIUME SEVESO è UN FATTORE DI RISCHIO IDROGEOLOGICO
Il tema Pedemontana è centrale nella battaglia di Gigi Ponti, ma in questo caso il consigliere d’opposizione ha acceso un faro anche su un’altra questione, quella del fiume Seveso. Fiume che avrebbe un grandissimo potenziale dal punto di vista ambientale, ma che costituirebbe, appunto, un fattore di rischio idrogeologico da non dimenticare. “Dobbiamo operare quindi – ha scritto Ponti – non solo per interventi di messa in sicurezza, ma di miglioramento e valorizzazione degli argini. Sono quindi soddisfatto che l’assessore al Territorio, Gianluca Comazzi, abbia accolto la mia richiesta, impegnandosi a trovare la miglior forma di tutela del bacino idrico: solo in questo modo, il Seveso potrà smettere di essere un elemento di criticità e diventare una grande risorsa”.

TRATTA B2, RISCHIO CAOS VIABILISTICO
Bocciato invece l’Odg di Ponti sul capitolo Pedemontana sul quale il consigliere ritiene indispensabili “risorse aggiuntive da assegnare ai comuni della Milano-Meda per affrontare le criticità di Pedemontana. Una vasta aria del territorio rimarrà congestionata”. I maggiori fondi sarebbero da destinare alle opere di compensazione viabilistica e ambientale per la tratta B2 dell’autostrada. Perchè “la maglia della viabilità intercomunale non è nelle condizioni di assorbire ulteriore traffico, il servizio del trasporto pubblico è già saturo e rischia di essere messo ulteriormente sotto stress. Per questo motivo – chiosa Ponti – ho chiesto che i 60 milioni deputati alle compensazioni venissero indicizzati e implementata per far fronte almeno ai cogenti bisogni del territorio”. La maggioranza tuttavia non ha approvato l’Odg, “evidentemente senza rendersi conto che ormai siamo prossimi alla cantierizzazione dell’opera più complicata della Lombardia e alla trasformazione di un’infrastruttura oggi gratuita, a che sarà presto messa a pagamento. Non approvare questa proposta è un errore da parte della maggioranza: senza un adeguato stanziamento di fondi, utili a progetti e attività di compensazione, un ampio territorio della Brianza rischia di rimanere totalmente congestionato”.
PONTE E LA QUESTIONE MILANO-MEDA CON L’ARRIVO DI PEDEMONTANA
La questione della Milano-Meda è nota ed è tra gli aspetti più dibattuti negli ultimi mesi riguardo al maxi-progetto Pedemontana. Con la sovrapposizione del tracciato della B2 alla Milano-Meda, quest’ultima passera da strada gratuita ad arteria a pedaggio: una batosta economica immane per chi la percorre quotidianamente, soprattutto per ragioni di lavoro. Le istanze presentate sia dal territorio che da diversi comuni perché siano previsti sgravi per i residenti sul pedaggio non hanno finora aperto spiragli e, con i cantieri imminenti, il tempo stringe. Per questo Ponti ha chiosato, in un comunicato stampa di oggi, 25 luglio: “Il tavolo di confronto di cui sono stato un promotore – tra assessore regionale, consiglieri regionali, Provincia e sindaci interessati – conclude Ponti – deve assolutamente svolgersi prima della pausa estiva con indirizzi concreti sul da farsi.”